Mortalità dimezzata tra gli automobilisti europei, ma rimane alta per ciclisti e pedoni

Mortalità dimezzata tra gli automobilisti europei, ma rimane alta per ciclisti e pedoni
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Bicchiere mezzo pieno per gli automobilisti europei. Dal 2003 al 2013, le morti al volante sono scese del 53%, mentre la flessione è stata minore per ciclisti e pedoni, fermi al 37% e 41%
4 giugno 2015

Sono notizie tutto sommato confortanti, ma che lasciano spazio ad ampi e doverosi miglioramenti, quelle che ci arrivano da uno studio compiuto dall’European Transport Safety Council, organizzazione no profit che ha analizzato i livelli di sicurezza offerti in Europa a chi scelga di spostarsi a piedi o in bicicletta.

Le nazioni più sicure per i pedoni sono senza dubbio Olanda e Norvegia, che guardano gli altri paesi dall’alto a fronte dei loro 4 morti ogni milione di abitanti. Romania, Lituania, Polonia e Lettonia sono al contrario il fanalino di coda: qui, il rischio di morire investiti è di sei volte maggiore rispetto ai migliori della UE.


E l’Italia? Da noi la diminuzione delle vittime registra -4,3% l’anno per i pedoni e del -2,8% per i ciclisti, rispetto ad una media europea rispettivamente del -5,5% e del -5,2%. In occasione della revisione delle norme comunitarie in merito alla sicurezza stradale, lo studio dell’ETSC propone delle idee tutt’altro che impossibili – ma non per questo facilmente realizzabili - da attuare, per migliorare la sicurezza di chi ha scelto mezzi ecosostenibili per viaggiare: in prima istanza, si potrebbero ampliare e rendere più severi i test sulla protezione dei pedoni e dei ciclisti. Secondariamente, si potrebbe favorire la proliferazione degli ausili tecnologici alla guida in campo di sicurezza sia attiva che passiva, come l’Intelligent Speed Assistence e l’Automatic Emergency Braking, ovvero l’assistente intelligente alla velocità e il sistema automatico di frenata d’emergenza.

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I paesi più sicuri per i pedoni sono Olanda e Norvegia


«Nonostante i benefici per la salute e per l’ambiente, chi ha scelto di spostarsi a piedi o in bicicletta non ha ottenuto efficaci miglioramenti in termini di sicurezza stradale.» commenta il direttore esecutivo dell’ETSC, Antonio Avenoso.  «Quest’anno tuttavia l’Unione Europea può disporre di un potente strumento: la revisione dei requisiti di sicurezza dei nuovi autoveicoli. Ci auguriamo che non vada persa questa occasione per introdurre i cambiamenti necessari per salvare il maggior numero possibile di vite umane.»

«La mobilità sicura è un impegno per tutti gli utenti della strada: automobilisti, conducenti, pedoni e ciclisti devono fare la propria parte con responsabilità e consapevolezza.» dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani.

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