WRC17 Italia Sardegna. Osservatorio Andreucci-Andreussi

WRC17 Italia Sardegna. Osservatorio Andreucci-Andreussi
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Piero Batini
  • di Piero Batini
L’Equipaggio Peugeot Sport Italia era in Sardegna, e più di ogni altro ha fatto il tifo per il Rally Mondiale Italiano. Naturalmente Paolo Andreucci e Anna Andreucci hanno non solo l’esperienza, ma anche l’occhio ben allenato. Ecco cosa hanno visto
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
12 giugno 2017

Alghero, 11 Giugno 2017. Incontrare Paolo Andreucci e Anna Andreussi ad Alghero è come incontrare Russel Coutts alle Bermuda. Al neozelandese protagonista di tante battaglie di Coppa America al comando di Team New Zealand avremmo senz’altro chiesto un parere sul loro (sfigato) connazionale, ed è quindi meglio che il fuoriclasse della Vela sia alle Bermuda.

Ad Andreucci-Andreussi, che hanno lasciato a casa la T16 “da guerra” ed erano in giro con una 208 “civile”, abbiamo invece affidato un singolare “live”, che riassumiamo al termine dell’Evento.

Paolo, Anna, che cosa avete visto di interessante al Rally Italia Sardegna? Le risposte sono della Coppia più Bella del Mondo, indistintamente e senza attribuzione di paternità (o di maternità). Come sempre interessantissimo, il competente parere di due super Campioni che abbiamo la fortuna di avere a casa nostra ci aiuta a tracciare una linea di giudizio più netta.

Abbiamo visto, per prima cosa, un bel Rally Italia Sardegna, e lo abbiamo visto particolarmente in “forma”! Tostissimo tutto, ma come sempre con il “tappone” centrale a fare una bella differenza con la Monte Lerno. Strade strette e tecniche, forature e ritmi serratissimi. È qui che si ipoteca il Rally e che si manda in “sollucchero” il Pubblico. Per la verità abbiamo visto che qualche stupidaggine l’hanno fatta anche in altre situazioni. Tutto molto tirato, interessante.

Ho visto che le nuove WRC Plus vanno fortissimo, ma non tutte allo stesso modo. È logico, ma vi invito a guardarle meglio alla prossima occasione. Senza fare nomi e citare Marche o Piloti, fate attenzione all’ingresso delle curve, sulle inversioni. Ci sono due Macchine che si fiondano dentro sicure, che quando invertono la direzione restano composte e accettano che il Pilota metta giù, anche pesantemente, senza scomporsi. Altre, invece, tendono ad essere troppo sovrasterzanti, a scappare via di retrotreno, e vogliono che si levi un po’ il piede. E lì si perde tempo e si deve ripartire.

Ho visto un bel Paddon fino a un certo punto, ma ho anche visto che si doveva stare in pensiero. Il neozelandese va forte come una fucilata, ma ha la tendenza a lanciare dentro le curve la Macchina, e se il lancio viene troppo forte prende dei rischi, anche inutili. Peccato, ‘un si può rovina’ ‘na Gara come questa du’ vorte!

Voi magari l’avete visto male, ma non vi preoccupate troppo per Ogier. È sempre lì e ha avuto una giornata storta. Ci sta, una ci sta e non lascia traccia. Forse qualche problemino di assetto o lui non proprio in giornata. Ma non c’è a preoccuparsi. È sempre redditizio.

Ho visto malino anche Meeke. Va forte, fa impazzire il pubblico perché è molto spettacolare, ma ha esagerato un po’ troppo e deve essere un po’ consumatino dalla pressione. Secondo me un Rally di pausa gli farebbe bene. La Macchina va forte, ma si vede che lui non si è adattato al suo comportamento nei punti difficili.

Abbiamo visto bene, benissimo Tanak. Non è una vera novità, c’è ma c’era già, bisognava aspettare che non facesse errori e che mantenesse la calma dei momenti migliori. Qui ha fatto ancora di più, controllo perfetto.

Abbiamo visto benissimo anche Dani Sordo. Lo spagnolo ha cambiato un po’ stile di guida, ed ecco che è diventato bravissimo anche sulla Terra e ha vinto più del solito, peccato la sfortuna della prima ora, sennò era lì a rompere le scatole anche lui.

Abbiamo guardato a lungo Mikkelsen, ma non abbiamo visto ancora “prodotto”. Non ha ancora preso in Mano la Macchina, c’è qualcosa che non va. Lui va forte, la macchina pure, ma devono adattarsi l’uno all’altra.

Ho visto bene Simone Romagna. Non è un Ogier o un Tanak, ma è uno bravo che si mette in gioco e ci prova, invece di fare le garette di zona. 17° assoluto, primo degli italiani!

Abbiamo visto una Sardegna splendida. E credeteci, ne abbiamo vista tanta. Abbiamo fatto una valanga di chilometri, e abbastanza “tirati”, per farci trovare sempre lì, quasi ad ogni prova speciale.

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