Marchionne: confermati i target del Gruppo per il 2012

Marchionne: confermati i target del Gruppo per il 2012
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L'Amministratore Delegato del Gruppo Fiat ha oggi precisato a Torino alcuni punti salienti della strategia del marchio, tornando inoltre su alcune questioni come la relazione con i sindacati o l'uscita da Confindustria
19 ottobre 2011

Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del Gruppo Fiat, si è oggi pronunciato in merito a vari aspetti orbitanti intorno all'universo del brand italiano, dagli obiettivi preposti per il 2012 al negoziato con Veba, passando per Alfa Romeo USA e le questioni sindacali.

L'AD di Fiat si è infatti così pronunciato: «I target del Gruppo Fiat per il 2012 sono confermati. Per quanto concerne invece Alfa Romeo, questa sbarcherà negli Stati Uniti nel 2013. La cosa importante è che nel 2011 saremo in linea con le aspettative. So che il futuro è buono non credo che dovremo spostare i numeri per il 2012. Non ci sono conti separati di Fiat e Chrysler, per me esiste un unico Gruppo.»

Marchionne si è poi espresso sulle voci che volevano Cnh in vendita, affermando che «è la terza volta che il ceo di Agco dice sciocchezze. Gli ho risposto male già 2 volte, vuole che glielo ripeta? Cnh non è in vendita, non ho alcuna intenzione di cedere interessi nella società a qualcun altro.»

Marchionne si è poi pronunciato in merito alla questione del declassamento di Fitch (agenzia globale di rating impegnata a fornire ai mercati del debito nel mondo opinioni sul rischio di credito, il cui taglio del rating starebbe pesando su Fiat in borsa, in quanto cede l'1,04% a 4,75 Euro), affermando che il declassamento di Fitch «non mi sorprende. Stiamo vedendo che i downgrade sono distribuiti su tutti i settori e i Paesi. Adesso che il livello di incertezza é alto e non ci sorprendiamo di niente. Il mercato si è fatto una propria idea sul profilo di rischio di questi asset. Ci stiamo abituando ad un nuovo modo di gestirlo, per questo siamo così attivi nella raccolta di capitale.»

In merito invece alla recente uscita da Confindustria, l'AD del Gruppo torinese ha dichiarato: «Non chiedetemi nemmeno di esprimere un'opinione sulla ex presidente di Confindustria per quanto riguarda la Fiat. Elkann ha già dato le dimissioni. La Fiat non c'entra con Confindustria, quindi lasciamola fuori per favore.»

Per quanto concerne invece alle possibili soluzioni da operare sul mercato russo, Marchionne ha detto: «Stiamo ancora lavorando per trovare una soluzione in Russia. Quando l'annuncio sarà pronto ve lo farò sapere.»

Parlando poi di sindacati, Marchionne ha dichiarato: «Mettiamo che incontri i sindacati e poi? Ma quale piano industriale dovrei dare più di quello che ho già dato? I modelli non li ho detti nemmeno al mercato americano. Siccome sto gestendo un'azienda globale, perché dovrei dare dettagli ai sindacati italiani quando non lo sto facendo da nessun'altra parte? Anche al sindacato Uaw non ha dato alcuna indicazione sui modelli. La prassi internazionale è di non farlo.»

L'AD di Fiat ha poi così commentato in merito ad un possibile negoziato con il fondo Veba per rilevare ulteriori quote della casa di Detroit: «Penso che non sia un buon momento per parlare con nessuno di quote azionarie. Neanche se li chiamassi mi risponderebbero!» ha aggiunto scherzando.

Parlando poi del possibile calo del mercato asiatico, Marchionne ha precisato: «In Asia siamo esposti in modo relativamente limitato, quindi nel caso di un calo del mercato non subiremo un impatto forte. Dobbiamo mantenere la quota in America Latina e negli Stati Uniti.»

L'Amministratore Delegato del Lingotto ha poi definito l'accordo con Uaw per il contratto Chrysler «il migliore possibile», precisando inoltre a chi gli chiedeva se Fiat avesse intenzione di lasciare l'Italia, ha risposto in modo seccato: «Smettetela di fare queste domande.»

Fonte: Ansa

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