Zambelli: «Great Wall punta sull'Italia con l'unica rete di vendita europea»

Zambelli: «Great Wall punta sull'Italia con l'unica rete di vendita europea»
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Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
Great Wall porta in Italia il primo SUV prodotto in Europa. Si chiama H6 e viene assemblato in Europa. Abbiamo parlato di questa novità e del costruttore asiatico con Alberto Zambelli, Senior Advisor della Casa cinese
  • Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
27 marzo 2014

Verona – Great Wall porta in Italia il primo SUV prodotto in Europa. Si chiama H6, viene assemblato presso lo stabilimento di Lovech (Bulgaria) e si propone di entrare nel combattuto segmento dei SUV che in Italia si è dimostrato in costante crescita. Di questa novità ne abbiamo parlato con Alberto Zambelli, Senior Advisor della Casa cinese.

Come stanno andando le immatricolazioni?
«I dati di immatricolazione sono stati in incremento dal 2009 ad oggi con un crescendo continuo. Il mercato interno (quello cinese, ndr) è aumentato di più del 20%. L'export si era un po' stabilizzato, ma grazie al nuovo stabilimento europeo si punta a migliorare i risultati, anche se pure qua l'incremento è stato costante».

«Abbiamo venduto 754.000 veicoli nel 2013 facendo segnare un incremento del 21% rispetto al 2012. I SUV hanno raggiunto le 417.000 unità, con un incremento del 48,47%: un dato impressionante che sta a indicare il successo di questa macchina in Cina, in quanto questo modello (l'H6, ndr) è lì in vendita da più di un anno».

Quali sono gli obiettivi per il 2014?
«Per il 2014 Great Wall si è data l'obiettivo di raggiungere 880.000 unità: un incremento del 14% rispetto ai risultati raggiunti nel 2013».

Great Wall ha partecipato anche alla Dakar, com'è andata?
«Negli anni in cui abbiamo partecipato alla Dakar siamo sempre arrivati sino in fondo. Quest'anno abbiamo colto l'ottavo posto assoluto con l'H8 (che non è venduta in Italia ma in Cina) e l'anno scorso abbiamo invece agguantato la sesta posizione assoluta con l'H6».

L'H6 viene costruito in Europa. Gran parte dello stabilimento è stato ultimato, ma manca ancora una porzione che deve essere assemblata. Una volta ultimati i lavori si arriverà ad un sito produttivo di dimensioni davvero notevoli


Avete altri progetti su cui state lavorando?
«Abbiamo preso parte ad un progetto denominato “7.000 Miglia Lontano”, in occasione di cui abbiamo regalato uno Steed ad una associazione di Kathmandu percorrendo 7.000 miglia. La vettura che abbiamo utilizzato e che è stata donata verrà impiegata per le attività di Pronto Soccorso. Quest'anno puntiamo a fare 7 volte 7.000 miglia, ovvero il giro del Mondo con una H6 e con uno Steed: due equipaggi di tre persone per ogni mezzo. L'idea è di raccontare lo street food in tutto il mondo: partiremo il 12 giugno di quest'anno e arriveremo il 1° maggio 2015 in concomitanza con l'Expo. L'operazione ha anche uno scopo umanitario: cercheremo fondi per 7 associazioni».

Com'è andato il mercato e che previsioni ci sono?
«Ovviamente tutti abbiamo risentito del calo del Mercato che c'è stato dal 2008 ad oggi. L'anno scorso il Mercato ha fatto segnare un calo pari a -7,09%, ma abbiamo avuto una crescita a gennaio e febbraio che ci fa ben sperare. UNRAE all'inizio dell'anno ha preventivato 1.335.000 vetture ed un +2,4%. Io onestamente tenderei a dare una previsione di circa 1.400.000 vetture».

In Italia sono state vendute quasi 9.000 vetture, e rappresenta il Paese con l'unica vera rete di vendita esistente in Europa, con circa 70 concessionarie e officine autorizzate


Per quanto concerne le alimentazioni Great Wall in che fascia va ad inserirsi?
«Nel 2013 gli Euro 6 hanno rappresentato lo 0,1% del mercato, mentre l'Euro 5 ha rappresentato il 15,3%. Per quanto concerne le alimentazioni le elettriche costituiscono una nicchia. Il 5% è rappresentato dalle vetture alimentate a metano, il 9% da quelle a GPL, il 31% da quelle a benzina e il 54% da quelle diesel. Noi proponiamo quest'ultima alimentazione e questo significa entrare in una fetta di mercato che l'anno scorso è stata pari a 702.000 unità, contro i 401.000 del benzina, i 116.000 del GPL, i 68.000 del metano, i 15.000 delle ibride e gli 864 delle elettriche».

Lo stabilimento situato in Bulgaria
«Questo prodotto (l'H6, ndr) viene costruito in Europa. Gran parte dello stabilimento è stato ultimato, ma manca ancora una porzione che deve essere assemblata. Una volta ultimati i lavori si arriverà ad un sito produttivo di dimensioni davvero notevoli. Qui vengono costruite sia la Steed che l'H6. L'impianto è modernissimo ed è gestito da inglesi che seguono con molta precisione la qualità del prodotto e la formazione».

Qual'è la situazione di Great Wall in Europa?
«Great Wall ha venduto in Inghilterra 1.400 Steed. In Italia sono state vendute quasi 9.000 vetture, e rappresenta il Paese con l'unica vera rete di vendita esistente in Europa, con circa 70 concessionarie e officine autorizzate. Siamo distribuiti in tutto il territorio nazionale, anche se la nostra presenza è particolarmente intensa al Nord».

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