WRC 2020. ACI Rally Monza. Evans out! Porte aperte al 7° di Ogier

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Sembrava meno peggio, che la Montagna bergamasca si fosse risolta ad essere meno punitiva. Invece è sulla seconda Gerosa che arriva il colpo di scena. La mazzata colpisce Evans, che esce di strada e di scena. Semaforo verde a Ogier
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
5 dicembre 2020

Monza, Il Tempio della Velocità, 5 Dicembre. C’è una leggendaria gara motociclistica di Enduro intitolata alle Valli Bergamasche. È per definizione una delle più dure del Mondo. Sulle strade delle stesse Valli, ereditate dal Rally delle Prealpi Orobiche, va in scena il “Monte-Carlo delle Valli Bergamasche”. È il giorno più duro (e lo sarà ancor di più da mandar giù!) con cui il già difficile e “tirato” ACI Rally Monza entra nella Storia! Tre Prove Speciali da brivido, Selvino, Gerosa e Costa Valle Imagna. Roba della tradizione lontana, asfalti con vari livelli di grip e di manutenzione, variazioni altimetriche importante. Poi il maltempo. Beh, sembrava dovesse venire giù il finimondo, e invece almeno la prima parte della giornata va via liscia, passando al setaccio il valore dell’agonismo “pulito”, mai disturbato dall’agente estraneo. Fa freddo, in qualche tratto è rimasta un po’ di neve a qualche brivido di ghiaccio, ma gli appoggi sono buoni e quel che fa testo è la difficoltà intrinseca proposta dal tracciato. Piove, le strade si puliscono, il Rally sembra in discesa verso un atterraggio morbido. Invece è solo la quiete prima della tempesta.

La seconda parte della Corsa capovolgerà il Campionato!

 

Il fatto di aver iniziato con 5 Piloti praticamente sullo stesso piano, in conseguenza della “sanzione” di 10 secondi comminata a Sordo e Lappi, ha distratto per un momento dal centro focale della disfida di Monza. Ci vuole il primo giro per rendersene conto. Tanak fuori gioco, apparentemente assente, e il suo compito è quello di far da scudo al Titolo Costruttori Hyundai dall’assalto delle Toyota. Sordo porta sulle spalle lo stesso carico, ma la particolare condizione di favorito rispettata nella prima giornata gli concede obbligatoriamente maggiore libertà d’azione. Al centro, inutile dirlo, il confronto diretto. Tra Evans e Ogier c’è in palio l’iride.

 

Le tre speciali di montagna sono molto belle, il “visto” di un completo ventaglio di contenuti al Rally Monza, e la battaglia è scatenata. Ogier, Evans e Sordo vincono una prova ciascuno, nell’ordine, Lappi perde il contatto, non solo da Sordo con il quale aveva battagliato per tutto il Venerdì, ma anche da Ogier e Evans. Il Tanak di questo week end, come detto, conta fino a un certo punto. Lappi paga la scelta delle gomme e la probabile “tenuta” alla pressione.

Ogier e Sordo si alternano al comando del Rally sul filo dei secondi, e alla fine del giro il francese mette un piccolo ponte tra sé, Sordo e Evans, che comunque non è ancora sufficiente a portarlo sull’altra sponda dove c’è un Titolo in attesa di assegnazione. Ogier e Evans, comunque, sono i più veloci ed è evidente che nessuno dei due si risparmia affidando la scommessa alla sorte. Nessuna tattica speciale, bella gara!

 

Inizia a piovere, poi sempre più forte. Le strade sono lavate e la seconda Selvino, inizio del secondo giro, potrebbe venire via liscia, invece Greensmith e Veiby trovano il modo di rovinare la festa. Nello stesso punto uno capotta e l’altro esce di strada. Un mucchio di ferro ormai inutile da sgombrare dalla strada e la Prova viene cancellata. Chi continuerà a scommettere su qui due ragazzi?

Si passa così alla 11ma speciale, la seconda Gerosa che passerà alla storia, comunque vada a finire. Cala il freddo e in alto inizia a nevicare. L’ultima parte della Speciale è decisamente nella neve.

Katsuta rischia grosso, Rovanpera non si capacita. Poi Evans! Evans perde il posteriore nella neve su una destra a stringere e finisce giù tra gli alberi. Impossibile uscire. Altro che cose che capitano, è purissimo dramma dello Sport! Evans e Martin sono fuori, il Mondiale a un passo sfuma, improvvisamente sparito dall’orizzonte vicino. I 14 punti vantaggio restano nudi e indifendibili, una stilettata nel fianco dell’Equipaggio Toyota.

 

Ogier passa indenne, Umberto Scandola vince la Speciale con una R5. È proprio Ogier che cerca immediatamente di gettare acqua sul fuoco dell’emozione. È stato un caso, poteva benissimo succedere anche a lui. Gli dispiace. Per Evans, s’intende. Adesso Ogier e Ingrassia devono solo controllare a distanza Tanak. 14 punti sono un terzo posto, ma basta anche un quarto o un quinto con il disavanzo colmato dai punti Power Stage. Ogier affronta la 12ma Speciale in testa al Rally, venti secondi su Sordo, 22 su Tanak. Non è finita, la seconda Costa Villa Magna, ultima del trittico delle Valli Bergamasche, è annullata. Troppa neve, reazione degli organizzatori obbligata, forse qualcuno recriminerà per una mancata analoga prontezza di riflessi sulla Gerosa. Le condizioni erano comunque diverse.

 

Si torna a Monza in trasferimento, l’ultima Speciale del Sabato drammatico è la seconda PZero Grand Prix. Il pieno di emozioni è già stato fatto. Cosa mai potrà succedere ancora?

Poi vi dico, ormai aspettando Domenica con impazienza. Piove sul bagnato!

UPDATE. No, non è successo niente di “grave”. Si va al riposo in vista dell’ultimo round con Ogier in testa, Sordo (che ha vinto l’ultima Speciale del giorno davanti a Katsuta) a 17 secondi. Tanak è terzo a 22 secondi. Giornata micidiale. Rally da nervi a fior di pelle.

© Immagini ACI -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport – Video Rui Silva

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