Rally Terra 2019. Consanì Tris (Skoda), Ceccoli Secondo, “Mufasa” Andreucci sempre pericoloso!

Rally Terra 2019. Consanì Tris (Skoda), Ceccoli Secondo, “Mufasa” Andreucci sempre pericoloso!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Terza del Rally Terra. Costenaro in testa per metà Rally, poi ritirato, Andreucci sbaglia scelta di gomme. Il “Francese” sempre più vicino al Titolo… italiano. Sfortuna Scandola e scommessa, difficile, Peugeot. Marrini Re della prima Side by Side
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 luglio 2019

San Marino, 14 Luglio 2019. Dopo Adriatico e Sardegna Super, è la volta del Rally San Marino. Il Campionato Italiano Rally Terra è, d’un colpo, già oltre metà calendario e un… francese è il più accreditato alla conquista della vittoria finale del riuscito, e cresciuto, circuito di Rally italiani (tra l’altro “necessario” se si guarda alle caratteristiche generali della Specialità).

Il “Francese” di cui sopra è Stephane Consani, con l’accento sulla “i”, ventottenne di Aix che, in coppia con Thibauld de la Haye e alla guida di una Skoda Fabia, raccoglie all’”estero” dell’Est italiano il terzo successo consecutivo su tre Gare disputate. A detta dei nostri Campioni, un vero, intrattabile “rompiscatole”. Ma simpatico e bravo.

Il Rally 2019, come sempre impeccabile a cura della Federazione Automobilistica Sanmarinese, ha “perso” la titolarità CIR ma non lo smalto del grande evento, spostandosi verso una caratterizzazione più consona all’interno del Campionato di vocazione che, quest’anno, sollecita certi legittimi ripensamenti sugli equilibri generali dei tornei nazionali.

Vicende niente affatto scontate, tali da rendere la 47ma edizione del Rally particolarmente avvincente e… sconcertante. In testa per metà Gara, infatti, è stato Giacomo Costenaro, Justin Bardini al road book e immancabile Skoda Fabia sotto il sedere. Alla fine di due dei tre giri del Rally, Macerata Feltria, Sestino e Lunano-Piandimeleto, Costenaro aveva vinto quattro delle sei Speciali ed era al comando con un margine di 5 secondi, potenza e spettacolo del confronto ravvicinato, su Consani, e di 15 sul vincitore dell’Edizione 2018, Daniele Ceccoli.

Il colpo di scena arriva nell’ombra del trasferimento tra la sesta e la settima Speciale, la prima del giro conclusivo, per uno di quei miracoli a rovescio della meccanica. Pompa del carburante improvvisamente KO e Rally finito. Nessuna possibilità di appello. A Costenaro resta il riconoscimento di essere stato uno dei (4) protagonisti assoluti del Rally.

Quando, dunque, Umberto Scandola vince l’unica Speciale di un Rally sfortunato e oltremodo tormentato, Consani passa al comando. In quel momento è chiaro che solo Ceccoli può tentare un colpo difficilissimo o avvalersi di un nuovo… colpo di scena. Dieci secondi sono pur sempre un patrimonio. Ceccoli vince le ultime due “vere” e lima 4 dei 10 secondi, ma sull’asfalto cittadino dell’ultimo rush Consani torna vincitore e sale sul gradino più alto del podio con 4 successi parziali e un margine finale di 12 secondi. Ceccoli è secondo.

Alterne e sconcertanti fortune per le teste di serie del Campionato, Umberto Scandola e Paolo Andreucci. Scandola, già in difficoltà di adattamento iniziale con la Hyundai presa in mano all’ultimo minuto alla vigilia dell’Italiano, aveva risollevato le sorti del suo Campionato con il bellissimo Sardegna Italia, ma non è stato fortunato a San Marino. La causa: uno stillicidio di problemi di turbina, culminato con il ritiro forzato nel trasferimento tra la settima e l’ottava.

Di tutt’altra natura il tormento di Paolo “Mufasa” Andreucci, in compagnia di Rudy Briani sulla unica e solitaria Peugeot 208 T16 in una giungla di Skoda e Hyundai. Il Vecchio Leone, che aveva dovuto saltare il Sardegna per una svista regolamentare, si è dimostrato come sempre temibile, pericoloso, ma ha dovuto sottostare alle regole di una scommessa persa. Andreucci aveva, infatti, puntato sulla… pioggia, e scelto di conseguenza le coperture. Non ha piovuto e in men che non si dica il Rally dello storico e imbattibile Equipaggio Peugeot ha presentato fattura. Distacco incolmabile, a Andreucci l’unica opzione di continuare per divertimento mandando in scena lo spettacolo del talento del deca (mai -ffeinato) Campione Italiano, che vale comunque l’eloquente terzo posto assoluto, ricordando che Andreucci non più ufficiale corre con una Peugeot sospinta dal tridente Fiamm, Peletto, Pirelli.

Gli “zeri” fanno male alle classifiche, così per un Consani che viaggia in testa al CIRT a gonfie vele e punteggio pieno, e per gli Scandola e Andreucci terzi e quarti e in tal senso penalizzati, ecco avanzare Nicolò Marchioro, quarto a San Marino e secondo nella graduatoria dell’Italiano quando mancano solo il Nido dell’Aquila e il Tuscany Rewind.

Ah, un’ultima cosa. A San Marino correvano per la prima volta anche i Side By Side. Inizialmente si pensava addirittura che ACI Sport li avrebbe lanciati nella mischia direttamente contro i “terraioli” dell’Italiano. Invece causa e corsa a sé. Cinque Macchine, alcune ben preparate e Piloti forti. Un bell’inizio.

Soprattutto per Stefano Marrini e Bruno Fedullo, che si impongono con uno Yamaha YXZ 1000R e entrano nella Storia come i primi vincitori della categoria all’interno di un torneo dell’Italiano. Marrini è una nostra vecchia conoscenza, un Dakariano purissimo, un forte a atipico appassionato che ha corso nei Rally-Raid ma anche in Pista, in Italia, Sud America ma anche in Asia, e che ora, naturalmente, ha un progetto immancabilmente originale in mente.

Il Side By Side #505, preparato e assistito dal Quaddy Team Off Road Yamaha Racing e vincitore del San Marino è, infatti, di proprietà di Marco Blanc, amico fraterno di Stefano Marrini. Blanc è uno forte, era impegnato nel Rally della Lana (bravo Elwis Chentre che l’ha vinto) insieme a Luca Lattanzi, e si è appassionato al Rally-Raid seguendo Marrini alla Dakar. Adesso il quadro è più chiaro. Blanc a quanto pare andrà a farsi il rituale giro africano, poi passerà il SideBySide a Marrini per consentirgli di correre la prossima Dakar Arabia Saudita. La scia dei successi in Moldavia e al San Marino merita un seguito eccellente. Congratulazioni e in Bocca al Lupo!

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