Sorpresa: più redditizie le colonnine elettriche delle pompe di benzina
- di Alfonso Rago
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- di Alfonso Rago
Più soldi dalle colonnine che dai tradizionali impianti di rifornimento a benzina e gasolio?
Il punto di svolta potrebbe essere più vicino di quanto si pensi, almeno stando alle dichiarazioni di alcuni manager della BP raccolte dalla Reuters.
Infatti, grazie ai caricabatterie veloci ed alla crescita esponenziale della domanda, il mercato dell'elettrico sta per diventare più redditizio rispetto al canale dei veicoli con motore termico.
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Una condizione alla quale BP punta da tempo, avendo già in passato dichiarato l'intenzione di spostare il focus della sua attività dal settore petrolifero a quello elettrico, espandendo l'operatività in modo massiccio a favore degli EV.
Emma Delaney, responsabile dei clienti e dei prodotti di BP, ha confermato che la crescente domanda di impianti di ricarica rapidi in Gran Bretagna e in Europa ha già portato i margini di profitto vicini a quelli del tradizionale mercato a benzina; BP, che nei prime nove mesi 2021 ha realizzato un utile netto di 2,6 miliardi di dollari, ha rivelato che le vendite di elettricità per la ricarica di EV sono cresciute del 45% nel terzo trimestre del 2021 rispetto al trimestre precedente, condizione che ha spinto i manager a pianificare un ulteriore aumento della propria attività di ricarica nei prossimi anni, puntando ad arrivare a 70.000 postazioni entro il 2030 rispetto alle attuali 11.000.
Ancora più ambizioso il programma annunciato da Royal Dutch Shell, che punta a ben mezzo milione di punti di ricarica in tutto il mondo entro il 2025, ma attraverso una politica che privilegia le unità di ricarica a bassa tensione, mentre BP guarda con favore alla tecnologia ultra veloce per la sua rete commerciale.
Insomma, ora tutti vogliono le colonnine... sarà vera svolta?
