Sergio Mantica: «I clienti italiani amano Ssangyong Rexton»

Sergio Mantica: «I clienti italiani amano Ssangyong Rexton»
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Emiliano Perucca Orfei
L'AD di SYMI S.p.A., azienda che commercializza il brand coreano in Italia, ci parla della terza generazione di Rexton e dei programmi presenti e futuri di Ssangyong, recentemente entrata nell'orbita Mahindra
1 marzo 2013

Arese - Il debutto della terza generazione di Ssangyong Rexton segna il ritorno del brand coreano in un segmento, quello delle SUV con spiccate doti fuoristradistiche, che per molti anni a partire dal 2003 l'ha vista protagonista. Tra le novità del nuovo modello, oltre allo stile, ci sono un nuovo motore da due litri turbodiesel e la disponibilità della trazione 2WD.

 

Del nuovo modello ma anche del presente, del passato e del futuro di Ssangyong ne abbiamo parlato con Sergio Mantica, AD di SYMI Spa, azienda che distribusice in Italia il brand coreano.

 

Cosa rappresenta Rexton per Ssangyong?

«La terza generazione di Rexton è frutto di due anni di ricerche Ssangyong e di un investimento 73 milioni di euro. Quella di questa vettura è una storia di successo sul mercato coreano, dove sono state vendute 170.000 unità, ma anche nei restanti Paesi del mondo dove ne sono state immatricolate 135.000. Più di ogni altro prodotto Ssangyong si identifica in Rexton e Rexton si identifica in Ssangyong.»

 

Come va Rexton in Europa? Ed i Italia?
«In Europa sono state vendute 52.000 unità di cui quasi 16.000 in Italia. Il nostro mercato è il 32% delle vendite, con picchi del 52% nel 2004 con oltre 4.000 su 7.800 commercializzate in Europa. E' indubbiamente una storia di grande successo, iniziata nel 2003 al Motor Show di Bologna, fatta di clienti estremamente soddisfatti che, sino ad oggi, hanno percorso una media di 130.000 km.»

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Il Ssangyong Rexton W è disponibile anche in versione 2WD

 

E' vero che c'è grande soddisfazione da parte dei clienti?
«Delle 16.000 Rexton vendute in Italia ne circolano ancora oggi 14.800. E' evidente che la maggior parte di questi sarà un cliente soddisfatto e da qui pensiamo di riuscire ad avere nuovamente ritorno in termini commerciali.»

 

La Rexton W è una vettura di conquista?
«Sì, certamente. Quello che ci interessa maggiormente con la nuova Rexton è andare alla conquista anche di nuovi clienti. Crediamo che questa nuova generazione abbia tutte le carte in regola per farlo. Rexton è stata una vettura apprezzata nonostante la motorizzazione 2.7, fiscalmente impegnativa in passato ed oggi più che mai. Nonostante questo siamo riusciti a soddisfare moltissime persone e siamo convinti che con il nuovo duemila da 155 CV saremo in grado di dare una concreta risposta alle esigenze di un mercato che cerca minori cilindrate, consumi, emissioni senza rinunciare alle prestazioni.»

 

Chi è il cliente Rexton?
«Il cliente Rexton è una persona attenta, di profilo medio alto, per cui il prezzo è una componente importante ma non è la prima. Chi acquista un prodotto come Rexton, secondo le ricerche di Newcarbuyers, ai primi quattro posti tra i criteri di acquisto mette la sicurezza, la robustezza, l'attitudine alla famiglia e l'affidabile. Noi pensiamo che questi punti ci siano tutti nel nuovo Rexton. Il prezzo, sorprendentemente, è solo al 14esimo posto.»

