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Nel solo mese di luglio 2025, la giovane divisione automotive del colosso cinese ha registrato il miglior risultato di sempre, consegnando 30.000 veicoli elettrici. Un incremento del 20% rispetto a giugno (25.000 unità), che era già stato il mese da record fino a quel momento.
Il merito va in gran parte al lancio del nuovo SUV elettrico YU7, le cui prime consegne sono iniziate lo scorso 6 luglio. Il modello affianca l'acclamata berlina SU7, che ha segnato l’ingresso di Xiaomi nel mondo dell’auto nel 2024, diventando rapidamente un’icona tra i veicoli a batteria cinesi. L'arrivo del YU7, considerato da alcuni analisti persino superiore al Tesla Model Y per tecnologia, design e performance, ha ampliato l’offerta e rafforzato ulteriormente il marchio.
Il successo commerciale è supportato da investimenti massicci nella capacità produttiva e nella rete di vendita. A giugno, Xiaomi ha acquisito un nuovo lotto industriale da oltre 485.000 metri quadrati a Beijing Yizhuang, dove sorgerà la terza fase dello stabilimento Xiaomi Auto, con una capacità prevista di 450.000 veicoli l’anno. Parallelamente, la seconda fase della fabbrica – sempre a Yizhuang – ha completato le strutture portanti ed è già entrata in fase di test, con l’obiettivo di produrre 350.000 veicoli annuali una volta a regime.
Anche la rete commerciale è in espansione: a luglio sono state aperte 18 nuove concessionarie, portando il totale a 352 negozi in 97 città cinesi. Altre 18 aperture sono previste ad agosto, con nuovi ingressi in località come Baotou e Longyan. I centri di assistenza sono invece 181 in 106 città.
Il ritmo di crescita è impressionante: la prima consegna della berlina SU7 è avvenuta il 3 aprile 2024 e, già il 18 novembre dello stesso anno, Xiaomi aveva raggiunto quota 100.000 unità vendute. Un traguardo che pochi, se non nessuno, hanno mai raggiunto in così poco tempo nel settore automobilistico.
Infine, l’obiettivo per il 2025, annunciato a marzo dal CEO Lei Jun, è di consegnare 350.000 auto entro la fine dell’anno. Un traguardo sempre più realistico, visto l’andamento attuale. Al momento, Xiaomi vende esclusivamente in Cina, ma il ritmo di espansione fa pensare a un debutto internazionale imminente, Europa compresa. Se e quando accadrà, la rivoluzione elettrica del brand potrebbe estendersi anche al Vecchio Continente, con un impatto potenzialmente dirompente su un mercato già in piena transizione verso l’elettrico.