VW: «Alfa Romeo è interessante, ma 12 marchi sono già impegnativi»

VW: «Alfa Romeo è interessante, ma 12 marchi sono già impegnativi»
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Mentre aumentano le indiscrezioni che parlano di un possibile passaggio di Alfa Romeo a VW, costantemente smentito dai vertici di Wolfsburg e di Torino, viene fissato a sabato un incontro tra Marchionne e il Governo
19 settembre 2012

Nei giorni in cui si rincorrono le reazioni e le dichiarazioni seguite alla notizia del superamento del piano aziendale Fabbrica Italia, non ritenuto più attuale dalla Fiat, non potevano certo mancare nuove indiscrezioni su un possibile acquisto del marchio Alfa Romeo da parte di Volkswagen.

Non è certo la prima volta che si sente parlare della possibilità di vendere il blasonato brand del Biscione alla Casa di Wolfsburg, una soluzione ritenuta da più parti vantaggiosa perché il costruttore tedesco avrebbe i capitali necessari per rilanciare in grande stile il marchio italiano, che attualmente vede la propria gamma ridotta a due soli modelli (Giulietta e MiTo).

Il quadro che si delinea all’orizzonte vedrebbe la Casa di Wolfsburg interessata a rilevare il marchio Alfa Romeo unitamente ad uno stabilimento di produzione italiano, impegnandosi al tempo stesso a salvaguardare i posti di lavoro. Non è un mistero che ci siano già stati contatti tra il Gruppo Fiat e i vertici della Volkswagen in questa direzione, tanto che i tedeschi avrebbero visitato in prima persona i quattro stabilimenti di produzione in gioco (Mirafiori, Cassino, Melfi e Pomigliano) per cercare di capire quale potrebbe essere la soluzione più vantaggiosa una volta ultimata la transizione.

Nonostante questo il costruttore tedesco, come d’altra parte i piani alti di Torino, continuino a negare la possibilità di un possibile accordo per la cessione di Alfa Romeo, mentre il Governo italiano sorprendentemente non interviene sulla questione VW-Alfa e rimane a guardare. In particolare Eric Felber, portavoce di Volkswagen ha dichiarato: «Non è un segreto il fatto che riteniamo Alfa Romeo un marchio interessante. Ma si può star sicuri del fatto che con 12 marchi abbiamo già abbastanza da fare.»

Di sicuro non è una situazione facile da gestire, anche per il Gruppo Volkswagen, che solo pochi mesi fa ha acquistato per 860 milioni di euro Ducati e che ora si vedrebbe impegnato in un nuovo e ancor più impegnativo investimento, probabilmente con ancora meno garanzie alle spalle.


Intanto il Presidente del Consiglio Mario Monti ha fissato un incontro con Sergio Marchionne, che si svolgerà sabato prossimo alle ore 16:00 a Palazzo Chigi. Saranno presenti anche il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, il Ministro del Lavoro Elsa Fornero e il Presidente della Fiat, John Elkann, che assicura: «La famiglia è unita e dà pieno sostegno a Marchionne.»

«Il piano investimenti - prosegue Elkann - deve tenere conto di una situazione molto difficile. Stiamo valutando la situazione per andare avanti in modo oculato e responsabile. Siamo consci delle nostre responsabilità, siamo orgogliosi così come Marchionne e tutti i nostri dipendenti, di fare parte di un grande gruppo automobilistico. Sono molto fiducioso nel futuro della società.»

In partenza dagli Usa parla per la prima volta Marchionne che, in un'intervista di ieri rilasciata a Repubblica, afferma: «Non ho parlato di esuberi, non ho proposto chiusure di stabilimenti, non ho mai detto che voglio andar via. Ci vuole una responsabilità molto elevata per fare queste scelte oggi. Cerchierò di assecondare la ripresa del mercato Usa sfruttandola al massimo per acquisire quella sicurezza finanziaria che mi consenta di proteggere la presenza.»


Fonte: Ansa
 

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