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Il gruppo industriale noto per i suoi veicoli commerciali passa sotto il controllo di Tata Motors, colosso indiano dell’automotive. L’operazione, annunciata ufficialmente il 31 luglio, prevede un’Opa volontaria dal valore di 3,8 miliardi di euro, che sarà lanciata da TML CV Holdings PTE LTD (o da una nuova società interamente controllata da Tata Motors).
Ma l’accordo non si limita al core business dei veicoli industriali. Contestualmente, Leonardo acquisisce la divisione Iveco Defence Vehicles, in un’operazione da 1,7 miliardi di euro, che rafforza significativamente il posizionamento del gruppo italiano nel comparto europeo della difesa terrestre.
L’intesa tra Tata e Iveco è destinata a cambiare gli equilibri globali del settore, l’obiettivo dichiarato è la creazione di un gruppo di veicoli commerciali con portata globale, in grado di competere su tutti i mercati strategici. Tata, che già controlla brand come Jaguar e Land Rover, consolida così la sua presenza industriale in Europa, rilevando un marchio storico dell’automotive italiano.
Con questa acquisizione, Iveco diventa a tutti gli effetti un’azienda a controllo indiano, pur mantenendo sedi operative e produttive in Europa. Il completamento dell’operazione è subordinato allo scorporo della divisione militare, che seguirà un percorso separato.
Parallelamente, Leonardo acquisisce Iveco Defence Vehicles, realtà specializzata nella produzione di mezzi militari e blindati. Con questa mossa, il gruppo guidato da Roberto Cingolani rafforza la propria leadership nel settore della difesa terrestre, consolidando il ruolo dell’Italia nel panorama europeo.
“L’acquisizione rappresenta un tassello fondamentale della nostra strategia industriale – ha dichiarato l’azienda – e ci consente di potenziare il posizionamento commerciale congiunto nei mercati chiave.”
Il Governo italiano, attraverso una nota ufficiale, ha dichiarato di sostenere l’arrivo di investimenti esteri di qualità, precisando che seguirà da vicino l’evoluzione dell’operazione per vigilare su occupazione, risorse strategiche e filiera produttiva. Sulla cessione a Tata Motors, l’esecutivo ha parlato di “un riconoscimento del valore delle tecnologie italiane”.
Le preoccupazioni principali riguardano l’impatto sui lavoratori: nei mesi scorsi i sindacati avevano espresso timori per la stabilità occupazionale, specie nei poli produttivi italiani. Ora che l’accordo è ufficiale, si attendono chiarimenti sui piani industriali del nuovo proprietario.
Con una doppia operazione da 5,5 miliardi di euro complessivi, Iveco cambia pelle. Da un lato, entra nella galassia Tata per rafforzare la sua presenza nei mercati globali dei veicoli commerciali; dall’altro, cede la sua anima militare a Leonardo, contribuendo alla creazione di un polo italiano della difesa terrestre con ambizioni europee.