Mazda CX-60, ammiraglia Suv con tecnologia full hybrid plug-in

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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Premiere italiana per il nuovo prodotto di punta dell'azienda giapponese
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
29 marzo 2022

La prima notizia è che ancor prima di essere vista o toccata con mano, la CX-60 ha già raggiunto il target di preordini che Mazda Italia si era prefissata per il 2022: tra aficionados del marchio che acquistano a scatola chiusa e nuovi adepti del corso aziendale che ha decisamente virato verso il mondo premium e lanciato la sfida ai brand di solito associati al concetto di lusso su quattro ruote, la sfida (impossibile?...) di Mazda ha già tagliato un bel traguardo.

D'altro canto, la CX-60 ha davvero tutto per piacere: la nuova ammiraglia incarna lo spirito Mazda, attualizzando in tecnologia e design il DNA che deriva dalla raffinata maestria artigianale giapponese.

Per distinguersi in un segmento comunque affollato di proposte importanti, CX-60 punta su una linea armoniosa basata sull'inedita piattaforma LPG (Large Platform Group), con motore trasversale e predisposta alla trazione posteriore, pronta ad ospitare altri propulsori oltre all'ibrido a benzina iniziale, essendo già stati annunciati un interessante diesel ed un ancor già stuzzicante sei cilindri in linea, per non parlare del rotativo Wankel che resta l'elemento distintivo di Mazda a livello globale.

La CX-60 PHEV è dotata di un propulsore che combina uno Skyactiv-G 2.5, quattro cilindri benzina a iniezione diretta con un motore elettrico da 100 kW, abbianati ad un debuttante cambio automatico a otto rapporti (non è prevista versione con cambio manuale) e una batteria ad alta capacità da 355 V, 17,8 kWh; tutto made in Hiroshima, come sottolineano con malcelato orgoglio i vertici della Casa nipponica.

La combinazione di motore termico ed elettrico determina una potenza totale del sistema di 327 CV (241 kW) e coppia esuberante di 500 Nm: la Mazda da strada più potente mai prodotta accelera da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, a fronte di consumi nel combinato WLTP di soli 1,5 l/100 km ed emissioni di CO2 di appena 33 g/km, mentre in sola modalità elettrica si dichiara una percorrenza fino a 68 km in ambito urbano.
 

A me gli occhi, please

Tra le moltissime innovazioni introdotte da CX-60 (debutta anche la strumentazione tutta digitale) va segnalato l'innovativo sistema di personalizzazione del conducente Mazda, che tramite sensori ottici ne valuterà le principali misure fisiche, regolando di conseguenza l'ambiente di guida, dalla posizione di sedile e volante e specchietti, fino all'Head-Up Display HUD, e coinvolgendo nella ridefinizione anche le impostazioni del climatizzatore e dell'impianto stereo; non si tratta però di un sistema di riconoscimento del pilota, anche se in futuro il sistema potrebbe senz'altro prevedere un'evoluzione in tal senso.

Prezzi & Costi

La gamma della CX-60, in arrivo presso la rete commerciale Mazda dal prossimo settembre, prevede i due allestimenti Prime Line ed Exclusive Line, affiancati dalle versioni speciali Takumi (a forte vocazione sportiva, ad iniziare dalla colorazione rossa) e Homura, che punta su eleganza e raffinatezza degli interni.

Il listino parte da 49.950 euro per la Prime Line ad arriva ai 55.850 euro della Takumi, con possibilità di integrare la dotazione di base con quattro pacchetti opzionali.

L'offerta commerciale di Mazda prevede formule dinamiche, ad iniziare dalla Leasing e dalla Advantage, entrambe con rata mensile da 399 euro, cui si affianca la Rent, meno impegnativa nella quota di anticipo, con rata mensile di 459 euro.
 

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