Delle 16.000 Rexton vendute in Italia ne circolano ancora oggi 14.800. E' evidente che la maggior parte di questi sarà un cliente soddisfatto e da qui pensiamo di riuscire ad avere nuovamente ritorno in termini commerciali

 

E' disponibile anche a due ruote motrici?
«Rexton è disponibile anche a due ruote motrici. Non potevamo che venire incontro a questa esigenza del mercato che vede in forte crescita le SUV a due ruote motrici a dispetto degli stessi modelli a trazione integrale.»

 

Come prosegue il rilancio di Ssangyong?
«Dal 2008 al 2010 non sapevamo bene che fine avesse fatto il marchio, perchè è entrato in una crisi da cui fortunatamente è uscita con l'acquisizione da parte di Mahindra. Ssangyong è una fabbrica con un potenziale di 200.000 unità annue. Non è un costruttore generalista. E' il primo coreano ad aver commercializzato la trazione integrale ed oggi produce auto al ritmo di 100.000 unità all'anno. Il nostro gruppo (SYMI SPA) ha sempre creduto in questo brand ed oggi siamo qui a parlare di terza generazione. Dal 2014 al 2016 sono previsti molti nuovi modelli che andranno a rinfoltire la gamma.»

 

Che quota ha Mahindra in Ssangyong?
«Gli indiani di Mahindra possiedono il 51% di Ssangyong ed entro aprile, con ogni probabilità, arriveranno al 72%. Il brand rimarrà coreano, esattamente come è nato.»

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Il nuovo Rexton W viene equipaggiato con un motore diesel da 2.0 litri da 155 CV

 

Oltre a nuovi modelli ci saranno anche nuovi motori?
«Sì, in Corea verrà progettata e realizzata una nuova famiglia di motori, con cilindrate da 1.2 a 2 litri, frutto dell'investimento di 900 milioni di euro. Arriveranno progressivamente sui modelli che debutteranno nei prossimi anni.»

 

Avrete anche ibridi?
«Nel periodo di "riflessione" che abbiamo avuto tra il 2008 ed il 2010 il governo coreano ha sovvenzionato Ssangyong per sviluppare un ibrido diesel, che abbiamo presentato a Parigi lo scorso anno. Siamo dunque a buon punto anche per quanto riguarda questa tecnologia.»

 

Quante concessionarie avete in Italia?
«In Italia abbiamo una rete capillare che segue con passione i clienti. Sono 80 concessionari ed entro la fine dell'anno prevediamo di arrivare a 90 andando a coprire zone scoperte. Sotto questo punto di vista siamo molto soddisfatti perché alcune richieste di poter commercializzare il nostro brand arrivano da imprenditori che operano sul territorio con altri marchi. Evidentemente vedono in noi qualcosa di nuovo.»

In Italia abbiamo una rete capillare che segue con passione i clienti. Sono 80 concessionari ed entro la fine dell'anno prevediamo di arrivare a 90 andando a coprire zone scoperte

 

Qualche esempio?
«Presto presenteremo la nuova SIV. Si tratta di un SUV giovane, compatto, lungo 4 metri, a tre e cinque porte che potrebbe arrivare anche con carrozzeria Cabriolet. A Ginevra vedremo anche un Crossover CUV da 4,5 metri, 4x4, e la versione definitiva della MPV che usa il pianale della vecchia Rodius ma che è stata completamente rivista. Si tratta di una vettura che in Corea si chiama Korando Gran Turismo e che non sappiamo ancora se verrà commercializzata anche in Italia. Ci stiamo pensando, perché da noi il segmento è in forte ascesa. Avremo poi una monovolume compatta, a 2 o 4 ruote motrici.»

 

Come sta andando la nuova Korando?
«Nel 2011 ne abbiamo immatricolate 2.000. Si tratta di un numero estremamente interessante visto che disponiamo di un solo motore a gasolio, di due litri. Se andiamo a vedere chi vende più di noi in questo segmento lo fa con motori di 1.5 e 1.7 litri. Korando arrivata anche GPL nei primi mesi dello scorso anno e ci sta regalando grandi soddisfazioni.»

 

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