Rally Ciocchetto. Il Regalo di Natale di Paolo Andreucci

Rally Ciocchetto. Il Regalo di Natale di Paolo Andreucci
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Andreucci inflessibile anche al presepe del Rally. L’”N” Campione Italiano e Maurizio Bimbi regalano agli appassionati la vittoria al Ciocchetto, perfetto salotto degli auguri prima delle Feste. Michelini e Volpi a podio
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
19 dicembre 2022

Il Ciocco, 18 Dicembre. Adesso la stagione dei Rally può dirsi conclusa. Conclusa degnamente, bene, nell’atmosfera magica dell’evento che produce in modo perfetto e ormai tradizionale lo stacco che porta alla magia delle Feste di Natale. È un fine anno delicato e sensibile, in atmosfera indistinguibile da quella che si immagina dello scenario ideale del Natale. La Montagna, la casa, la riunione della famiglia. In Garfagnana, al Ciocco, occasione ultima, per gli appassionati, di incontrarsi e scambiarsi gli auguri.

E poi è Sport raffinato, agonismo sincero, motivazione, se è vero che sulle strade della Tenuta vengono per strappare al dio di Castelnuovo un piccolo atto di sottomissione, interrompendone la serie infinita, e se è vero che proprio il Dio, invece, viene per ribadire e, serenamente, apporre l’ennesimo sigillo al termine della solita, infrangibile stagione.

Tre le strette e tortuose vie all’interno del Ciocco ci sta tutto. Il Rally-strenna di Organization Sport Events, condensato ed eccezionalmente tecnico, può essere faccenda di un errore microscopico o di un vantaggio infinitesimale, acquisito senza distrarsi un centesimo di secondo. Proprio per questo il Ciocchetto concede poco ai favoriti e molto agli outsider, poiché su queste strade il risultato esce dalla perfezione, dalla fortuna-ma-non-solo in quei millimetri tra asfalto e bosco. E la perfezione, si sa, è di un altro mondo.

Valerio Barsella abbassa la bandiera a scacchi e dal il via alla 31ma edizione del Rally che è anche memoria del suo ispiratore, Maurizio Perissinot, e da lì inizia l’evento 2.0 che difficilmente si poteva immaginare nella sua evoluzione, neanche nel parallelo di un’Argentina-Francia che il pomeriggio non avrebbe lasciato respirare. Paolo Andreucci dà il via all’attacco nel rispetto delle intenzioni. In coppia con Maurizio Bimbi (il fido Rudy Briani con cui ha condiviso la striscia di successi della stagione è in partenza per la Dakar), Paolino, per l’occasione tornato su una Citroen C3 Rally2 di Sportec, ma immancabilmente con le “sue” gomme MRF, incolla gli appassionati ai cordoli e infila 4 successi di fila, tali da portarlo a un primo, consistente vantaggio sugli Equipaggi Perico-Turati, Skoda, e Michelini-Spinetti, idem.

Con la quinta, specificatamente SS5 College 3, arriva il colpo di scena. La batteria di fari supplementari della C3 non funziona, e Andreucci se la fa nel nero del buio, restando in strada e gara, ma accusando quel certo ritardo che lancia Perico in testa. L’obiettivo, chiaro e irrinunciabile di Andreucci, finito al 4° posto, è quello recuperare il debito di 12 secondi e restituire anche un po’ di interessi. Andreucci riparte, e con altri 3 successi consecutivi chiude la prima giornata del Ciocchetto al secondo posto, ancora tuttavia dietro a quel Perico che su queste strade è sempre andato fortissimo.

Domenica di sole e aria tersa al Ciocco, e di aria arroventata al Ciocchetto. Arriva il colpo di scena di ritorno. Questa volta è Perico che manda KO la propria Skoda e, di fatto, si esclude dal confronto. Andreucci, nel frattempo ripartito in tromba, raccoglie il regalo e spinge ancora. Vince le prime due, torna al comando del Rally e, da quel momento regola la pressione sugli avversari alle sue spalle. Altri tre successi e altrettanti piazzamenti, uno alle spalle di Rudy Michelini e due dietro a Andrea Volpi, che concluderanno nell’ordine sui due gradini inferiori del Ciocchetto, Andreucci vince e mette anche questo sigillo, simbolicamente ed effettivamente definitivo, sull’ennesima strabiliante stagione. 9° e 11° i padroni di casa, Luigi e Andrea Marcucci. Il Campione di tutto abbraccia gli appassionati e non dice una parola sul suo futuro… che tutti i suoi fedeli tifosi peraltro ormai ben conoscono.

È la magia del Ciocco e la forza del Ciocchetto. Il Rally è bello e l’atmosfera seducente, incredibilmente adatta al grande abbraccio agli appassionati e agli auguri che il piccolo Rally di Castelvecchio Pascoli ormai ogni anno si incarica ufficialmente di indirizzare al pianeta dei Rally.

Buon Natale, Buone Feste e un Felice 2023 a  tutti!

© Immagini – OSE – Il Ciocchetto - AmicoRally

31* Rally Ciocchetto-Memorial Maurizio Perissinot. Classifica Finale Assoluta:  1. Andreucci-Bimbi (Citroen C3) in 36'18.06; 2. Michelini-Spinetti (Skoda Fabia R5) a 13.37; 3. Volpi-Gentini (Skoda Fabia R5) a 16.53; 4. Ferrarotti-Bizzocchi (Skoda Fabia R5) a 25.00; 5. Ciavarella-Manfredi (Skoda Fabia R5) a 28.48; 6. Tosi-Berni (Skoda Fabia R5) a 1'01.98; 7. Falleri-Farnocchia (Skoda Fabia R5) a 1'02.26; 8. Bonini-Grimaldi (Skoda Fabia R5) a 1'16.83; 9. Marcucci-Vellini (Skoda Fabia R5) a 1'36.59; 10. Tanozzi-Ambrogi (Skoda Fabia R5) a 1'43.84; 11. Marcucci-Gonnella (Skoda Fabia R5) a 2'30.84; 12. Annovi-Barsotti (Renault Clio Sport) a 2'47.46; 13. Verbilli-Bernardi (Renault Clio RS) a 2'59.57; 14. D'Alessandro-Biagi (Skoda Fabia R5) a 3'10.56; 15. Bindi-Sanesi (Skoda Fabia R5) a 3'22.25; 16. Fontana-Arnaboldi (Peugeot 208) a 3'34.93; 17. Vona-D'Agostino (Skoda Fabia R5) a 3'44.49; 18. Rossi-Bernardi (Renault Clio Williams) a 3'45.06; 19. Bertolozzi-Pisani (Peugeot 106 S16) a 3'54.62; 20. Fradelizio-Daldini (Renault Clio Williams) a 4'25.96…

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