Porsche Macan S Diesel

Porsche Macan S Diesel
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
La Macan ha dimostrato che persino i SUV possono diventare divertenti e belli da guidare. Qualità costruttiva, motore e cambio sono al vertice della categoria. Veramente pochi i dettagli fuori posto
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
4 maggio 2015

Macan. Una parola dal sapore esotico, che in indonesiano significa “tigre”. Nel caso della nuova SUV compatta della Porsche potrebbe sembrare una scelta spregiudicata, visto che cstiamo parlando di un'auto da quasi due tonnellate. E invece, come scoprireremo nel corso della nostra prova, i tedeschi non potevano scegliere un nome più appropriato.

Dal vivo: com'è fuori

Il design della Macan è senza dubbio ben riuscito. Più proporzionata, compatta e filante rispetto alla sorella maggiore Cayenne, la SUV compatta di Zuffenhausen si fa subito notare grazie al cofano allungato e alle careggiate larghe, con il posteriore che appare ben piantato per terra. Il parabrezza particolarmente inclinato e il profilo delle vetrature laterali poi conferiscono un tocco di grande sportivià e dinamicità alla fiancata. Di serie vengono offerti cerchi in lega da 18 pollici ma si possono avere misure fino a 21 pollici di diametro (optional da circa 1.000 a 4.500 euro a seconda dei modelli). Davvero accattivanti i gruppi ottici anteriori, con i quattro diodi a led per le luci diurne, ma ancor di più quelli posteriori, che sembrano scaturire direttamente dalla carrozzeria.

Dal vivo: com'è dentro

Saliti a bordo si ha subito l'impressione di trovarsi al volante di una vera Porsche. Chiave d'accensione rigorosamente a sinistra, tunnel centrale “in salita” e strumentazione con gli immancabili quadranti circolari. Bellissimo il volante, derivato nel design da quello della hypercar di famiglia, la 918 Spyder, ma sorprendono anche i sedili (riscaldati e ventilati!), perfettamente sagomati e rivestiti di morbida pelle. Al centro della plancia spicca il classico sistema multimediale PCM, con cui si dialoga attraverso lo schermo touch e i comandi “fisici” sotto al display. È molto completo ed efficacie, anche se forse ci si aspetterebbe qualcosa di più in termini di rapidità di esecuzione. Non mancamo un bauletto centrale e due portabibite, anche se di fatto si sente la mancanza di uno spazio dove riporre gli oggetti di uso quotidiano in maniera rapida ed immediata.

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La Porsche Macan sfrutta l'architettura dell'Audi Q5, opportunamente modificata

Qualità sublime

Ormai ci siamo (quasi) abituati al livello qualitativo eccellente raggiunto dalle Porsche e anche questa volta non smettiamo di sorprenderci. La Macan rivela una cura realizzativa maniacale, degna di una 911, sia dentro come fuori. Gli accoppiamenti di carrozzeria sono rigorosi, costanti in maniera quasi ossessiva e le guarnizioni abbondano ovunque. L'abitacolo poi mette in mostra materiali di grandissima qualità – eccezionale la pelle con cuciture a vista che riveste la plancia – e dettagli di grande pregio. Uno su tutti il cronometro analogico offerto con il pacchetto Sport Chrono.

Dietro si sta comodi, bagagliaio ok

A bordo della Macan si viaggia in prima classe. Anche chi sta dietro può godere di grande spazio per le gambe e bocchette di ventilazione posteriori con controlli dedicati (il clima triziona è comunque optional). Solo i più alti, nel caso si dovesse scegliere il tetto panoramico, rischiano di sfiorare il padiglione con la testa. Il bagagliaio offre una buona capacità, che parte da 500 per raggiungere i 1.500 litri con sedili abbassati. La superfici di carico è piatta e ben sfruttabile, anche con gli schienali reclinati. Peccato solo per il piccolo gradino in corrispondenza della soglia di carico e per l'assenza della ruota di scorta (il ruotino da 18” è un optional da 231 euro).

La Macan sfrutta al massimo le sinergie all'interno della galassia Volkswagen, senza per questo però rinunciare al DNA tipico di ogni modello Porsche

Sicurezza: c'è di tutto e di più (a pagamento)

Completissima la lista dei più moderni dispositivi di sicurezza e di assistenza alla guida. Non mancano il cruise control attivo con frenata automatica di emergenza e il contollo dell'angolo cieco, ma nemmeno il sistema che controsterza automaticamente in caso di abbandono involontario della carreggiata (sopra ai 65 km/h). Purtoppo però tutti questi dispositivi non sono di serie e vengono offerti soltanto come optional, a cifre non trascurabili.

