Pubblicità sotto attacco: a BMW e Toyota cambiano i cartelloni

Pubblicità sotto attacco: a BMW e Toyota cambiano i cartelloni
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Alcuni attivisti hanno affisso dei manifesti fasulli per smascherare quelle che a loro avviso sono i messaggi ingannevoli di BMW e Toyota sull'ecosostenibilità. La risposta dei marchi
20 gennaio 2023

Toyota e BMW sono finite nel mirino di alcuni attivisti per il clima. In occasione del Salone di Bruxelles, hanno installato più di 400 manifesti tra Belgio, Francia e Germania per smascherare quelle che gli attivisti - provenienti dai gruppi Subvertisers International, Brandalism e Extinction Rebellion - definiscono pubblicità ingannevoli. Secondo quanto riporta il Guardian, una finta pubblicità affissa nella metropolitana di Londra raffigurava una famiglia di manichini per i crash test circondata dal fumo, con la scritta "Quando testiamo le emissioni, il manichino sei tu". A Brighton, invece, è apparso un cartellone che raffigurava un paesaggio distopico a cartoni, con animali morti, scorie e foreste in fiamme. Nel bel mezzo, una Toyota e la scritta "Roviniamo tutto". In una striscia nella parte inferiore del cartellone viene citato uno studio di InfluenceMap. Si legge: "nel novembre del 2022 Toyota è stata messa al decimo posto delle peggiori aziende al mondo per impatto ecologico e per la pressione contro le azioni a favore dell'ambiente". 

Toyota ha risposto alle accuse degli attivisti sottolineando il fatto che l'azienda stia lavorando da decenni per ridurre il suo impatto ambientale in aree che spaziano dalla biodiversità al riciclo, passando per la qualità dell'aria e la riduzione dei materiali e delle risorse idriche impiegate nella produzione. La casa nipponica ha inoltre ribadito il proprio impegno per raggiungere quota emissioni zero nelle sue operazioni nel 2050 a livello globale e nel 2034 a in Europa, obiettivi verificati da esterni. Questo oltre all'impegno di eliminare completamente le emissioni di CO2 generate da nuovi veicoli entro il 2035 nel nostro continente, impegnandosi, nel tempo restante, ad offrire il mix di prodotti elettrici ed endotermici più sostenibile possibile. "Al momento, non tutti hanno accesso a veicoli ad emissioni zero per via della mancanza di infrastrutture o di altre barriere di mercato, e crediamo che fornire alle persone accesso a diverse tecnologie rappresenti un percorso più inclusivo verso le emissioni zero", ha spiegato un portavoce al Guardian. 

Un portavoce di BMW, sempre al Guardian, ha spiegato: "L'ecosostenibilità è una parte centrale della strategia del Gruppo BMW. Il Gruppo è fermamente impegnato a raggiungere emissioni zero nel 2050, e stiamo affrontando un percorso trasparente e scientificamente valido attraverso l'intera catena del valore. BMW è stato uno dei primi marchi dell'automotive a portare un veicolo elettrico di produzione di serie sul mercato, nel 2013 con la BMW i3. Entro il 2030, almeno il 50% delle nostre vendite globali sarà 100% elettrico. Nel breve termine, l'azienda sta compiendo passi per ridurre l'impatto dei nostri prodotti del 40% nel loro ciclo di vita entro il 2030 rispetto ai valori del 2019. In qualità di primo costruttore di auto tedesco ad aderire alla “Business Ambition for 1.5°C” e di membro del programma delle Nazioni Unite Race to Zero, crediamo nell'azione e nel dialogo".

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