Tesla, arriva il primo bozzetto made in China. Vendite dimezzate in California

Tesla, arriva il primo bozzetto made in China. Vendite dimezzate in California
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Tesla intende ampliare le sue attività in Cina con un nuovo centro di ricerca e sviluppo e mostra il primo bozzetto di una vettura nata nel paese asiatico. Vendite in picchiata in California per la fine degli incentivi
17 gennaio 2020

Tesla apre sempre di più verso la Cina: dopo la Gigafactory di Shanghai, arriverà infatti anche un centro di ricerca e sviluppo nel paese asiatico. La casa di Palo Alto ha pubblicato l'immagine di un bozzetto di una futura vettura made in China su WeChat, insieme all'annuncio per la ricerca di talenti locali. Ad anticipare l'avvento di un modello disegnato in Cina ma commercializzato anche nel resto del mondo era stato Elon Musk. Il co-fondatore di Tesla lo aveva annunciato a margine dell'evento organizzato per la consegna delle prime Model 3 prodotte nella Gigafactory di Shanghai. 

Guardando attentamente il bozzetto, sembra che più che alla Model 3 assomigli al SUV compatto Model Y, in arrivo nel 2021. La nuova elettrica, però, sembra presentare dimensioni più contenute rispetto alla sorellona Model Y. Trattandosi di un primo bozzetto, alcuni dettagli, come ad esempio i passaruota e le minigonne, sono visibilmente accentuati. Per farsi un'idea più chiara di quali possano essere le vere forme della futura elettrica di casa Tesla bisognerà quindi attendere. 

Nel frattempo, Tesla accusa una forte battuta di arresto nelle vendite in California. Stando a quanto riportato da Dominion Enterprise, azienda specializzata nell'analisi delle immatricolazioni nei registri pubblici, la casa di Palo Alto nel quarto trimestre del 2019 ha consegnato la metà delle unità rispetto allo stesso periodo del 2018. Nei mesi da ottobre a dicembre 2019 Tesla ha immatricolato 13.584 unità, con una flessione del 46,5% rispetto a 12 mesi prima. 

A contribuire a questo risultato negativo è stata sicuramente la contrazione degli incentivi fiscali applicati alle vetture di Tesla. Fino al 31 dicembre 2018 ammontavano a 7.500 dollari; fino al 30 giugno le agevolazioni erano di 3.750 euro, per poi scendere a quota 1.875 dollari. Il 31 dicembre del 2019 i bonus sono arrivati a scadenza, e con tutta probabilità non saranno rinnovati. Gli incentivi, entrati in vigore nel 2010, erano stati voluti dal presidente Obama per aumentare il numero di vetture elettriche in circolazione e ridurre l'inquinamento. L'amministrazione Trump, attualmente in carica, non condivide questa visione. 

Il problema della diminuzione degli incentivi al momento riguarda solo Tesla, per via del modo in cui sono assegnati. Le agevolazioni di 7.500 dollari sono erogate alle prime 200.000 vetture elettriche consegnate da un costruttore. Tesla è stata la prima casa a raggiungere questo limite, nel luglio del 2018; da questo punto in avanti, gli incentivi sono diminuiti fino alla scadenza di poche settimane fa. General Motors ha raggiunto la soglia di 200.000 auto green vendute nell'ultimo trimestre 2018, mentre Nissan è in procinto di superarla. 

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