Mondiale Raid. Paulo Gonçalves (Honda) vince ad Abu Dhabi

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il Campione in carica vince la prima prova del Mondiale Cross-Country Rally ad Abu Dhabi. Il Portoghese batte Coma e Barreda. Vittoria di Vladimir Vasilyev tra le auto, dopo il forfait di Joan “Nani” Roma | <i>P. Batini</i>
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11 aprile 2014

Abu Dhabi, 10 Aprile. Il Mondiale Cross-Country Rally inizia negli Emirati con l’Abu Dhabi Desert Challenge, e meglio di tutti incomincia Paulo Gonçalves con la Honda 450 del ri-configurato Team HRC. La prima del Mondiale 2014, così, ripropone, nella gara delle moto, il tema fondamentale della stagione scorsa, basato sul duello tra i due Piloti che hanno animato il torneo 2013.

Come ricorderete, il Mondiale 2013 si concluse con la vittoria del portoghese proprio sul filo di lana dell’ultimo appuntamento stagionale in Marocco. Sul fronte della gara auto, invece, se il buongiorno si vede dal mattino pare che dovremo invece assistere ad una nuova edizione della saga della Mini All4 Racing di Sven Quandt. Ad Abu Dhabi ha vinto il russo Vladimir Vasilyev, e il Team X-Raid ha piazzato ben 4 vetture tra le prime dieci della classifica generale assoluta. Tutto ciò pur dovendo rinunciare alla sua punta di diamante, Joan Roma, costretto da un malore a interrompere la sua gara. Lo spagnolo vincitore della Dakar 2014 rimanda quindi ai prossimi Rally del Mondiale la difesa del Titolo.

Una gara interessante

La gara delle moto è stata agonisticamente piuttosto interessante, e molto dal punto di vista tattico. Il favorito era Marc Coma, naturalmente, che ha già vinto sette volte il Rally degli Emirati, ma il Rally si sviluppato soprattutto sui colpi di scena, il più importante dei quali è stato il ritiro per rottura del forcellone di Sam Sunderlans, il Pilota di casa che già l’anno scorso era stato ad un passo dalla vittoria e che era in testa prima di doversi fermare per la rottura del forcellone.

A quel punto Coma, pur con le spalle coperte da Jordi Viladoms, si è trovato da solo contro l’”armata” Honda, la quale ha finalmente messo in evidenza, oltre alla competitività della nuova moto, una maggiore precisione nella gestione della tattica di gara. Una grande novità è anche l’assennato comportamento di Joan Barreda che, in luogo di esagerare si è limitato a contribuire, con tre vittorie di tappa e il terzo posto assoluto, al grande lavoro di Squadra cui si deve il successo di Gonçalves.

Cinque tappe e una Super Speciale

Corso sulla distanza di cinque tappe, più la Super Speciale di Yas Marina, 2.000 chilometri in totale per la maggior parte nel Deserto di Liwa, 38 moto e 24 auto all’arrivo nel contesto “tradizionale” di un caldo asfissiante, l’Abu Dhabi Desert Challenge delle moto ha visto alternarsi al comando della gara Sunderland e Coma per quattro quinti del Rally. Prima Sunderland, poi costretto al ritiro da un problema al forcellone, e quindi Coma.

 



Gonçalves non ha partecipato alla bagarre preferendo, e riuscendo perfettamente, ha gestire il gioco degli arrivi di tappa, compresa quello della quarta con la partenza in linea dei concorrenti, in modo da presentarsi alla partenza della tappa conclusiva con un netto vantaggio di posizione. A quel punto per il portoghese è stato abbastanza facile raggiungere e controllare l’avversario più pericoloso, Marc Coma, e concludere il Rally con il primo successo di tappa e la vittoria assoluta. Un margine minimo, venti secondi, ma un’affermazione netta e con una strategia perfetta, con la quale la Squadra è riuscita a mescolare le carte della mano di Marc Coma, solitamente avvezzo a gestire con sicurezza situazioni del genere, e ad avere la meglio.

Tristi imprevisti

Purtroppo il Rally è costato la vita del pilota inglese, ma di stanza a Dubai, Cameron Vaugh, vittima di un incidente fatale durante lo svolgimento della prima tappa. L’incidente è avvenuto al KM 155 della Speciale, e il primo a soccorrere lo sfortunato pilota è stato Jakub Przygonski, che ha cercato inutilmente di rianimare l’inglese fino all’arrivo dei soccorsi. Il polacco, poi, ha ripreso la prova, ma non ha concluso il Rally per una caduta nella tappa successiva.

Più lineare la corsa delle auto, inizialmente nelle mani del favorito e Campione in carica Joan Roma. Come detto, però, il vincitore della Dakar è stato colpito nel corso della seconda tappa di un malore che, ripresentatosi il giorno successivo, gli ha impedito di proseguire. Dopo due tentativi vani di rimanere al volante e di completare la seconda e la terza tappa, lo spagnolo si è visto costretto a rinunciare. La leadership del Rally è così passata nella mani di Vladimir Vasilyev e K. Zhilstov, anch’essi con una Mini All4 Racing, che da quel momento hanno avuto vita facile. L’equipaggio russo, infatti, è riuscito ad imporsi in tre delle restanti quattro tappe ed a concludere al primo posto assoluto con un vantaggio di tre quarti d’ora sull’equipaggio polacco Malysz-Marton alla guida di una Toyota.

Tra i Quad vittoria del Polacco Rafal Sonik, Honda, e quarto posto assoluto per Camelia Liparoti, Yamaha.

Il Campionato del Mondo Cross-Country Rally riprende ora con il Qatar Sealine, in programma dal 20 Aprile, e proseguirà con il Pharaons Rally, a maggio, e il Sardegna Rally Race, a giugno.

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