WRC20. ACI Rally Monza. Il Miracolo Italiano!

WRC20. ACI Rally Monza. Il Miracolo Italiano!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Non si poteva immaginare che il Mondiale WRC sarebbe stato salvato dal Miracolo Italiano. Due Rally, Sardegna e Monza. Uno è un pezzo di Storia. L’altro potrebbe essere un nuovo punto di riferimento. Ah, già: si parte da Evans e Ogier
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
4 dicembre 2020

Monza, Il Tempio della Velocità, 3 Novembre. Scorpion, Cinturato, PZero. È la serie delle gomme, di Pirelli che firma le Speciali del secondo giorno dell’ACI Rally Monza. 69 chilometri, suddivisi in 5 strappi, ai quali bisogna aggiungere il “miracolo” della Sottozero, la corta Super Speciale inaugurale del Rally, giovedì. È il secondo Rally in Italia del calendario più pazzo della Storia, l’ultima Prova del Mondiale WRC 2020.

Partiamo da qui non solo per simpatia verso Terenzio, ma perché è verosimile che proprio i pneumatici giochino un ruolo fondamentale, non dovesse essere così sarà comunque importante, nello sviluppo della Corsa. Il meteo sarà “giustamente” inclemente, si è già vista la neve ed è probabile che il pacchetto di coperture a disposizione di ciascun Equipaggio, per queste condizioni a senso unico, risulti alla fine insufficiente. Basterebbe “risparmiarle”, ma allora sarebbe il controsenso, vorrebbe dire non poter assistere a quella che si annuncia come una lotta senza quartiere alla ricerca dell’ultima chance.

Dicevamo del miracolo. Monza è un miracolo e lascia intendere che sarà un… miracolo di gara. Bella, con una suspence da dimagrire a vista d’occhio e quella tensione che distrugge anche il più “scafato” dei giocatori al tavolo della roulette. Solo che in questo caso sarà la tensione di un’occasione del tutto particolare a controbilanciare la bravura e il coraggio di andare a vedere anche il meno immaginabile dei bui. Un’occasione per lo più e per quasi tutti, perfettamente sconosciuta, ignota e misteriosa.

Questa è solo una delle premesse di un Evento che surclassa tutti quelli che l’anno preceduto quest’anno per importanza dei simbolismi e dell’accelerazione che imprime all’ottimismo. Un ottimismo concreto che sa di Italiano.

È passato pochissimo tempo da quando si “vociferava” di un Monza Show improvvisamente adulto e Mondiale ed eccoci qui, dentro fino al collo in una favola, che si avvera. Chi l’avrebbe detto? Che avrebbe scommesso sul fatto che l’Italia avrebbe “salvato” un Mondiale pericolosamente alla deriva? Nessuno, forse, pochi certo. Io, lo ammetto, sono tra gli increduli che si inchinano di fronte a una realtà di impegno straordinario tradotta nel Rally Impossibile che ha le credenziali per diventare impossibilmente bello, un nuovo riferimento possibile, potente oltre l’immaginazione.

Dovrà andare tutto bene, certo, dovrà essere il Rally che assegna i Titoli basandosi sull’evoluzione dell’annata disgraziata, per riconoscimento dei valori maturati sui sei campi da gioco frequentati sinora, e non sulla base di un colpo di scena o fortunato al casinò. È chiaro che ne va delle credibilità di una formula assolutamente inedita e, ora, che tutto è pronto, intrigante. Ne va dell’esito di una scommessa che potrebbe cambiare definitivamente la scena del Rally introducendo un format finora neanche preso in considerazione.

Risulta che hanno lavorato come dei dannati per il disegno di un sogno da far vivere in una realtà senza precedenti. Gente di qui, gente di ACI e gente che viene dalla gloria del Sardegna Italia per smussare gli angoli dell’impossibile e per incastonare un percorso da favola dentro il Parco di Monza, il più grande d’Europa, e poi oltre le montagne del bergamasco. Della unica giornata centrale sugli asfalti chiusi al traffico della Montagna si dice già che potrebbe diventare un memorabile episodio di una storia che non finisce mai di sorprendere, che potrebbe irrompere in quella Storia come i Monte-Carlo delle Valli.

Veniamo a noi, che è già cominciato. Evans, 114 punti, Ogier 97, Neuville 87, Tanak 83. Evans è quello che vinto di più, Svezia e Turchia, ma tutti gli altri hanno vinto un Rally Mondiale quest’anno. Ogier quello che è stato per più tempo in testa, Neuville quello che si è aggiudicato il maggior numero di Speciali. Sono i quattro Piloti che possono ancora vincere il Mondiale 2020. È anche una guerra delle Marche, Hyundai contro Toyota, sette punti di vantaggio per i l’imprinting coreano-tedesco-italiano. Le tendenze sono abbastanza chiare, credibili. Da una parte è possibile che tutto sia già scritto correttamente, solo non ancora visibile. Dall’altra tutto può ancora succedere.

Con moderazione, mi raccomando, spettacolo e equilibrio di risultati sono quella miscela esplosiva che, se sapientemente controllata, produce l’evento epico.

Fascino del Parco, speciale tra le panchine e nel bosco avvolto nella nebbia. Affascinante inizio madreperla di ACI Rally Monza. Neuville è stato il più veloce nello Shakedown, Ogier ha vinto al Sottozero The Monza Legacy ed è il primo, storico leader.

Partiti!

 

© Immagini ACI -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport.

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