Sciopero benzinai 6-7 novembre confermato. Le motivazioni

Sciopero benzinai 6-7 novembre confermato. Le motivazioni
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Lo sciopero dei benzinai dalle 06.00 del 6 novembre alle 06.00 dell'8 novembre è stato confermato. Ecco le motivazioni dell'agitazione
4 novembre 2019

Confermato lo sciopero dei benzinai del 6 e 7 novembre prossimi: sono previste chiusure degli impianti stradali e autostradali su tutto il territorio nazionale dalle 6.00 di mercoledì 6 novembre alle 6.00 di venerdì 8 novembre. Quanto alle motivazioni dell'agitazione, i sindacati Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio spiegano in una nota diffusa alla stampa: «Di fronte al silenzio assordante del Governo e all'indifferenza del Mise le Organizzazioni dei gestori non hanno potuto fare altro che ricorrere alla mobilitazione generale, che culminerà con lo sciopero che avrà inizio alle ore 06.00 del giorno 6 e terminerà alle ore 06.00 del giorno 8 novembre».

«Nonostante la dichiarazione di sciopero fosse nota da settimane - proseguono le sigle sindacali - il Ministero ha dimostrato la sua totale assenza sul terreno del confronto con i Gestori, mostrando disinteresse e superficialità verso un settore che garantisce la mobilità dei cittadini, il servizio agli automobilisti, dalla grande viabilità sino alle aree interne del paese. Con questa politica il Governo sceglie di marginalizzare la nostra categoria, anche attraverso la moltiplicazione di adempimenti fiscali, tanto inutili quanto dispendiosi, senza avere il coraggio di mettere le mani, riordinandola, in quella illegittima giungla contrattuale della quale si avvantaggiano solo soggetti che, fuori da ogni regola e, spesso da ogni legalità, continuano a tenere in ostaggio un settore che contribuisce con circa 40 miliardi l'anno al bilancio dello Stato».

I sindacati esortano i gestori a partecipare in massa allo sciopero, «per provare ad invertire una tendenza che ha come obiettivo la scomparsa della categoria: dalla fatturazione elettronica, all'introduzione degli ISA, che risultano fortemente penalizzanti per i gestori carburanti (che percepiscono un margine che non supera il 2% del prezzo pagato dagli automobilisti), ai registratori di cassa telematici per fatturati di 2 mila euro l'anno, all'introduzione di Documenti di trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera, in formato elettronico, da digitalizzare a mano: tutti adempimenti inutili fatti per scaricare sull'ultimo anello della filiera, il più debole, oneri e costi e finanche provvedimenti penali per errori formali».

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