Marco Schembri e la sua Opel Ampera 2020

Marco Schembri e la sua Opel Ampera 2020
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Marco Schembri, car designer di 21 anni, ha immaginato come sarà la Opel Ampera nel 2020. Ecco il risultato
17 agosto 2012

Abbiamo già avuto modo di conoscere Marco Schembri, giovane car designer di 21 anni originario di Sant’Agata Militello (Sicilia), che attualmente frequenta la Facoltà di Disegno Industriale dell’Università degli Studi di Palermo, dove viene seguito nel suo percorso formativo dal Professor Giuseppe Dalli Cardillo.

Nei mesi scorsi Marco ha avuto modo di farci conoscere alcuni dei suo progetti, come la Comet, una vettura di forte impronta sportiva, ispirata ad alcuni dei più celebri modelli della Casa del Cavallino come la 458 o la 599 GTB Fiorano, o la Giaguaro, una coupé a quattro porte che vuole rendere omaggio al marchio britannico Jaguar. Marco non ci ha proposto solamente modelli d’alta gamma, ma si è cimentato anche nel realizzare una vettura compatta come la Ecòs, immaginata come una citycar pratica ed ecologica.

Oggi il giovane designer siciliano ci sottopone un altro progetto, che ha realizzato in occasione della partecipazione ad un concorso in cui si doveva immaginare come sarà la futura Opel Ampera nel 2020. Il modello è stato interamente realizzato per modellazione poligonale e renderizzato con tecnica hdr.

La Opel Ampera 2020 di Marco Schembri

Come scelta progettuale Marco ha deciso di procedere effettuando sostanzialmente un restyling dell’attuale Ampera, semplificando ulteriormente le linee di forza della vettura, con l’obiettivo di ottenere un modello il più possibile conforme alla filosofia stilistica del brand Opel. Allo stesso tempo, il giovane car designer ha prestato particolare attenzione nel realizzare una vettura che sapesse interfacciarsi in maniera ottimale con il guidatore, attraverso una serie di sistemi tecnologici interattivi semplici ed intuitivi.


La concept car di Marco si presenta come una vettura cinque porte dotata di un propulsore 100% elettrico a zero emissioni locali, ma che in ogni caso vuole garantire un levato piacere di guida su strada. I gruppi ottici frontali dal taglio sportivo sono illuminati per mezzo della tecnologia LED e contribuiscono a conferire uno sguardo aggressivo alla vettura. Nel paraurti spiccano due grandi prese d’aria, impreziosite da due fasci di luci a LED verticali, mentre al centro del frontale spicca il logo della Casa tedesca all’interno di una porzione di carrozzeria a goccia.

L’ampio parabrezza anteriore si estende invece fino alla superficie del tetto e assume una particolare conformazione "a freccia", una scelta che secondo Marco aiuta a migliorare in maniera netta la visuale di chi si trova seduto dietro al volante.

Si rivela molto originale anche la sezione di coda, che si caratterizza principalmente per i gruppi ottici, anche in questo caso a LED, che si sviluppano verso il centro del portellone con un taglio decisamente affilato. Il paraurti posteriore è dominato da un ampio estrattore di colore nero che crea un esplicito contrasto cromatico con il colore dominante della carrozzeria, ai lati di cui spiccano i terminali di scarico cromatico con funzione espressamente estetica, dal momento che si tratta di una vettura elettrica.

Marco ha immaginato la Ampera del 2020 come una vettura dall’assetto ribassato, con grandi cerchi in lega dal design spigoloso ed aggressivo, con l’obiettivo di rivoluzionare la concezione di auto elettrica, attualmente ancora troppo legata a concetti molto distanti dalla sportività.

Guardano al futuro anche gli interni della vettura, dove tutto è ispirato alla tecnologia. La vettura immaginata da Marco è dotata di sistemi di infotainment di ultima generazione che consentono di non distogliere mai l’attenzione dalla guida. Nella console centrale spicca un grande display, mentre sulla plancia che si trova direttamente di fronte al sedile del passeggero trova posto un futuristico "schermo organico" dove è possibile tenere sotto controllo una serie di funzioni, a partire dal sistema hi-fi fino ai finestrini elettrici.

 

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