Pit Stop, Analisi: le differenze tra WEC, DTM, IMSA e 24ore

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Un confronto tecnico tra diversi pit stop in quattro categorie internazionali delle ruote coperte: WEC, IMSA, DTM e Blancpain GT Series
11 agosto 2018

Sembrano uguali, perché auto da corsa a ruote coperte si fermano e in fretta ripartono, dopo essere state assistite, ma non sono tutti uguali i pit stop. La loro perfezione è sempre importante ma cambiano gli obiettivi. Per esempio nelle gare del DTM l’aspetto primario è la velocità del cambio delle gomme, nelle gare endurance come la 24 ore si Spa-Francorchamps, contano più la scelta dei tempi e il coordinamento delle differenti procedure. Oltre al cambio delle gomme, viene effettuato anche il rifornimento della macchina e il nuovo pilota entra nella vettura. Vi offriamo qui a seguire una panoramica dei pit stop delle diverse competizioni in cui gareggia BMW M Motorsport e una comparativa tra i pit stop del DTM in arrivo e quelli nel FIA WEC, nel campionato IMSA e nella 24 ore di Spa-Francorchamps.

DTM

Team/auto: BMW Team RBM/BMW M4 DTM

Durata: Circa 7 secondi di stazionamento, non è permesso il rifornimento

Personale: 9 componenti oltre una persona per gestire il cartello per le segnalazioni ai piloti, una persona del team alla radio e al leader del pit stop

Procedura: Decidere di fermarsi, dal muretto utilizzare il cartello per indicarlo al pilota e dare conferma via radio, segnalare via radio la fermata al team, segnalare al pilota la posizione del cambio. Dopo la frenata, alzare la macchina attraverso il martinetto idraulico e rimuovere le gomme anteriori, cambio delle gomme anteriori, i meccanici corrono verso il retro della vettura, cambio degli pneumatici posteriori, l’addetto alla pistola ad aria compressa per i bulloni segnala con la mano il via libera, viene rilasciata la vettura, allontanamento dell’auto e controllo del traffico nella pit lane attraverso la radio o il lollipop.

Limite di velocità: 60km/h (Norisring, Zandvoort e Brands Hatch 50 km/h)

La sfida: I pit stop nel DTM sono una grande tensione mentale e fisica per tutta la squadra, in quanto possono decidere la gara, quindi una buona preparazione e una pratica costante sono procedure standard per tutti i membri del team. Per i piloti, è importante portare gli pneumatici freschi (le normative non consentono più il preriscaldamento) fino alla temperatura corretta il più rapidamente possibile dopo il ritorno in pista.

Visto dai piloti – Philipp Eng (AUT): "Il pit stop è molto importante nel DTM: il livello delle prestazioni della competizione è molto alto, motivo per cui tutta la squadra è importante: tu vinci e perdi sempre insieme, è importante frenare il più tardi possibile prima della linea di pit-stop e non perdere tempo: non puoi guidare troppo velocemente quando percorri la corsia dei box verso la piazzola perché devi fermarti esattamente al lollipop. Quando l'auto è sollevata e i ragazzi stanno cambiando le gomme, puoi dire se è una sosta veloce o lenta. Quando corrono sull'asse posteriore, guardo nello specchietto retrovisore per accertarmi che nessun'altra auto stia entrando nella corsia di accelerazione. Poi, quando l'auto viene abbassata, tocca a me mettere il piede sull'acceleratore."

FIA Endurance Championship

Team/auto: BMW Team MTEK / BMW M8 GTE

Durata: Circa 35 secondi di stazionamento (a seconda del volume di carburante rifornito)

Personale: 8 componenti sulla macchina (4 meccanici, 1 addetto al lollipop, 2 addetti al rifornimento, 1 addetto all’estintore)

Procedura: Rifornimento, cambio e controllo delle gomme, contestualmente cambio del pilota, quando possibile.

Limite di velocità: 60 km/h

La sfida: Pit-stop ottimali per tutta la durata della gara di endurance e la perfetta comunicazione tra il pilota, il team e i meccanici, in particolare nel caso di pit-stop non pianificati, è fondamentale. Oltre a tutto ciò c'è la sfida di cambiare i freni in una gara di 24 ore.

