WRC 2021. Monte-Carlo. D-1. Tanak, Hyundai, subito in testa

WRC 2021. Monte-Carlo. D-1. Tanak, Hyundai, subito in testa
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Monte-Carlo, il primo Rally dell’anno, il più… tutto. la stagione 2021 è ufficialmente lanciata. Tanak ottiene la prima doppietta davanti a Rovanpera e Evans. Tutto ancora da scrivere e da… vivere “pericolosamente”
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
21 gennaio 2021

Monte Carlo, 21 Gennaio. Ok, siamo in piena stagione 2021. Campionato del Mondo World Rally Car numero 45 (più le quattro stagioni riservate alle Marche). Improvvisamente, come è tradizione, è Rallye Monte-Carlo. Non c’è il primo shakedown dell’anno, è stato cancellato dal programma, Ott Tanak, Hyundai i20 Coupé vince la prima Speciale, e Teemu Suninen spacca la prima Macchina, quella Fiesta M-Sport ricevuta ufficialmente solo qualche giorno fa. Zio Malcolm non sarà contento. Non sarà contento il pubblico, non uno spettatore per via del “porte chiuse”, non Gap e Monte Carlo, epicentri isolati e blindati del Rally. Così va il mondo, di questi tempi.

Non sono troppi, non si arriva agli 80 Equipaggi, e comunque alla finalissima di Domenica potranno accedere appena 50 Macchine. Anche questa è tradizione. Nostalgia di certi “standard” d’altri tempi, 500 chilometri di cronometrate e non meno di due dozzine di prove speciali, l’edizione 2021 o 89ma del “Rallye“ è la più corta delle sua storia. Non per questo non sarà da cardiopalmo, come al solito. Il tempo non è buono e non è terribile… cioè è pessimo, per quella variabilità che fa diventar scemi tecnici e ingegneri, gommisti, navigatori e piloti. Suninen, nel suo incidente, è l’esempio calzante della fragilità del contesto.

Due speciali Giovedì, 41 chilometri, tre per due Venerdì, la giornata più lunga con 127 chilometri, due più una Sabato, 57 chilometri, e due per due Domenica, come accade spesso, per la conclusione in regime di Power Stage, altri 50 e passa chilometri. in tutto sono 280 chilometri crono. A parte domenica, il Rally Mondiale finisce sempre a ora di pranzo o poco dopo, al Monte-Carlo di quest’anno tutto deve essere “contenuto” dentro il limite del coprifuoco francese, il che significa chiudere bottega entro le diciotto. Non è grave.

Si comincia con le strade relativamente asciutte, ma con le suadenti “macchie” di umido che era, è o diventa ghiaccio. Poi, però, la “promessa” dei veggenti è un peggioramento delle condizioni. Sébastien Ogier ha vinto 7 volte il “Monte”, giusto come l’altro Seb, Loeb. Dal 2014 per sei volte consecutive, serie interrotta dalla vittoria di Neuville lo scorso anno, di conseguenza non ci sono altri Piloti “in attività” nel Mondiale, che possano registrare e tanto meno ricordare una vittoria nel Rally quasi definizione, icona inscalfibile del Mondiale. In compenso Tanak, lo scorso anno, è andato fuori strada a una velocità da capogiro, infrangendo con un incidente clamoroso e spettacolare, ma per fortuna senza danni alle persone, infrangendo un sogno personale e incidendo negativamente il percorso della sua prima stagione con Hyundai. Italiani in Gara: Brazzoli-Barone, Ogliari-Granai, Garosci-Rudy Briani, Cittadino-Santi, Covi-Lorigiola, Boroli-Imerito, Miele-Beltrame.

Quindi Giovedì niente Shakedown e niente Super Special Stage, si entra subito nel (poco) vivo con le due sole speciali in programma, Saint-Disdiers - Corps e Saint-Maurice – Saint-Bonnet, poco più di venti chilometri ciascuna.

A parte l’”emozione” Suninen che, nel silenzio generale e poco prima della fine della Speciale inaugurale, lancia la Fiesta contro il terrapieno e poi giù nella scarpata tra gli alberi, non c’è grande pathos. Tanak, Hyundai, Rovanpera, Toyota, Evans, idem. È lo stesso risultato per entrambe le prove. Alle spalle del trio di testa, i primi due sono in 3 secondi e mezzo, alla fine della prima giornata di gara del “Monte” e del Mondiale 2021, una volta meglio Neuville e una volta meglio Ogier, e comunque entrambi sono già staccati di una quindicina di secondi abbondante. Ogier dice i freni, Neuville non dice niente. L’impressione netta è che nessuno dei due sia ancora veramente dentro. Interesse Mikkelsen, ottavo con la Skoda WRC2. Da seguire.

Non c’è né da stupirsi né da preoccuparsi. In ogni caso il Rallye Monte-Carlo è ben altro e non sarà mai che lo si possa liquidare sulla base di un indizio preliminare. C’è tutta la lunghezza del primo week end mondiale dell’anno, per quello. Non mancheranno certo né i motivi di stupore, né i colpi di scena.

 

© Immagini ACI -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport - Pirelli

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