Piano anti Covid di Natale: droni, posti di blocco e controlli nelle case

Piano anti Covid di Natale: droni, posti di blocco e controlli nelle case
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Non solo, perché finiranno sotto esame anche i treni a lunga percorrenza, in particolare in arrivo dallʼestero e i varchi autostradali, oltre alla caccia ai veglioni abusivi nelle seconde case
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4 dicembre 2020

Per assicurare il rispetto delle norme anti Covid il Viminale ha messo a punto un piano che prevede una vigilanza serrata anche nelle seconde case. E poi droni e posti di blocco in stazioni e autostrade. Tornano i posti di blocco come a Pasqua - Le "prove generali" le forze dell'ordine le avevano fatte a Pasqua, durante il lockdown totale. Ma il sistema sarà lo stesso e prevedeva i posti di controllo sulle autostrade e le arterie principali (con il sistema a imbuto, quindi tutti passeranno sotto l'occhio vigile della polizia); postazioni ai varchi aeroportuali e ferroviari con particolare attenzione ai treni a lunga percorrenza provenienti dall'estero; droni sulle grandi città per vigilare sulle piazze e individuare eventuali assembramenti.

Anche l'esercito in strada - Il Viminale ha inviato le proprie direttive a tutti i prefetti i quali potranno contare su una task force congiunta dei carabinieri, della polizia e della guardia di Finanza. A questi si aggiungeranno anche i soldati dell'esercito già in campo per l'operazione "Strade sicure" per l' esercito.

Natale e Capodanno sotto stretto controllo - L'appello del presidente del consiglio a trascorrere le festività con attenzione potrebbe non essere raccolto da tutti. E quindi ecco il dispiegamento di forze messo in piedi dal Viminale. Individuati i giorni sensibili dove i controlli anti assembramento saranno capillari: il weekend del 19-20 dicembre, l'antivigilia e la vigilia di Natale e il 31 dicembre.

Caccia ai veglioni abusivi - La notte dell'ultimo dell'anno, poi, sarà tutta dedicata alla caccia ai possibili veglioni abusivi. I controlli si concentreranno nelle città e anche nelle località turistiche, nelle seconde case dove qualcuno potrebbe pensare di organizzare una festa abusiva nelle quattro mura. La palla poi passerà anche ai sindaci che potranno decidere di chiudere vie e piazze per evitare gli assembramenti di chi magari vuole dare in compagnia il definitivo addio a questo lungo e pesantissimo 2020.

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