Visto dai piloti – António Félix da Costa (POR): "I pit stop nel WEC sono una vera sfida perché dobbiamo cambiare i driver entro i 35 secondi necessari al rifornimento di carburante. Uscire, entrare e, in particolare, assicurare il nuovo driver in modo corretto e sicuro in 25 i secondi, è tutt'altro che facile: l'addestramento per queste procedure è per noi uno dei compiti più importanti prima della gara."

IMSA

Team/auto: BMW Team RLL / BMW M8 GTE

Durata: Per il rifornimento sono disponibili, per regolamento, 34 secondi, non limitati in caso il quantitativo di carburante sia più basso, il cambio gomme richiede 16 secondi, il cambio pilota 20 secondi.

Personale: 4 componenti sulla macchina (3 cambiano le gomme, 1 è addetto al rifornimento), oltre al secondo pilota che aiuta nell’entrare in macchina e nell’allacciarsi le cinture.

Procedura: Rifornimento, cambio e controllo delle gomme, contestualmente cambio del pilota, quando possibile. Avvio dell’auto dopo il cambio gomme, durante il rifornimento.

Limite di velocità: 60 km/h (37 mph)

La sfida: Al contrario di tutte le competizioni europee, c’è un muretto negli USA che chiunque sia coinvolto nel pit stop deve saltare prima di entrare in azione. Il fattore chiave è la continuità e la sicurezza dei pit stop in linea con quanto pianificato. Che è la ragione per cui i team si allenano nei pit stop e nelle procedure ad ogni sessione, e per cui ogni membro della squadra cura la propria preparazione fisica.

Visto dai piloti – Connor De Phillippi (USA): "Sembra che tutto intorno a te vada al rallentatore perché è così silenzioso: il motore è spento e tutti là fuori stanno facendo il loro lavoro, la macchina sale molto velocemente, la senti davvero nella parte bassa della schiena. L’ingegnere dà al pilota e al team l’informazione su quanto carburante è già stato immesso e si fa il conto alla rovescia del tempo. Quindi, alla fine, il meccanico nella parte anteriore destra dell'auto rimuove il tubo dell'aria e l'auto scende molto velocemente. Sembra quasi di essere su un ottovolante, poi entra in gioco l'adrenalina."

24 ore di Spa (Blancpain GT Series)

Team/auto: ROWE Racing / BMW M6 GT3

Durata: Circa 35 secondi di stazionamento (a seconda del volume di carburante rifornito). Il comitato organizzatore definisce una durata minima, incluso l’accesso e l’uscita dal tracciato (a Spa è di 1 minuto e 50 secondi)

Personale: 8 componenti del team (1 addetto al lollipop, 1 che lava il parabrezza, 2 cambiano le gomme, 3 sono addetti al rifornimento e a tenere il tubo, 1 addetto all’estintore, quando possibile 1 controllore ai freni), altri 3 meccanici per portare gli pneumatici nella pitlane.

Procedura: Rifornimento, cambio e controllo delle gomme tutto allo stesso tempo, cambio del pilota, quando possibile.

Limite di velocità: 50 km/h

La sfida: Bisogna restare il più vicino possibile ai limiti di tempo minimi per il pit stop in modo da non perdere tempo e sincronizzare i pit stop in gara alla perfezione in modo strategico e tattico, ad esempio durante i periodi di bandiera gialla o di safety car. Questo vale per la sosta tecnica predefinita tra la decima e la quindicesima ora di gara, che richiede un totale di cinque minuti, compresi l'ingresso e l'uscita, e viene idealmente utilizzata per cambiare i dischi dei freni. Inoltre, in ogni quarto di gara (una volta ogni sei ore), la squadra ha un pit stop jolly, per il quale non si applica alcuna durata minima. Idealmente, puoi guadagnare da 10 a 15 secondi in queste fermate.

Visto dai piloti – Jens Klingmann (GER): "Le sfide dei pit stop a Spa iniziano con la pit lane vera e propria. È di gran lunga la pit lane più lunga del calendario delle corse. Fondamentalmente, sono due corsie collegate da una curva stretta. Ciò significa che occorre molto tempo per guidare attraverso la corsia dei box, e dà la possibilità al pilota di controllare tutto in anticipo. Quando cambiamo driver, abbiamo un po' di tempo perché il rifornimento richiede solo 30 secondi nella piazzola. In primo luogo, è importante che i piloti siedano perfettamente. C'è un display in auto per attenersi al tempo minimo per l’ingresso nella pit lane che aiuta ad uscire il più vicini possibile allo scadere del tempo”.

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