Manutenzione strade: arriva un miliardo

Manutenzione strade: arriva un miliardo
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Il Ministero dei Trasporti destina un miliardo di euro fino al 2024 per la gestione degli interventi urgenti sulle strade provinciali in tutto il Paese
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
28 febbraio 2020

Una cascata di euro per migliorare la condizione delle strade secondarie della Penisola: all’attività di manutenzione straordinaria delle strade provinciali di tutta Italia sono stati destinati ulteriori 995 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Lo comunica il Viceministro ai Trasporti,  Giancarlo Cancelleri, parlando del “Fondo manutenzione strade: «Tra i parametri presi in considerazione nella ripartizione delle cifre stanziate sono state considerate la consistenza della rete viaria, il tasso di incidentalità e la vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, prevedendo quasi un miliardo di euro, di cui 60 milioni per l’ano in corso, 110 per il 2021 e 275 milioni ogni anno per gli anni dal 2022 al 2024».

La ripartizione del Ministero prevede nello specifico che siano destinati fino al 2024 82 milioni di euro al Piemonte, 114 alla Lombardia, 69 al Veneto, 29 alla Liguria, 99 all’Emilia Romagna, 88 alla Toscana, 20 all’Umbria, 36 alle Marche, 52 al Lazio, 36 all’Abruzzo, 12 al Molise, 80 alla Campania, 63 alla Puglia, 22 alla Basilicata, 47 alla Calabria, 37 alla Sardegna e 88 alla Sicilia.

«Gli interventi previsti e ripartiti per Province e Città metropolitane - commenta il viceministro - rispondono alle esigenze di sicurezza stradale dei cittadini, al fine di ridurre l’incidentalità e consentire il diritto alla mobilità in tutte le aree del Paese. Avere a disposizione la certezza di nuove risorse per i prossimi quattro anni consente agli enti locali di avviare subito interventi urgenti e di definire un’adeguata programmazione di altri più profondi interventi per gli anni successivi. Un segnale forte e doveroso per tante regioni: l’Italia vuole ripartire e recuperare il pesante gap infrastrutturale con il resto d’Europa. Il nostro Paese merita strade sicure e moderne».

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