WRC 2021. Croazia. Il solito, enorme Sébastien Ogier (doppietta Toyota)

WRC 2021. Croazia. Il solito, enorme Sébastien Ogier (doppietta Toyota)
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Terza faccia del Mondiale in Croazia. Ogier ha un piccolo incidente, si scatena Evans che tiene la leadership fino… all’ultima curva. Poi si concede una distrazione che fissa il risultato. Ogier, che passa al comando del Mondiale, Evans, Neuville
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
25 aprile 2021

Zagabria, Croazia, 25 Aprile. Sébastien Ogier e Julien Ingrassia vincono il primo Rally Croazia Mondiale. Per l’Equipaggio Toyota è la seconda vittoria stagionale su tre gare, dopo quella del Monte-Carlo. Elfyn Evans e Scott Martin, Toyota, primi fino all’ultima Speciale-Power Stage, cedono all’ultima curva e, come già capitato, si devono accontentare di un secondo posto a mezzo secondo dai vincitori. Per Toyota Gazoo Racing è una doppietta eloquente. Thierry Neuville e Matijn Wydaeghe, Hyundai i20 Coupé WRC, sono terzi e pagano, sostanzialmente, l’errore di scelta delle gomme del Sabato. Così è. La storia dell’ultimo giorno.

‘Sta facenda delle gomme diventa forte. E delicata, visti gli sbagli che si possono fare osando nelle strategie, o i colpacci che si possono mettere a segno gestendo (o indovinando) perfettamente. Indicativa perché è chiaro che, quando mancano 4 prove alla fine, caricare 6 Pirellone dure vuol dire essere intenzionati a dar fondo alle tele, cambiare e… dar fondo alle risorse nel Power Stage.

Il terzo e ultimo giorno di bagarre del Croazia Rally verte sulla battaglia vera propria, e senza esclusione di colpi o rispetto di “casacche”, che porta alla conclusione felice del Rally prima prova full tarmac della stagione.

Vediamo come si arriva allo scontro finale. Il primo giorno è quello che porta la firma di Neuville, il secondo è autografato da Ogier, il terzo e ultimo, come da proclama prima di scendere in campo, è quello in cui Elfyn Evans parte in tromba. Il gallese evidentemente si sentiva accordato con la circostanza. Ultimo giorno. Evans vince la prima sul primo dei due tracciati della Domenica. È la prima Bliznec-Pila di ben 25 chilometri. Un’enormità per lo “standard” della giornata-tipo conclusiva del palinsesto Mondiale WRC. Neuville e Ogier – incredibile! – sono in scia, distacchi irrisori. Katsuta e Fourmaux restano più indietro e Tanak è kaput. Poi è la volta della Zakorska Sela-Kumrovec, e si torna sulle guidelines dei 15 chilometri, prova generale di Power Stage. È ancora Evans, ancora davanti a Neuville e Ogier nell’ordine. Prova più corta, ma guidata, e distacchi più evidenti. Cosicché Evans sorpassa Ogier, che resta a meno di 3 secondi, e allunga su Neuille, più 8. Qualche brivido. Una legnata di Ogier sullo sportello di Ingrassia nel trasferimento iniziale, “comune” incidente di traffico con una BMW, e un fuoristrada “perdonato” per Fourmaux, che è un buon allarme indulgente per il giovane debuttante. Non c’è assistenza alla fine del giro, ecco perché le 6 gomme e le due nel bagagliaio. Si fa da soli, crick, si incrocia il nuovo con il vecchio e si riparte.

Nella ripetizione della Bliznec, ancora tiratissima, questa volta è Neuville ad avere la meglio, neanche mezzo secondo su Evans il quale “stacca” Ogier, terzo, di un altro secondo e mezzo. Tanak si fa battere anche da Fourmaux e Katsuta, ma la sua ormai è una comparsata. Si va al gran finale del Power Stage con Evans davanti a tutti. 4 secondi su Ogier, otto su Neuville. 15 chilometri per il verdetto!

Il Power Stage è un a fondo… collettivo. Vi partecipano tutti con impegno massimo, anche i meno interessati dal punto di vista… matematico. È diventata l’arena passerella finale nella quale fare bella figura è diventata quasi una necessità. Ovvio che i punti fanno gola, ma solo a quelli che hanno il potenziale per andarli a prendere. In ogni caso è una grande idea per un evidente innalzamento del livello dello spettacolo.

Dopo il passaggio degli apripista Breen, a parziale riscatto di un week end non ideale, stacca il tempo di riferimento. Il suo tempo “reggerà” fino all’ultimo passaggio, quando arriverà… calmi, andiamo con ordine.

Neuville, che è più veloce nei parziali, non riesce a fare di meglio per un “lungo” a un incrocio, e concede un secondino al compagno di Squadra. Ogier fa meglio dell’irlandese, 3 secondi che però non sembrano bastargli per vincere il Rally a meno che…  Comunque vadano le cose, vista la fortuna di aver potuto continuare dopo l’incidente di circolazione del mattino, e con una Macchina non certo in condizioni perfette, in ogni caso qualsiasi risultato è un successo. Tocca a Evans. Il gallese spiana la strada e vola sugli intertempi. Siamo in dirittura d’arrivo alle ultime curve… ed ecco che arriva l’errore. Un largo che Evans riesce a correggere, non senza scomporre il “sistema”. Errore piccolo, altrimenti sarebbe fatale. Però è quanto basta per concedere 4 secondi e mezzo a Ogier e vedere svanire ancora una volta il sogno. Ogier è primo, 0.6 secondi di vantaggio dopo 300 chilometri di prove cronometrate. Cinque punti di Power stage e 25 di vittoria finale.

Risultato. Ogier e Ingrassia, Toyota Yaris WRC, en plein. Primi per la seconda volta nella stagione e primi nel Mondiale dopo 3 Prove, 61 punti. Evans e Martin, Toyota Yaris WRC, secondi in Croazia, due punti di Power Stage. Restano terzi nella graduatoria iridata con 51 punti. Neuville e Wydaeghe, Hyundai i20 WRC, terzi, tre punti extra. Una bella gara “inquinata” da un errore. Ma la consistenza paga: secondi a sette lunghezze dal leader in Campionato. Tanak e Jarveoja, Hyundai i20 WRC, quarti alla fine del Rally e quarti nel Mondiale, 40 punti: “c’è del lavoro da fare”.

Fourmaux è quinto. Gara e debutto eccellenti, ora lo possiamo dire. Così come possiamo pensare che Malcom Wilson può finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Ostberg. Mads Ostberg e Torstein Erksen, noni assoluti, vincono il Croazia WRC2 con la Citroen “ufficiale commerciale”. Per il simpatico, forte e assennato norvegese è stato un week end relativamente facile, prima per il forfait di Mikkelsen, incidente, poi per l’impazienza di Gryazin, incidente nella penultima Speciale. Non è andata tutta completamente liscia, tuttavia. Nell’ultima tappa, infatti, Ostberg ha iniziato ad accusare problemi ai freni, ed ha dovuto gestire una situazione che diventava di chilometro in chilometro più delicata. Un grande lavoro per un risultato perfetto. WRC3 a Kajetanowicz, Skoda, dopo la bella partenza di Rossell, e Junior a Armstrong e Hall (sembra un equipaggio di Apollo) per il riuscito “monomarca” promozionale Ford.

 

Ora si parla della quarta prova del Mondiale, in programma in Portogallo dal 20 al 23 Maggio. Ancora una lunga attesa, e poi sarà… peggio, perché saremo già in atmosfera satura di Italia Sardegna, 3-6 Giugno.

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport – Pirelli

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