WRC18 Finlandia. Toyota e il programma Spettacolo al Rally

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Lappi, il Campione in carica del Rally Finlandia. Latvala, tre volte vincitore. La belva Tanak, affamata. Yaris WRC, la Macchina “nata veloce” che gli Appassionati vedono già, di nuovo in cima alla lista. A Jivaskyla si respira aria Toyota.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
27 luglio 2018

Jivaskyla, 26 Luglio 2018. Toyota a parte. Dicevamo. Il grande, portentoso “momentum” del Rally Neste Finlandia è incentrato sul clima di attesa creato attorno alle vicende finlandesi del Team Toyota Gazoo Racing. Ce n’è da vendere. Il primo motivo è nella Macchina, la Yaris WRC che si “allarga”, che fa la voce grossa e passa all’immaginario collettivo come la più veloce del lotto, la temibile “Bestia Nera” del Rally. Non è una novità, a parte le disavventura da caldo e altitudine patite in Messico e peraltro condivise con altre “realtà”, la Yaris è velocissima e lo ha già dimostrato. È importante quello che pensa la gente, quello che dicono i Tifosi, plebiscito di appassionata competenza: la Yaris WRC è nata veloce!” Chiaro che, alla prova del Rally veloce per definizione, il più veloce per un confronto di sconfinato spettacolo, la Macchina considerata più veloce è attesa come lo è il testimone chiave al tribunale dell’Evento.

Nel “momentum” confluisce anche, e molto, la questione ambientale. La Marca più forte del Mondo è Giapponese, Toyota Gazoo è Giappone, ma il Team e lo sviluppo dell’”ambiente” WRC è in buona parte finlandese. È finlandese la sede operativa di “campagna” di Tommi Makinen, icona finlandese della Specialità e Direttore emblematico del nuovo corso della partecipazione di Toyota al Mondiale World Rally Car. Finlandesi sono i Piloti, “storicamente” se non vogliamo dimenticare che con Hanninen la Squadra è nata attorno a un Tridente Nazionale, e finlandese al punto che, accanto a Esapekka Lappi e Jari-Matti Latvala, l’estone Ott Tanak è considerato, oggi, il più… finlandese dei tre, in quella magica trasformazione che fa dell’idolo, l’ultimo arrivato per merito e acclamazione a rinforzare le fila del Team Toyota Gazoo Racing, uno di casa, di Famiglia immediatamente adottato.

Troppo facile dire che Toyota, in Finlandia, gioca in Casa. Non sufficiente per dare un’idea dell’atmosfera, di quel clima di attesa. Andiamo avanti, dunque, e respiriamo quest’aria. Jari-Matti Latvala conta in questo Rally tre delle sue 17 vittorie, l’ultima nel 2015. In Finlandia il recordman di successi mai Campione del Mondo è Maestro. Temibile, pauroso, perfetto conoscitore dello “stile” di queste strade. Latvala è anche uno dei maggiori contributori allo sviluppo della nuova Toyota da WRC, di quella Macchina “nata veloce” che ha portato le insegne di una linea aggressiva e spettacolare, senza mezzi termini si direbbe, in questo mondo della “sporca” velocità. Insomma, in Finlandia e con la Toyota, Latvala è uno dei favoriti, forse il più affettuosamente sostenuto.

E di Lappi, allora? Che si dovrebbe dire? Che si deve a Esapekka Lappi, il ragazzo nato “collaudatore” in seno al Team, promosso a stagione in corso e, alla quarta partecipazione da prima guida “Ufficiale” già vincitore di un Rally, e guarda caso proprio del Rally di cui si sta parlando? A Lappi si deve il massimo rispetto, la massima attenzione e, anche, indulgenza. Si dice, infatti (lo dicono i Campioni, io no perché non lo sono) che se è difficile vincere, ancora di più è confermarsi, ripetersi. Ecco, Lappi è, finalmente, uno che in questo Rally si sente davvero sotto pressione. La sua vittoria dello scorso anno è stata un’opera prima capolavoro, esemplare show di maturità tattica, tempismo di intervento e sangue freddo, lasciamo stara della tecnica. Ora Lappi sa che il meglio che può spremere dalla sua Yaris è un alto salto di carriera con la conferma di una nuova vittoria.

Ma. C’è un ma. Si chiama Ott Tanak, “finlandese” di Karla Parish, Estonia. Niente da perdere per il Mondiale, troppo distanti Neuville e Ogier per ragioni che non si spiegano completamente in due righe, e una grande, perenne voglia di far bene, di vincere. Sette decimi di secondo di vantaggio su entrambi gli avversari mancati in soli due chilometri alla fine del prologo di Harju, confronto inaugurale del 68° Rally Finlandia. È molto più che una dimostrazione di presenza. È tutto un programma!

C’è chi dice che questo sia l’anno Toyota. L’”Ibrida” ha rotto il ghiaccio e dominato Le Mans, alla Baja vinta da Vasilyev la Hilux era già considerata erede e futuro imperativo della Dakar, e ora il WRC. In Finlandia attorno alla Macchina c’è una nuova intesa. Ecco, e ora è più facile immaginare il Rally Neste Finlandia come l’arena di un confronto orbitale tra tre Piloti e una sola Macchina, la Toyota Yaris WRC, in un contesto che è non solo favorevole, congeniale alle caratteristiche dei rispettivi talenti di guida, ma addirittura ideale per far detonare uno spettacolo mai visto sulle piste di decollo del Rally dei missili nella foresta.

 

Photo Credits: PURE WRC AGENCY - Ronnie Sbaragli - Suti Salonen - Aurel Petitnicolas

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