Milano: ecco il nuovo piano per la mobilità

Milano: ecco il nuovo piano per la mobilità
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Meno auto, più biciclette e potenziamento dei mezzi pubblici. Sono questi i punti cardine del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che vuole migliorare l'offerta dei servizi messi a disposizione dei cittadini milanesi
8 luglio 2013

L'Amministrazione del Comune di Milano ha comunicato ufficialmente in che modo verrà articolato il Pums, ossia il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che ha l'obiettivo di moltiplicare l'offerta dei servizi messi a disposizione dei cittadini per muoversi in città nella maniera più rapida e rispettosa dell'ambiente.

Più mezzi pubblici e biciclette

Prima di tutto il piano prevede il completamento di due nuove linee di metropolitana, che porteranno a Milano quasi 30 chilometri in più di rete, ma anche l’apertura del mercato del car sharing, che può raggiungere oltre 16.000 potenziali utenti ogni 600 nuovi veicoli. Palazzo Marino continua a puntare con convinzione anche sulla bicicletta, costruendo 93 chilometri di piste ciclabili già finanziati e mettendo a disposizione il 75% in più di stazioni del bike sharing grazie a risorse derivanti da Area C. Il pums inoltre include un investimento di oltre 15 milioni di euro per la sostituzione e la manutenzione delle scale mobili, per rendere il trasporto pubblico sempre più accessibile.


Secondo la giunta del Capoluogo lombardo il piano della mobilità ha l'obiettivo di migliorare ulteriormente alcuni obiettivi già raggiunti come la riduzione del traffico del 30% all'interno dell'Area C (e del 7% nel resto della città) l’aumento del 10% di spazio pubblico liberato dalla sosta, i 902.000 prelievi di bici gialle dall’inizio dell’anno ad oggi e l’aumento di circa il 6% della velocità dei mezzi pubblici.

Obiettivo: rendere superflua la seconda auto

Secondo il comune il Pums disegnerà una “mobilità delle opportunità” che possa permettere a tante famiglie di risparmiare quasi 1 miliardo di euro ogni anno sul mantenimento delle seconde auto, da poter destinare ad altre spese e investimenti per le proprie famiglie. Oggi sono circa 110.000 le seconde (o più) auto di residenti a Milano, che corrispondono a oltre 500 chilometri di una ipotetica “coda" che unirebbe Milano e Roma.


Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e Ambiente, ha dichiarato: «Per noi il percorso per la mobilità sostenibile è nato in questi due anni con i referendum e Area C; con oggi si dà il via alla fase partecipativa di elaborazione, utile a individuare gli obiettivi della Milano del futuro. Milano sta compiendo una svolta sostenibile, sono tanti i cambiamenti in corso che l’Amministrazione deve agevolare e rendere strutturali, per portare sempre più famiglie a compiere scelte di mobilità sostenibili, non perché costrette ma perché lo troveranno più semplice, logico e conveniente».


«Perché Milano non è - ha aggiunto Maran - e forse non è mai stata, una città di 1,3 milioni di abitanti, ma è al centro di una grande Area Metropolitana dove vivono 3,3 milioni di persone ed è anche insieme a loro che costruiremo un piano che sappia andare oltre i nostri confini amministrativi».


L'assessore Cristina Tajani ha concluso dicendo: «Il tema della mobilità sostenibile è uno dei tasselli fondamentali della strategia per Milano Smart city. Milano è già oggi in testa alle classifiche delle città più “intelligenti” per il parametro della mobilità. Inoltre, molti dei progetti che abbiamo candidato ai bandi europei, nazionali e regionali in materia di Smart city riguardano proprio questo tema. L’obiettivo è una Milano più intelligente, sostenibile e che presta maggior attenzione all’inclusione sociale e a servizi sempre più orientati a semplificare la vita a cittadini e imprese».

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