Mercato inglese: mai così male da 50 anni

Mercato inglese: mai così male da 50 anni
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Brexit e Covid soffocano la domanda di nuove auto: a gennaio nel Regno Unito le vendite di nuove vetture sono crollate al -40% rispetto a dodici mesi fa
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
5 febbraio 2021

Le lancette del Big Ben girano vorticosamente all’indietro, riportando il Regno Unito addirittura a cinquant’anni fa: il mercato dell’auto inglese a gennaio segna un nuovo record negativo, tornando ai livelli appunto del 1970.

Le 90.249 unità messe a referto corrispondono infatti ad una contrazione del 40%, un dato che allarma tutta la filiera del comparto automotive, che inizia a chiedere apertamente misure di sostegno da parte di Boris Johnson.

Diverse le cause che hanno portato a questo risultato: da un lato, le conseguenze della Brexit si avvertono nella minore propensione all’acquisto, ma la vera “mazzata“ è arrivata dal lockdown imposto dalla pandemia, che ha portato a partire dal 4 gennaio alla chiusura dei concessionari in Inghilterra e Scozia.

Così, analizzando le dinamiche commerciali, si scopre che la maggior parte dei nuovi modelli è stata acquistata tramite Internet, e che la Vauxhall Corsa (in Gran Bretagna Opel è ancora commercializzata con marchio Vauxhall), con 3.078 unità, spodesta la Ford Fiesta dopo ben dodici anni dal primo posto per vendite; inoltre, continua a salire la domanda di veicoli elettrici, a fronte della continua riduzione di quota per benzina e diesel.

I modelli BEV (alimentati interamente da elettricità) - hanno registrato una crescita del 54,4%, con 2.206 unità a gennaio, portando la quota di tali vetture a ben il 7% di quota, mentre considerando anche le plug-in il comparto elettrificato sfiora addirittura il 15%:

Tale impennata è confermata dalla dichiarazione di Kia che sottolinea come a gennaio abbia venduto un veicolo elettrico su sei; inoltre,  il suo e-Niro è stato il veicolo elettrico più venduto nel Regno Unito nel mese.

Di converso, le vetture a benzina e diesel hanno riportato cali del 62,1% e del 50,6% nel gennaio 2021: con sole 11.083 immatricolazioni diesel, è stato il mese peggiore per le auto diesel dalla riapertura degli showroom da giugno 2020, quando terminò il primo lockdown.

Quello l’attuale, purtroppo, prevede una proroga delle chiusure degli autosaloni fino a tutto febbraio, circostanza che già spinge la SMMT, l’associazione del comparto automobile britannico, a rivedere al ribasso le stime di vendita per l’anno in corso, ben al di sotto della soglia iniziale dei due milioni di unità, già a sua volta ridimensionata rispetto alla media di 2,3 milioni di unità registrata negli ultimi dieci anni.

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