WRC 2019 Turchia. 1a Tappa. Due Citroen al comando, Lappi e Ogier

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Prima giornata di grande equilibrio e con solo qualche piccolo colpo di scena. Questo non toglie che è meglio incrociare le dita, il Rally ha già fatto vedere che non è la brutta copia dell’edizione 2018. Neuville in forma, Tanak in… attesa
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
13 settembre 2019

Marmaris, Turchia, 13 Settembre 2019. Si parte in tromba. Andolfi fermo, Rovanpera in tonneau e poi anche l’ultima gomma a terra, Sordo al rallentatore e così Greensmith. Il tavolo della roulette al Casino di Marmaris è aperto!

Scommettitore della prima ora, Ogier non si lascia impressionare da quattro sassi e lancia la C3 WRC+ all’inseguimento dei sogni. Ne ha i mezzi, e il… Mezzo tecnico, visto che l’altra C3 di Lappi ha vinto volando la lunghissima, inquietante Cetibeli e ha messo tutti in fila consentendo al Pilota di passare in testa alla Corsa. Non ci voleva quella foratura nella seconda Speciale, per Ogier. Pochi secondi persi ma strategia pneumatici in parte compromessa.

Solo l’inizio, già abbondantemente emozionante. Per contro, Toyota rilegge con attenzione l’antologia dell’Edizione 2018 e lascia scorrere le Yaris WRC al riparo dalle imboscate del Rally. In fila a partire dal sesto posto.

All’inizio anche Neuville è indietro, neanche un giro e già mezzo minuto di ritardo. Mikkelsen, invece, subito aggressivo come altre volte. Tenuta, come altre volte, da verificare.

È solo il primo dei due giri della prima Tappa. È inutile scaldarsi. Il Rally è promettente e parzialmente bugiardo. Infatti nel corso della giornata le cose più importanti si sistemano tutte in modo da accentuare, se anche ce ne fosse bisogno, la suspence del Rally e della Tappa. Per prima cosa finisce che piove. Piove in Turchia e sull’ultima Speciale! Un segno del cielo? Senza dubbio, o perlomeno un segnale di attenzione trasversale, un richiamo all’ordine e alla concentrazione.

Andreas Mikkelsen in azione in Turchia
Andreas Mikkelsen in azione in Turchia

Il fatto del giorno diventa la ragguardevole competitività raggiunta dalle Citroen, di fatto elette a battistrada della Corsa. Se al mattino era la C3 WRC di Lappi soltanto, nel pomeriggio arrivano i rinforzi. Giornata durissima, ma Ogier torna a battere il tamburo del suo ritmo. La foratura della prima Icmeler è stata una doccia fredda ma anche una rivitalizzante scarica di adrenalina. Via i pensieri, e avanti tutta. Fortuna o no, la discesa al settimo posto è immediatamente superata, e il fatto di rimanere in Gara senza aver perso troppo tempo diventa la spoletta della riscossa.

Due terzi posti “ragionati” nei secondi passaggi sulla Icmelet e Cetibeli consentono al Fuoriclasse e Campione in carica di risalire immediatamente al secondo posto, giusto e non troppo distante da Lappi che nel frattempo ha continuato a mantenere con una certa autorità la leadership conquistata alla fine della prima, sfinente Cetibeli. L’ultima, corta Ula diventa una sorta di passerella obbligata. Sotto… l’ombrello del tempone di Dani Sordo, il vivo della Corsa si compatta in un momento di transizione indolore. Le posizioni restano sostanzialmente invariate e il solo Sordo sale di due posizioni in un colpo solo sorpassando le Toyota di Meeke e Tanak.

Altrettanto pronto e “cattivo” è il risveglio di Neuville. Il belga si lamenta alla fine del primo giro, la i20 Coupé scivola via e la scelta di caricarsi di scorte potrebbe essere la differenza alla meno. Tuttavia il secondo giro inverte chiaramente la tendenza. Neuvilla risale prima lentamente ai danni di Latvala, vittima per parte sua di una foratura, e poi compie il grande balzo in avanti vincendo la seconda Cetibeli surclassando Lappi e Ogier nel pieno della rimonta. Dal settimo al terzo posto Neuville cambia improvvisamente “opinione” sul Rally e sulla sua Corsa., quasi dimentica quella foratura che, sopraggiunta in trasferimento, non… trasferisce sulla sua Gara l’onere di un ritardo. Ora il belga ufficiale Hyundai è di nuovo in corsa e, soprattutto, recuperato quasi per intero il gap iniziale, è a meno di cinque secondi dal secondo posto di Ogier. Al momento il potenziale di applicazione delle “strategie delle penalità”, che consentirebbe a Ogier di passare al comando, è un’opzione che merita un attimo di riflessione, o di attesa, vista la vicinanza tra i due contendenti e il ritardo di Tanak, ha forato nel corso dell’ultima Speciale, adesso salito a oltre un minuto e mezzo. L’estone non osa rammaricarsi, anche se al momento ha il solo Meeke che potrebbe “prestargli” una posizione. In fin dei conti Tanak ha visto cose miglioroi arrivare in momenti assai peggiori, quindi si limita a non disturbare il can che dorme e aspetta di vedere come evolve la situazione generale. Se lo può permettere.

Peccato che Mikkelsen sia vistosamente scaduto nel corso della penultima Speciale del giorno, ora è comunque ottimo quinto. Gomme andate, ergo gomme sbagliate, sarebbe stato interessante per Neuville poter contare sull’appoggio del compagno di Squadra in una situazione più favorevole (anche se molto delicata). Stando così le cose, si ingarbuglia ancora di più la battaglia per il Mondiale Costruttori, ovvero diventa anch’essa più avvincente che mai.

A latere. Marmaris Turchia Rally? Resta nel Mondiale? Il calendario è ancora in sospeso, pare proprio a causa del Rally in corso. Bellissimo, evocativo, agonisticamente “crudele”, quindi appassionante come una Corrida. Ma al centro, pare, di una contesa economico-politica di maggiore circonferenza. Il signor Erdogan rassicura, ma è proprio lui il bersaglio che destabilizza la situazione globale.

Seconda Tappa, Sabato 14. 109 chilometri in sei speciali. Attenzione alla Yesilbelde di 33 chilometri. la dannazione del Turchia non va mai al riposo.

Foto: Manrico Martella

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