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Tesla apre ufficialmente le prenotazioni per provare la Full Self-Driving (Supervised) sulle strade italiane: una dimostrazione pubblica, diffusa e senza precedenti in Europa. A partire dal 1° dicembre 2025, e per tutto il mese, gli utenti potranno vivere un test dimostrativo unico nel suo genere, seduti non al volante ma sul sedile del passeggero, mentre il sistema mostrerà le sue capacità in condizioni reali di guida.
L’iniziativa segna un passaggio significativo nel percorso verso l'introduzione ufficiale del Full Self-Driving in Europa, prevista da Tesla per l’inizio del 2026, dopo l’approvazione da parte delle autorità competenti.
La novità è già apparsa sul sito italiano di Tesla, dove è ora possibile prenotare una sessione attraverso la pagina dedicata. A differenza di un tradizionale test drive, il potenziale cliente non guiderà la vettura: accanto a un esperto del team Tesla, assisterà alla gestione autonoma di gran parte del percorso da parte del sistema.
Le dimostrazioni saranno disponibili nelle seguenti sedi:
Milano Vittuone
Milano Linate
Verona
Padova
Bologna
Roma Saxa Rubra
È la prima volta che Tesla organizza un tour dimostrativo così esteso in Italia, trasformando per un mese i Tesla Store in veri e propri laboratori di guida assistita e intelligenza artificiale.
Secondo Tesla, la Full Self-Driving (Supervised) è stata utilizzata a livello globale per più di 10 miliardi di chilometri (6 miliardi di miglia). Una quantità di dati immensa, che ha permesso all’azienda di raffinare continuamente il sistema grazie all’elaborazione collettiva dei comportamenti di guida della sua flotta mondiale.
La tecnologia è già disponibile negli Stati Uniti, in Canada, Cina, Australia, Messico e Nuova Zelanda. L’arrivo in Europa resta subordinato all’approvazione delle autorità, ma Tesla afferma di lavorarci da oltre un anno: sono state effettuate dimostrazioni ai regolatori di quasi tutti i Paesi europei e percorsi più di 1 milione di chilometri durante test interni su 17 Stati.
Il Full Self-Driving (Supervised) utilizza un approccio "vision only": telecamere a 360 gradi come un sistema visivo umano, abbinate a reti neurali end-to-end che elaborano ogni fotogramma. Infatti, Tesla rifiuta l’utilizzo di Lidar o mappe HD, puntando tutto su scalabilità globale, aggiornamenti software continui, riduzione dei costi hardware e capacità di apprendere da scenari reali (anche rari o imprevisti).
La flotta Tesla, oggi composta da oltre 6 milioni di veicoli, permette al sistema di apprendere l’equivalente di 100 anni di guida ogni manciata di minuti. Un singolo conducente, in una vita intera, percorre in media circa 800.000 km: la flotta Tesla ne macina altrettanti ogni 3,5 minuti. Ed è qui che emerge una delle differenze fondamentali rispetto all’uomo: le telecamere non si distraggono mai.
La versione Full Self-Driving (Supervised) non rende l’auto autonoma, né solleva il conducente dalla responsabilità legale. Richiede una supervisione attiva, ma è progettata per gestire una grande varietà di scenari reali:
Tesla definisce queste funzioni come “le parti più stressanti della guida quotidiana”, con l’obiettivo di trasformare lo spostamento in un’esperienza più rilassata e sicura. Inoltre, l’esperienza potrà includere anche una dimostrazione delle funzioni aggiuntive del pacchetto FSD:
Autopark, che rileva gli spazi e parcheggia in autonomia sia in parallelo che in perpendicolare;
Actually Smart Summon, la funzione che permette all’auto di uscire da parcheggi affollati o tortuosi e “raggiungere” il proprietario autonomamente.
Quest’ultima, particolarmente scenografica, rappresenta una delle espressioni più avanzate della filosofia Tesla: portare l’intelligenza artificiale fuori dagli schermi e dentro il mondo reale.
Secondo l’azienda, l’uso della Full Self-Driving (Supervised) può ridurre fino a sette volte la probabilità di collisioni gravi rispetto alla guida umana. La statistica si basa su miliardi di esempi di dati reali, ora documentati nel Safety Report ufficiale. Inoltre, Tesla insiste su un punto chiave: la guida umana soffre limiti fisiologici e cognitivi. Il sistema, invece, non si distrae, non si stanca e non utilizza smartphone.
La fase "Supervised" rappresenta un passaggio intermedio verso quello che Tesla definisce il suo obiettivo finale: la guida autonoma completa, che aprirà la strada ai Robotaxi e al progetto Cybercab. Per ora, l’azienda chiama il pubblico italiano a osservare da vicino la tecnologia che punta a ridisegnare il trasporto su gomma: salire a bordo, allacciare la cintura e guardare l’intelligenza artificiale mentre guida.