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La nuova Nissan Tekton rappresenta un passo strategico per il marchio giapponese, che con questo modello prosegue la filosofia “One Car, One World”, un approccio che punta a sviluppare veicoli capaci di adattarsi a più mercati senza modifiche sostanziali. Il SUV, presentato ufficialmente con le prime immagini in India, è stato progettato per un pubblico globale ma prodotto localmente, nello stabilimento di Chennai, in collaborazione con Renault.
La Tekton sfrutta infatti la piattaforma modulare CMF-B, già utilizzata per la Dacia Duster, da cui eredita buona parte della struttura meccanica e architettonica. Il nome Tekton, che in greco significa “artigiano” o “architetto”, sintetizza la filosofia dietro il progetto: costruire un SUV robusto, funzionale e curato nei dettagli, pensato per resistere alle diverse condizioni dei mercati internazionali.
Inizialmente destinata all’India, la Tekton sarà proposta con un motore 1.3 turbo benzina da 154 CV abbinato a un cambio automatico a 7 marce, con la possibilità di versioni a trazione integrale e, in futuro, anche ibridate. Il debutto sul mercato è previsto per la metà del 2026, ma la Casa ha già anticipato l’intenzione di esportarla in numerosi Paesi, confermandone la vocazione globale.
Il design della Nissan Tekton non lascia indifferenti. Le linee sono potenti e squadrate, con un chiaro riferimento alla Nissan Patrol, uno dei modelli più iconici della storia del marchio. Il frontale si distingue per il nome “Tekton” in grande evidenza sul cofano e per la firma luminosa LED a forma di C, unita da una barra orizzontale che attraversa la calandra e si estende lateralmente, creando un effetto visivo di grande impatto. Anche la coda segue la stessa impostazione, con un gruppo ottico orizzontale e un portellone dalle forme decise.
Nissan ha scelto di dare al SUV un aspetto più “off-road urbano”, con passaruota allargati, paraurti massicci e inserti grezzi che richiamano l’anima avventurosa della Patrol. Il progetto è frutto della collaborazione tra i centri di design Nissan di India, Giappone e Regno Unito, e questa contaminazione internazionale si percepisce nel risultato finale: un veicolo che unisce forza e raffinatezza, ideale per mercati diversi ma accomunati dal desiderio di un SUV solido, moderno e versatile.
Anche se le immagini ufficiali degli interni non sono ancora state diffuse, Nissan ha confermato che la Tekton condividerà parte del suo impianto tecnologico con la Dacia Duster, ma con una chiara identità giapponese. Si parla di un abitacolo moderno, spazioso e ben rifinito, con un sistema multimedia da 10 pollici, una strumentazione digitale da 7 pollici e un’interfaccia utente sviluppata interamente da Nissan. Saranno disponibili varianti con cinque o sette posti, per rispondere alle esigenze di famiglie e viaggiatori.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, la versione indiana monterà inizialmente solo propulsori a benzina, ma in Europa potrebbe arrivare con varianti mild hybrid, full hybrid o GPL, in linea con le soluzioni già adottate dalla nuova Duster. L’assenza, per ora, di un’elettrificazione completa non è un limite ma una scelta strategica: Nissan vuole prima consolidare la sua presenza nei mercati in via di sviluppo, dove la domanda per i SUV a combustione è ancora forte.
Se le promesse saranno mantenute, la Nissan Tekton potrebbe diventare una delle novità più interessanti del 2026, un SUV globale nato in India ma progettato per parlare al mondo intero, con un mix di robustezza, design e tecnologia che mira a ridefinire gli equilibri del segmento C.