Multe dei Comuni: ipotesi condono nel “Decreto Crescita”

Multe dei Comuni: ipotesi condono nel “Decreto Crescita”
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Una norma potrebbe consentire alle amministrazioni locali di escludere sanzioni ed interessi per le contravvenzioni non pagate notificate tra il 2000 e il 2017
3 aprile 2019

Potrebbe essere in arrivo un nuovo condono per le multe dopo quello varato nell'ultima manovra economica con la cosiddetta “pace fiscale”. Nella bozza del “Decreto Crescita” che domani approderà in Consiglio dei Ministri è contenuta una misura che dà facoltà alle amministrazioni locali - Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni - di escludere le sanzioni e gli interessi dovuti per le multe non pagate, oltre che quelli relativi per i mancati pagamenti di Imu, Irap e Tasi.

La misura è contenuta in un articolo titolato “Estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali”. A questi ultimi potrebbe essere consentito di non far pagare interessi e sanzioni. Saranno infatti i singoli enti locali, tra quelli che hanno utilizzato per la riscossione la ex Equitalia, a decidere se condonare o meno parte di quanto dovuto dei provvedimenti di ingiunzione o ruoli notificati negli anni dal 2000 al 2017. Gli enti avranno 60 giorni di tempo per decidere.

La norma, dice la relazione illustrativa, «introduce la possibilità per gli enti territoriali di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale, stabilendo l'esclusione delle sanzioni».

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