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Lamia, Grecia, 28 Giugno. Beh, i giochi son praticamente fatti. È partito forte Sébastien Ogier, ha risposto altrettanto forte Ott Tanak, tutto in un venerdì molto equilibrato e spettacolare, una foratura a testa, in testa alternativamente ma sempre vicini, il vuoto alle loro spalle. Poi, il sabato, l’estone è andato in fuga e adesso, Super Domenica o no, ha la vittoria in tasca. Cioè, di tanto in tanto bisogna concedersi di definire un risultato prima dell’ultimo traguardo, facendola almeno momentaneamente finita con ‘sta storia dell’imprevisto, del colpo di scena dell’ultimo minuto. E, guarda un po’, lo facciamo proprio nella circostanza di un Rally tra i più crudeli e spietati, l’Acropolis Rally.
È un modo, se vogliamo dirla tutta, per enfatizzare la giornata perfetta di Ott Tanak.
Tanak ha vinto cinque Speciali su sei, ottenendo al termine della prima Inohori il peggior risultato della sua giornata… secondo alle spalle, vabbè, di Ogier. È partito con un vantaggio di 3 secondi su Adrien Fourmaux fissato il venerdì sera, e ha chiuso il sabato portando il suo margine a 43.6 secondi su Ogier. Per dare un’dea che riteniamo chiarissima dei valori in campo, a una giornata dalla fine del Rally Fourmaux, che da onesto a previdente lavoratore (e promettente professionista) resta terzo, è a oltre due minuti. Una vita, visti certi regolamenti di conti dello Sport di oggi. I cacciatori di Mondiale, tipo Elfyn Evans che è il candidato maggiormente favorito, su una carta che, tuttavia, va ingiallendo con il passare del tempo e delle occasioni, e Thierry Neuville, che è Campione del Mondo in carica, sono indietro di oltre tre e quattro minuti. Neanche corressero con una Rally2, con la quale Oliver Solberg, Toyota, settimo e primo della categoria “cadetta”, sta facendo decisamente una figura migliore!
Poi si dirà che contro i Tanak e gli Ogier in tale stato di forma ed efficienza c’è ben poco da fare, e che vale la pena di accontentarsi, rimanere all’aspetto e guadagnare un punticino dietro l’altro per andare a vedere come va a finire. Il fatto è che, in una situazione come questa, la domanda sorge spontanea: ma insomma, chi è il Pilota più forte, più veloce del Mondiale? e ancora: ci vuole un lungo Mondiale fatto di mezzi pensionati, sfigati e attendisti a oltranza, oppure tanto vale giocarsela in un match secco e diretto, tuttalpiù con partita di ritorno, eventuale bella e… rigori? In un caso ideale del genere la risposta è sotto gli occhi. Il Mondiale dell’istantaneamente più forte se lo giocano Sèbastien Ogier, coadiuvato da una Macchina e da una Squadra allo stato dell’arte, e Ott Tanak, spesso al di sopra delle intermittenti incertezze del suo “pacchetto” e della fortuna. In questa valle di lacrime, Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, Skoda, sono 22i assoluti, Fontana e Trentin più indietro.
Scusate, magari è il caldo che ci fa divagare (e che tormenta gli Equipaggi in Grecia). Tornando con i piedi per terra, dunque, Ott Tanak, Hyundai, Sébastien Ogier, Toyota, e Adrien Fourmaux, Hyundai, nell’ordine. Poi Evans e Neuville, come si è visto, Gregoire Munster, Ford, e basta, fine delle Rally1 nella top dieci che è diventata anche questa volta un contenitore misto. Quasi metà dei dieci è Rally2, Solberg, Greensmith, Kajetanowicz, Rossell. Vediamo: Rovanpera è uscito di strada (e poi di scena) nella seconda Pavliani, undicesima della serie, Katsuta stessa storia e stessa Speciale, solo a 600 metri dalla fine, Pajari e Sesks erano out da venerdì, e il povero Serderidis, autoctono gentleman driver e profeta in patria, è andato KO per un colpo di caldo nella speciale precedente, la prima Inohori. Manca nessuno? Sì, McErlean, Ford, che dopo una serie di guai resta a galla navigando attorno alla 15ma posizione, un quarto d’ora di ritardo. Verrebbe da dire, ma non vorrei sembrare quello che mette il dito nella piaga, che queste Rally2 sono anche piuttosto affidabili, per non dire competitive. Che aspettano i Signori dei Regolamenti a tenerne conto?
E dai. Un ultimo sforzo. Super Domenica, Smokovo e la mitica Tarzan, 26 e 23 Chilometri, per due volte ciascuna per un totale di 90 chilometri finali. Non è poco. Punti Power Stage e punti Super Sunday. Vogliamo mettere in palio il Mondiale virtuale come fosse tutt’uno? Secondo voi, chi è il Pilota più forte?
© Immagini RIS, Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport – Ford M-Sport, WRC.com
Classifica Rally Acropolis, dopo SS13 (Day 2)
1 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) 2h56m31.7s
2 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1) +43.6s
3 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +2m08.0s
4 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +3m04.4s
5 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +4m17.7s
6 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1) +5m55.0s
7 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) +6m56.7s
8 Gus Greensmith/Jonas Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) +8m34.5s
9 Kajetan Kajetanowicz/Maciej Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) +8m44.5s
10 Yohan Rossel/Arnaud Dunand (Citroën C3 Rally2) +8m59.6s