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Gli interni, molto sportivi, sono realizzati con una cura maniacale e materiali di altissima qualità

Audi Q5, parente alla lontana

Prodotta nella modernissima fabbrica di Lipsia (insieme a Panamera e Cayenne), la Macan è un progetto che sfrutta al massimo le sinergie all'interno della galassia Volkswagen, senza per questo però rinunciare al DNA tipico di ogni modello Porsche. Nasce sull'architettura MLB, quella dell'Audi Q5 per intenderci, opportunamente modificata dagli ingegneri di Zuffenhausen. Le raffinate sospensioni in alluminio per esempio sono tali e quali quelle della Q5, ma gli ammortizzatori sono diversi, più corti e rigidi, a tutto vantaggio di un assetto più orientato alla sportività. Inoltre la Macan può essere equipaggiata non solo con ammortizzatori attivi, ma anche con raffinatissime sospensioni ad aria, non disponibili sulla SUV dei Quattro Anelli, nemmeno come optional. Queste permettono di alzare la Macan di ben 40 mm nella guida in fuoristrada, in modo da avere un'altezza da terra di 23,5 cm, ma anche di abbassarla per facilitare le operazioni di carico e migliorare la dinamica di guida in modalità Sport Plus.

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Una vera scultura i gruppi ottici posteriori, che sembrano scaturire direttamente dalla carrozzeria

 

Le carreggiate sono più larghe di 37 mm, le pinze freno anteriori rimangono in alluminio ma guadagnano sei pistoncini, mentre il raffinato sistema a trazione integrale è stato completamente riprogettato. Può contare su una frizione Magna a controllo elettronico che ripartisce in maniera intelligente la coppia motrice tra i due assi, distribuendo però sempre maggior motricità al retrotreno (perlomeno in condizioni normali). In questo modo è stato possibile montare, secondo una tradizione tipicamente Porsche, pneumatici più grandi al posteriore (255 invece di 235 nel caso di cerchi da 18”) con effetti importanti sulla dinamica di guida. Il cambio a doppia frizione con sette rapporti invece è Made in Audi e non è quindi lo stesso che troviamo su altri modelli Porsche, prodotto da ZF. Non manca naturalmente un differenziale posteriore, che può essere a controllo elettronico (Porsche Torque Vectoring Plus), pensato per migliroare la motricità in entrate e uscita di curva.

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Le sospensioni ad aria, opzionali, permettono di alzare la vettura di 4 cm per la guida in fuoristrada

Prezzi: occhio agli optional!

Con una lunghezza di 4,681 m, una larghezza di 1,923 ed un'altezza 1,624, la Macan deve vedersela prima di tutto con una vettura aggressiva e affermata come la Range Rover Evoque. Ma anche modelli più tradizionali come BMW X3, la Mercedes GLK (e la futura GLC) ma anche le stesse Audi Q5 e Porsche Cayenne e bene che si guardino le spalle. I prezzi partono da 64.030 euro per le versioni 3.0 S a benzina e 3.0 S Diesel a gasolio. Si parte invece da 86.433 euro per il top di gamma attuale, la versione Turbo a benzina da 400 CV. Come sempre però basta un attimo per far lievitare queste cifre d'attacco, considerate le copiose liste di accessori disponibili. Sbizzarrendosi con il configutore si può arrivare tranquillamente ad accumulare optional per un valore anche superiore ai 30.000 euro!

La Macan vuole essere prima di tutto una Porsche. Anzi, una tigre agile e scattante, sempre pronta a mordere l'asfalto

Le nostre impressioni di guida

Gli uomini Porsche hanno insistito molto sul fatto che la Macan è una vettura ben diversa nella dinamica di guida dall'Audi Q5 da cui deriva. Per scoprire se sono stati di parola non resta che mettere in moto e vedere che pasta è fatta. Siamo al volante della versione S Diesel, la più gettonata nel nostro Paese, dove la Macan è già diventata un'auto di grande successo. Sotto al cofano si nasconde un V6 a gasolio da 3.0 litri che in Italia è stato autolimitato a 250 CV per ovvi motivi fiscali (all'estero eroga 258 CV). Il sei cilindri prende vita ma non fa nulla per far sentire la sua voce, complice anche la sublime insonorizzazione dell'abitacolo.

