Volvo taglia 1.300 posti di lavoro in Svezia

Volvo taglia 1.300 posti di lavoro in Svezia
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Volvo ha annunciato il taglio di 1.300 dipendenti in Svezia a causa del calo di vendite dovuto alla pandemia di Coronavirus
29 aprile 2020

Volvo ha annunciato il taglio di 1.300 dipendenti in Svezia: si tratta di una decisione, spiegano da Volvo, dovuta alla necessità di passare rapidamente a nuovi prodotti e modelli di business per via delle conseguenze della pandemia di Coronavirus. La forte contrazione delle vendite della casa svedese dovute alle misure di contenimento dei contagi hanno indotto Volvo ai licenziamenti. Volvo ha disposto la riapertura delle fabbriche in patria la scorsa settimana, dopo uno stop di quasi un mese. 

«Non possiamo aspettarci che i clienti tornino a chiedere gli stessi prodotti proposti prima della crisi - ha dichiarato a Bloomberg il CEO di Volvo, Hakan Samuelsson -. La pandemia di Coronavirus richiede tempi di azione rapidi, e muoversi attraverso dimissioni volontarie non sarebbe stato abbastanza veloce». I tagli, ha spiegato Volvo in una nota diffusa alla stampa, non riguarderanno direttamente la produzione, ma attività accessorie come i test e la produzione di motori endotermici. 

Samuelsson aveva recentemente parlato della possibilità di perfezionare tagli su alcuni restyling e sulla ricerca e lo sviluppo, senza però andare ad intaccare le aree su cui Volvo punta per la mobilità del futuro, la guida autonoma e l'elettrificazione. Ridurre le risorse in questi ambiti, aveva puntualizzato Samuelsson, potrebbero mettere a repentaglio i piani per il futuro della casa svedese. La strada intrapresa con la Volvo XC40 Recharge, la prima elettrica del marchio, proseguirà dunque nonostante la crisi generata dall'emergenza Coronavirus. 

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