Ricambi: i consigli dell'Unione Consumatori per evitare le truffe

Ricambi: i consigli dell'Unione Consumatori per evitare le truffe
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Il mercato dei ricambi sta diventando sempre più una giungla in cui la truffa è dietro l'angolo, per questo l' Unione Consumatori ha diramato una serie di precetti da seguire
13 novembre 2012

Il mercato dei ricambi auto sta diventando sempre più una giungla nella quale la truffa è dietro l'angolo. Tra ricambi originali, pezzi omologati e componenti 'made in China', gli automobilisti sono chiamati ad un vero e proprio superlavoro per evitare raggiri.

Parte proprio da qui il monito dell'UNC, Unione Nazionale Consumatori, che invita i conducenti a seguire poche, semplici regole per imparare a destreggiarsi nel settore dell'aftermarket, che in tempo di crisi costituisce un 'approdo' per quanti decidono di riparare la propria vecchia auto piuttosto che acquistarne una nuova.

«L'etichetta del ricambio è la chiave del contrasto alla contraffazione nel settore dell'auto - ha dichiarato Raffaele Caracciolo, esperto di Automotive dell'Unione Nazionale Consumatori - dobbiamo distinguere tra diverse aree di problemi, parliamo di contraffazione quando ad esempio acquistiamo pasticche e dischi freno di marca, ma in realtà sono prodotti in Cina; si tratta invece di pezzi di ricambio spacciati per “qualità conforme” quando non sono della Casa produttrice o del fornitore di primo equipaggiamento, ma sono rispondenti alle specifiche costruttive e funzionali del costruttore.»

«A rappresentare un vero rischio per chi guida sono poi i pezzi di ricambio 'usati' provenienti dal processo di demolizione di autoveicoli o dalla lavorazione di componenti recuperati da riparazioni precedenti. Proprio su questi - ha aggiunto l'esperto - sarebbe fondamentale che fosse riportato: il numero di codice originale, la data di revisione/rettifica, la firma del responsabile tecnico dell'ente di rettifica, il numero di telaio dell'auto di provenienza.»

Le officine di riparazioni, come ricorda Caracciolo, «hanno una grande responsabilità perché di fatto possono procurarsi i ricambi come meglio credono e le possibilità di controllo puntuale sono oggi pressoché assenti. Sarebbe importante, dunque, che i preventivi delle officine, anche per rispettare il Codice del Consumo, riportassero analiticamente la tipologia di ricambio su cui si basa l'offerta e le conseguenze della scelta indicata in termini di aspettativa e di durata (MTBF) del ricambio installato.»

I ricambi utilizzati per il “trapianto”, come spiegano i consumatori, dovrebbero sempre riportare l'indicazione di numero di codice originale, data di revisione e/o rettifica, firma del responsabile tecnico dell'ente di rettifica e numero di telaio dell'auto di provenienza (donatrice). Per gli pneumatici, invece, l'etichetta oltre ai dati già noti come categoria di caratteristiche, dovrebbe dare anche la possibilità di identificare il pneumatico, riportando numero di lotto, settimana e anno di produzione (il Dot), marca e tipo (invernale, M+S, ecc).

Il preventivo dell'officina dovrebbe, anche per rispettare il Codice del Consumo, obbligatoriamente riportare analiticamente la tipologia di ricambio su cui si basa l'offerta e le conseguenze della scelta indicata in termini di aspettativa di durata (MTBF) del ricambio installato. Al tema della contraffazione, sarà dedicato il "Premio Vincenzo Dona - Voce dei consumatori" che si terrà il prossimo 22 novembre a Roma.

Fonte: Ansa

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