Pirelli: italiani contro cinesi, il mercato USA a rischio per colpa di Trump

Pirelli: italiani contro cinesi, il mercato USA a rischio per colpa di Trump
Pubblicità
Le tensioni tra la holding italiana Camfin e il gigante cinese che controlla il 37% del capitale minacciano di paralizzare la storica Casa milanese Pirelli.
5 giugno 2025

Pirelli si trova al centro di una battaglia societaria tra Marco Tronchetti Provera, capo dell'azienda attraverso la holding Camfin, e il colosso cinese Sinochem, azionista con il 37% del capitale. In mezzo, un governo italiano che preferisce starne fuori e lasciare i due combattenti da soli.

Il nodo della contesa è geopolitico. Tronchetti Provera teme che la presenza cinese ostacoli i piani di espansione negli Stati Uniti, proprio perché Washington ha delle idee non del tutto positive per i componenti d’origine cinesi nei veicoli connessi.

Il governo Meloni aveva attivato la golden power nel 2023 per limitare l'influenza di Sinochem nella governance del gruppo. Ma secondo indiscrezioni di Reuters, Tronchetti Provera starebbe spingendo per aumentare ulteriormente quei vincoli. Palazzo Chigi preferisce attendere l'esito dell'indagine avviata a novembre per verificare il rispetto delle limitazioni imposte, temendo polemiche sull'abuso dei poteri speciali dopo il caso UniCredit. Una posizione che tuttavia non trova il consenso di Confindustria. "Una parte dell'azionariato, oggi in mano al governo cinese, non approva i bilanci e sta di fatto paralizzando Pirelli", ha tuonato il presidente Emanuele Orsini, chiedendo al governo di tutelare l'autonomia decisionale del gruppo.

Le trattative per una revisione della governance sono naufragate e Sinochem ha respinto come "gravemente ingiusta" la proposta di ridurre la propria quota sotto il 25%. Lo scenario più probabile è una battaglia all'assemblea del prossimo anno con liste separate per il controllo del consiglio.
Mentre la politica societaria tiene banco, i conti sorridono: nel primo trimestre utile netto +27% e ricavi +4%, confermando la solidità del business nonostante le turbolenze interne.

La partita che si gioca attorno a Pirelli tocca questioni strategiche per il Paese: la gestione di investimenti esteri in settori sensibili, l'equilibrio tra apertura ai mercati globali e tutela degli interessi nazionali. Tutte questioni che troveranno risposta nei prossimi mesi, quando il governo dovrà decidere se intervenire nella governance di una delle aziende più iconiche del capitalismo italiano.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità