Strisce blu e parcheggi a pagamento: i comuni se ne approfittano?

Strisce blu e parcheggi a pagamento: i comuni se ne approfittano?
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In molte città italiane aumentano i parcheggi a pagamento con strisce blu, ma spesso vengono tracciate in zone potenzialmente pericolose per pedoni ed automobilisti.
22 aprile 2013

Che a Milano - ma il discorso può valere benissimo anche per molti altri comuni italiani -  stiano aumentando a vista d’occhio i parcheggi a pagamento delimitati da strisce blu non è certo un mistero.

Strisce blu in aumento

Ad ammetterlo infatti è lo stesso Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica ed Energia del Capoluogo lombardo Pierfrancesco Maran, che ha scelto di aumentare le strisce blu, in particolare nelle zone limitrofe alle fermate della metropolitana. L’obiettivo, almeno nelle intenzioni della Giunta, sarebbe quello di incentivare l’utilizzo delle rete di trasporti pubblici comunali e di decongestionare dal traffico le zone più critiche della città a tutto vantaggio dei residenti.

Maran: «L'obiettivo è decongestionare il traffico»

Lo stesso Maran infatti ha recentemente dichiarato: «I parcheggi con strisce blu sono effettivamente aumentate nell’ultimo periodo. Nell’ultimo anno abbiamo tracciato nuove strisce blu nei quartieri di Affori e Comasina che sono raggiunte dalla Linea 3 della metropolitana e in prossimità di Viale Zara e Viale Fulvio Testi dove abbiamo da poco inaugurato la nuova Linea 5. Se non sbaglio abbiamo tracciato nuove strisce blu anche nella zona Gallaratese, nel tratto di finale della M1 prima di arrivare a Rho Fiera. Anticipo già che prossimamente realizzeremo nuove strisce blu anche nella zona raggiunta dalla linea all’altezza della fermata di Abbiategrasso. Il piano di ampliamento delle strisce blu è studiato nell’ottica di ridurre il grande afflusso di auto nelle zone limitrofe alle linee della metropolitana che inevitabilmente crea un conflitto con le esigenze dei residenti».

pierfrancesco maran
Secondo Maran l'aumento delle strisce blu incentiva l'utilizzo dei mezzi pubblici

Strisce blu per fare cassa?

Quando però lungo le strade della città ci si imbatte in strisce blu tracciate senza alcuna logica, in zone potenzialmente pericolose non solo per i pedoni ma anche per automobilisti e motociclisti, è inevitabile avere il sospetto che l’intento del Comune sia piuttosto quello di fare cassa.

 

A Milano infatti non sono rari i casi di strisce blu tracciate in curva o a ridosso delle fermate degli autobus, per non parlare di quelle che autorizzano a parcheggiare tra due passaggi pedonali, come testimoniano le foto che vi proponiamo scattate pochi giorni fa da Marcello Pirovano (Motorpad Magazine e Japan/Europe Car Magazine).

Non sarebbe meglio non tracciare fin dall'inizio i parcheggi irregolari?

Maran ha garantito che saranno messi in atto dal Comune interventi di revisione per cancellare le strisce blu pericolose che violano peraltro le norme del Codice della Strada.

 

A questo puntoperò  sorge spontanea una domanda. Invece di rimediare a posteriori, eliminando le strisce blu irregolari, con un inevitabile e ulteriore esborso di denaro pubblico, non sarebbe meglio agire correttamente fin dall’inizio, tracciando i parcheggi a pagamento solo laddove è possibile e previsto dalle norme del Cds?

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