WRC21. Arctic Rally. D-1. Super Tanak in Super Hyundai

WRC21. Arctic Rally. D-1. Super Tanak in Super Hyundai
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Piero Batini
  • di Piero Batini
L’estone nettamente in testa. Per Hyundai è doppietta grazie a Breen. Ogier in ritardo e in difficoltà. Le speciali più lunghe del Rally lasciano il segno. Rovanpera all’attacco del record, paesaggi maestosi, Babbo Natale sta a guardare.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
26 febbraio 2021

Rovaniemi, Finlandia, 26 Febbraio. La città, che è la residenza ufficiale di Babbo Natale, e il contesto ambientale, decisamente invernale, favoriscono un’atmosfera di grande solennità, quasi da sogno. Invece è WRC e a risvegliare gli animi intervengono l’aria pungente e le priorità del Mondiale. La prima di queste è non fare regali. La seconda è portar a casa tutto il possibile. La terza, che aleggia sulle altre due, è non commettere errori, non esagerati, almeno. Clima intransigente, insomma, di esiti e risultati già non più negoziabili.

Ott Tanak parte con questa convinzione, e traduce l’imperativo in… strategia. È l’estone a battere il ritmo iniziale dell’Arctic Rally Finland Powered by CapitalBox, ed è quello che ci si aspettava. Non ci si aspettava che Ogier, pur apripista poiché capoclassifica del Mondiale al primo colpo, incontrasse tanta difficoltà ad entrare in bagarre. E nemmeno, tutto sommato, che Breen e Neuville fossero così svegli di prima mattina, per intendersi, ma questo può essere preso come un buon segno sull’evoluzione della competitività delle Hyundai. Come ci si aspettava, invece, Rovanpera è partito a fuoco. Troppi presupposti da tradurre nella concretezza di un risultato. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che Kalle figlio di Harri è già in corsa per il record di precocità del Mondiale WRC. Nel 2008 il suo attuale manager, Jari-Matti Latvala, è diventato il più giovane vincitore di un Rally Mondiale, record che tuttora resiste. Il pupillo di Toyota ha ancora tempo fino ad agosto 3023 per infrangere ed appropriarsi del record, però la situazione è particolarmente favorevole per trasformare una possibilità in un’urgenza. Innanzitutto c’è un altro ventenne catapultato nell’orbita dello stesso record, Oliver Solberg, e poi Rovanpera ha tutto quel che serve per uscire allo scoperto e bruciare le tappe. La macchina, eccezionalmente competitiva, l’atmosfera di tifo del Team e della Nazione, un mezzo precedente che è la vittoria nello stesso Rally, non Mondiale e al contrario, un mese fa.

Rovanpera, per iniziare, ha staccato il settimo tempo dello shakedown al primo assalto, Tanak ha avuto bisogno del terzo lancio ma ha “staccato” il tempo migliore. Kalle ha quindi ha ottenuto il terzo tempo sulla prima Sarriojarvi, 31 chilometri, nonostante un fuori programma lungo in un banco di neve.

Beh, finiti i preamboli, il resto è tutto Tanak. La vittoria nella prima e nella ripetizione dell’unica Speciale del giorno, il vantaggio netto alla fine della prima tappa del Rally, soprattutto un’eccellente maestria nel gestire l’imprevisto del giorno: le gomme. Quel che si immaginava. Il problema non era tanto la scelta delle gomme, obbligatoriamente a senso unico Sottozero con 384 chiodi, quanto la possibilità che cambiassero sfavorevolmente le condizioni del terreno, e in questo caso c’era ben poco da fare. Fatto sta che i Piloti hanno trovato, nella seconda metà del secondo passaggio, neve “scadente” e terra sotto il manto ormai sporco. Sono le condizioni, peraltro uguali per tutti, nelle quali “rasare” la chiodatura è un attimo, ed è qui, appunto, che Tanak ha mandato in scena il meglio del suo repertorio, gestendo guida e “risparmio” da manuale.

Morale, è una bellissima doppietta nella giornatona Hyundai. Tanak davanti a Breen, con Neuville quarto alle spalle di Rovanpera, Loubet sesto. Ogier che paga quasi 50 secondi al nono posto è, forse, un po’ troppo, e la sua condizione reale andrà vista sabato, quando l’ordine di partenza sarà inverso e la battaglia assurgerà al suo atteso spessore. Al momento, tuttavia, qualcuno ha mantenuto la sua parola, e questo significa che il fattore umano ha sempre il suo bel peso, anche nelle vicende tecnicamente più complesse. E significa anche che considerare questo Mondiale a senso unico era una scommessa avventata. In ogni caso godiamoci il momento, perché è significativo.

Mentre si rimescolano un poco anche le carte delle WRC2, exploit di Esapekka Lappi con la Polo e al momento regolati Gryazin e Mikkelsen, finisce male, invece, il debutto di Jari Huttunen, Campione WRC3 in carica, unico ritiro del giorno 1, fermato da un problema di motore.

Sabato del Arctic Rally Finland è un giro di tre prove speciali da effettuare due volte, assistenza a metà e 144 chilometri di speciali. Il giorno più lungo.

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport - Pirelli

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