Stellantis, John Elkann attacca ancora l'Ue: "Ecco tutte le richieste fatte alla Commissione per l'auto"

Stellantis, John Elkann attacca ancora l'Ue: "Ecco tutte le richieste fatte alla Commissione per l'auto"
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Il presidente del gruppo torna a criticare le politiche europee sul settore, chiedendo maggiore flessibilità e sostegno per affrontare la transizione verso l'elettrico
17 novembre 2025

Stellantis non abbassa la guardia e il suo presidente John Elkann torna all'attacco contro le politiche dell'Unione Europea sull'automotive. In un colloquio con Politico, il numero uno del colosso automobilistico ha ribadito le richieste del gruppo franco-italiano guidato da Carlos Tavares, criticando l'approccio comunitario alla transizione ecologica e chiedendo regole più sostenibili per il settore.

Secondo Elkann, la Commissione europea dovrebbe rivedere le proprie ambizioni sulle emissioni zero, introducendo maggiore flessibilità sui target fissati per il 2025. Il presidente ha sottolineato come l'industria automobilistica si trovi ad affrontare sfide enormi: dall'eliminazione progressiva dei motori a combustione interna alla definizione delle future regole sulla mobilità sostenibile.

Sul 2035: servono perimetro e target più realistici

Un punto centrale della posizione di Stellantis riguarda l'obiettivo del 2035, quando secondo le attuali normative europee non sarà più possibile vendere auto con motori termici. Elkann ha chiesto di non modificare l'obiettivo zero emissioni entro quella data, ma di rivedere il perimetro di applicazione e i target intermedi.

L'azienda propone di sostituire il modello attuale per i target del 2025 con un approccio pluriennale, introducendo una media calcolata su più anni invece di obiettivi annuali rigidi. Questo permetterebbe, secondo Stellantis, di pianificare investimenti e strategie commerciali con maggiore certezza, adattandosi meglio alle dinamiche di mercato e alla capacità effettiva dei consumatori di passare all'elettrico.

Stellantis chiede inoltre che i target per i veicoli commerciali leggeri vengano allineati temporalmente a quelli per le automobili, senza però modificare le regole sulla possibilità di vendere veicoli a combustione dopo il 2035. L'azienda sottolinea come questo segmento necessiti di tempi più lunghi per completare la transizione verso la mobilità elettrica, data la natura specifica del loro utilizzo.

Un altro nodo cruciale riguarda gli obiettivi per il 2025. Stellantis propone di sostituire l'attuale modello con una media calcolata su più annualità, consentendo maggiore flessibilità operativa. Secondo Elkann, un target unico annuale rischia di penalizzare eccessivamente i costruttori in un momento di transizione così delicato, mentre un meccanismo più flessibile permetterebbe di pianificare investimenti e capacità produttiva in modo più razionale.

Infine, il presidente di Stellantis ha rilanciato il tema della Small Car Initiative di Ursula von der Leyen. L'azienda considera cruciale che questa iniziativa renda l'elettrico accessibile anche nelle fasce di mercato più popolari, garantendo che la transizione ecologica non penalizzi i consumatori con minori capacità di spesa.

La posizione di Stellantis si inserisce in un momento critico per l'industria automobilistica europea, stretta tra gli ambiziosi obiettivi ambientali dell'Ue e la necessità di mantenere competitività in un mercato globale sempre più complesso. Le richieste di Elkann riflettono le preoccupazioni di buona parte del settore, che chiede a Bruxelles un approccio più pragmatico alla transizione verde.

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