Scandalo VW, Codacons avvia Class Action

Scandalo VW, Codacons avvia Class Action
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Il Codacons ha avviato una Class Action in Italia a seguito di quanto emerso sulle emissioni dei propulsori diesel del Gruppo Volkswagen
1 ottobre 2015

Abbiamo modo di ritenere che, nella giornata di ieri, il funzionario del Tribunale di Venezia che si è visto recapitare una richiesta per una Class Action contro Volkswagen da parte del Codacons, non sia rimasto stupito oltre il dovuto. Il Gruppo tedesco, la cui sede italiana è a Verona, è stato chiamato a comparire davanti al giudice il prossimo 11 febbraio, iorno in cui dovrà rispondere alle richieste di risarcimento presentate dall'ente.

 

Nel frattempo, si iniziano a delineare paese per paese i numeri della portata dello scandalo che ha coinvolto il colosso teuonico. Sono ben 1.189.906 le vetture “incriminate” presenti nel Regno Unito, mentre dalla Spagna rimbalza il numero di 683.626 auto. Non si hanno ancora dati definitivi per quanto riguarda l'Italia, ma siamo certi arriveranno a breve.

 

I guai, tuttavia, sono appena iniziati. A breve scatteranno i primissimi richiami, per sostenere i quali sono stati già accantonati 6.5 miliardi di euro per far fronte ad un numero di automobili che si aggira attorno agli 11 milioni. A tale somma, dovranno essere inevitabilmente aggiunte anche le spese processuali e quelle relative alle multe ed ai risarcimenti ai quali sta andando incontro il Gruppo di Wolfsburg. Esorbitante la cifra richiesta dall'Australia, che si avvicina a 700.000 euro per ogni vettura “irregolare” venduta nel paese.

 

Notizie poco confortanti arrivano anche dalla Borsa, dove gli analisti finanziari stanno attualmente valutando la possibilità di un downgrading del titolo. Migliora, provvisoriamente, la posizione dell'ex AD, Martin Winterkorn, il quale non risulta indagato dal Tribunale di  Braunschweig, il quale ha aperto un fascicolo contro ignoti, smentendo quanto riportato nei giorni scorsi da un proprio protavoce.

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