Tavares sull’elettrificazione: “Le normative basate su una sola tecnologia reprimono la creatività”

Tavares sull’elettrificazione: “Le normative basate su una sola tecnologia reprimono la creatività”
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I.F.
  • di I.F.
In occasione del Freedom of Mobility Forum organizzato da Stellantis il CEO del gruppo, Carlos Tavares, ha parlato della mobilità sostenibile, dall'identikit dell'auto del futuro alle normative a livello europeo
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29 marzo 2023

“L’obiettivo per rendere la mobilità più economica e pulita passa da veicoli leggeri, con batterie dalla composizione chimica diversa. Servono infrastrutture capillari che permettano ai veicoli di avere un’autonomia minore, con batterie più piccole e un peso inferiore. Il processo sarà irregolare, anche all’interno dell’Europa. La situazione nelle aree rurali del Portogallo, ad esempio, è diversa da quella di Parigi. E i veicoli elettrici rappresentano un punto di svolta per l’ecosostenibilità”: così Carlos Tavares, CEO di Stellantis, si è espresso in occasione del Freedom of Mobility Forum.

Si tratta di un evento organizzato da Stellantis che ha visto intervenire un gruppo diversificato di rappresentanti del mondo imprenditoriale, dei giovani, degli esperti del clima, della società civile, del lavoro e del dialogo sociale in un dibattito aperto su fatti, sfide e soluzioni per preservare la libertà di movimento per tutti nel contesto del cambiamento climatico e di un mondo decarbonizzato. L’occasione perfetta, questa, per discutere anche di quanto successo negli ultimi giorni per quanto riguarda le normative a livello europeo.

Il caos a Bruxelles – osserva Tavares - non cambierà granché. Siamo già a un punto avanzato della transizione e Stellantis riuscirà a portare la mobilità elettrica pulita prima del bando del 2035. Le decisioni che ci porteranno a raggiungere questo obiettivo non sono state prese oggi, ma nel 2014/2015”. Quanto alla novità degli ultimi giorni, “gll e-fuel rappresentano un’altra direzione da prendere, che dimostra che non tutti sono d’accordo con un approccio dogmatico. Alla fine, quello che serve è mobilità economica e pulita. Sarà un forte cambiamento non solo del settore, ma anche dell’ecosistema in cui operiamo. Imporre una singola tecnologia e non permettere la competizione con una normativa neutra non consente creatività”.

Il nostro settore – ha aggiunto Tavares - sta attraversando una trasformazione molto profonda. Siamo consapevoli che tra qualche anno le aziende di mobilità non potranno operare se non raggiungeranno le emissioni zero. Le soluzioni che stiamo portando, come l’elettrificazione, non risolveranno tutti i problemi. Dobbiamo inoltre fare una differenza tra aree urbane e rurali, perché sono necessarie soluzioni differenti. Non si tratta solamente dei “dispositivi” di mobilità, che dovranno diventare più leggeri in futuro. Ma alla base c’è il problema dell’energia, che deve essere pulita. Le nazioni del Nord e del Sud vedono questo problema in modo diverso, per via di differenze a livello economico”.

Quanto alla sfida più complessa per garantire una mobilità economica, Tavares osserva: “La scarsità di risorse e la frammentazione a livello normativo nel mondo porteranno a un aumento del prezzo delle materie prime, e di conseguenza, la convenienza delle vetture. Si tratta di una sfida difficile. Oggi serve il litio, e non solo. Ma la composizione chimica delle batterie cambierà, e non possiamo sapere cosa succederà alla fine di questo decennio, quando arriveranno batterie più efficienti. Per la transizione verso l’elettrico serve litio, ma ci sono dei problemi geopolitici legati alle miniere. In Occidente, la decisione di passare all’elettrico è stata decisa dalle istituzioni, non dalle case”.

“La mobilità permette l’accesso al lavoro, all’istruzione e alla sanità – ricorda Tavares -. Non credo che l’umanità sia pronta a fare a meno della mobilità individuale. Quello che possiamo fare è renderla pulita ed economica. Se ci basiamo così tanto sulle misure dei governi riguardo ai cambiamenti climatici, queste non dovrebbero costituire un modo per rendere queste nazioni più competitive sul mercato globale. Ci sono paesi nel mondo che stanno trovando soluzioni indipendenti, e vale la pena osservarle con attenzione. In India, ad esempio, sono state sviluppate soluzioni frugali per le auto elettriche cui altre nazioni potrebbero ispirarsi”.

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