Tesla in Autopilot: guidatore americano accusato di omicidio stradale [per ora è il primo]

Tesla in Autopilot: guidatore americano accusato di omicidio stradale [per ora è il primo]
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Prima accusa di omicidio per un conducente Tesla che “non guidava” mentre la sua Model S in Autopilot veniva coinvolta in un incidente mortale. Si apre un filone?
20 gennaio 2022

Prima o poi doveva succedere e siccome le Tesla sono native americane, ecco che il primo caso arriva proprio dagli USA: un conducente di Tesla Model S è accusato di omicidio stradale colposo, dopo un incidente che conta due defunti e, soprattutto, vede la funzione Autopilot attiva sulla vettura elettrica di Elon Musk.

Il fatto avvenuto nel 2019 è stato valutato dopo che i familiari delle vittime hanno accusato sia la stessa Tesla sia il conducente, che a bordo della sua Model S è finito addosso a una Honda i cui 2 occupanti sono morti.

Il processo deve ancora svolgersi e la sentenza potrebbe aprire un filone specifico, visto che questa volta è assodato come (secondo perizie NHTSA) Autopilot fosse in funzione correttamente, durante il fatto.

Oltre a quello in oggetto ci sono vari incidenti gravi che vedono coinvolte Tesla, sul territorio americano e per tutti ci si domanda se sia lecito accusare o meno, come unico colpevole, chi siede al volante quando la nota funzione di autoguida Tesla è regolarmente attivata.

Con l’evolversi del parco circolante verso modelli autoguidati, la giurisprudenza si prepara ad affrontare casi come questi finché i legislatori non fisseranno norme inequivocabili, per le Case e per chi siede alla "guida" di vetture autoguidate.

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