Ricostruzione Ponte Morandi: in corsa Piano e Calatrava. E' derby tra “archistar”

Ricostruzione Ponte Morandi: in corsa Piano e Calatrava. E' derby tra “archistar”
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Daniele Pizzo
Due firme dell'architettura mondiale siglano i loro progetti per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera crollato lo scorso 14 agosto
28 novembre 2018

Tra la quindicina di proposte pervenute al commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi Marco Bucci, due sono quelle più accreditate ad aggiudicarsi il via libera. Si tratta dei progetti firmati da due architetti di caratura internazionale: Renzo Piano e Santiago Calatrava.

Il progetto dell'archistar genovese è stato reso noto lo scorso settembre. Si tratta di un ponte in acciaio con 43 lampioni per ricordare le vittime del 14 agosto e una forma che ricorda quella di una nave, in omaggio alla tradizione marinara di Genova. Il progetto di Piano sarebbe realizzato dalla cordata Salini Impregilo-Fincantieri.

Lo spagnolo Santiago Calatrava è famoso in Italia soprattutto per il Ponte della Costituzione sul Canal Grande di Venezia ed ha firmato il progetto di un'opera simile nel nostro paese: si tratta di tre ponti a Reggio Emilia di cui uno ad arco e due strallati lungo la autostrada A1 inaugurati nel 2007.

L'idea di Calatrava per il ponte sul Polcevera su cui si basa il progetto dell’azienda friulana Cimolai è quella di un ponte in acciaio. Le bozze presentate alla Regione sono quattro, con complessità e costi crescenti.

Tra i progetti per la ricostruzione del Ponte Morandi inviati al Commissario Marco Bucci, anche quello elaborato dal Codacons, che prevede l’utilizzo delle parti del viadotto rimaste in piedi dopo il crollo, da ricongiungere con un un ponte strallato con impalcato formato da due travi in acciaio tralicciate e soletta in cemento armato. «Un nuovo ponte dedicato alle vittime della tragedia di Genova, in grado di garantire piena sicurezza ai cittadini grazie all’adeguamento dei circa 700 metri di struttura ancora intatta, e di essere realizzato in tempi brevi, con risorse economiche inferiori per lo Stato e senza le difficoltà tecniche che presenta una demolizione totale del viadotto», spiega l'associazione dei consumatori.

Secondo le specifiche richieste dal commissariato per la ricostruzione del ponte sulla A10, ogni progetto deve prevedere tre corsie per senso di marcia, di cui due larghe 3,75 metri e la terza da 3,50 metri.

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