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Il tunnel in salita centrale, vero segno distintivo di tutti i più recenti modelli Porsche

 

Quando non si ha fretta la Macan a gasolio fa di tutto per garantire un comfort di guida eccezionale. Il PDK a sette marce è veloce e impercettibile nei cambi di marcia, mentre il motore si dimsotra pastoso e capace di muovere le due tonnellate della Macan anche con un filo di gas. La Macan però vuole essere prima di tutto un Porsche. Anzi, una tigre agile e scattante, sempre pronta a mordere l'asfalto. Passiamo quindi nelle modalità Sport e Sport Plus per capire le reali potenzialità di questa SUV. Le sopsensioni si fanno più rigide, mentre cambio, motore e sterzo rispondono in maniera molto più repentina. La Macan, in un istante, ha cambiato completamente volto. Diventa incredibilmente agile e scattante, addirittura emozionante in curva. Persino il sound del motore diventa quasi coinvolgente, nonostante l'alimentazione a gasolio.

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Il posteriore, ben piantato per terra, mostra spalle robuste e una forte presenza scenica

 

Il motore tira fuori una grinta soprendende ed il merito è anche della valanga di coppia subito disponibile (ben 580 Nm a soli 1.750 giri/min!). Il PDK diventa ancora più fulmineo nell'inserimento di marcia e soprattutto, come su ogni Porsche che si rispetti, in modalità manuale mantiene la marcia inserita fino al limitatore, come sulle vere sportive, senza mai intervenire in maniera autonoma. Le sopsensioni, ora molto più rigide, permettono cambi di direzione soprendendemente veloci per un'auto con questo peso ed ingombri. L'appoggio è immediato e i trasferimenti di carico si riducono al minimo. Lo sterzo merita un vero e proprio dieci e lode. Al di là delle dimensioni contenute della corona, convince per una precisione sorprendente, che garantisce inserimenti in curva chirurgci. Sempre consistente e mai troppo “pesante”, dà grande confidenza e fa sempre capire bene dove si vanno a mettere le ruote.

La Macan ha dimostrato che persino i SUV possono diventare divertenti e belli da guidare

 

L'aspetto che ci ha entusiasmato di più è la gestione della trazione integrale. Normalmente la Macan trasferisce la maggior parte della motricità al posteriore, garantendo un piacere di guida superiore. Solo quando serve (scarsa aderenza, pioggia, fango, neve, ecc., ) la coppia passa davanti (anche fino al 100% in casi estremi), ma in maniera sempre intelligente e a seconda delle condizioni della strada. In accelerazione per esempio la trazione si ripartisce con un rapporto 50:50 per scaricare a terra tutta la potenza in maniera efficacie, poi (in condizioni normali) passa gradualmente dietro. Il risultato è un'auto che arriva ad accennare persino un leggero sovrasterzo quando si forza il ritmo. Apparentemente potrebbe sembrare un controsenso ma di fatto siamo davanti ad una SUV bella e coinvolgente da guidare, nonostante il peso e la notevole altezza da terra.

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Il 3.0 V6 rappresenta lo stato dell'arte dei motori a gasolio

Consumi

Nel corso della nostra prova, dove abbiamo alternato percorsi trafficati a strade lontano dalle città e autostrade, siamo risuciti ad ottenere un consumo medio pari a 8,9 l/100 km (dato del computer di bordo). Un risultato superiore alla soglia psicologica dei 10 km/l e comunque positivo per un'auto da 2,0 tonnellate, spinta da un sei cilindri a gasolio da 250 CV. Siamo sicuri che con uno stile di guida più attento, dove si sfrutta al massimo l'efficienza del cambio PDK, si riescano ad ottenere risultati persino migliori.

Conclusioni

La Macan ha dimostrato che persino i SUV possono diventare divertenti e belli da guidare. Un traguardo non da poco, ottenuto grazie ad una meccanica, ma soprattutto ad una gestione elettronica veramente molto raffinate. Qualità costruttiva, motore e cambio sono al vertice della categoria. Veramente pochi i dettagli fuori posto.

 

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Pregi

- V6 diesel e PDK rappresentano lo stato dell'arte attuale

- È una SUV bella da guidare
- Qualità realizzativa sublime

Difetti

- PCM: un po' macchinoso e non rapidissimo per gli standard di oggi

- Portaoggetti: al di là dei portabibite mancano vani per riporre oggetti in maniera rapida
- Troppi optional a pagamento, tra cui tutti i dispositivi di sicurezza più innovativi 

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  • Prezzo da 76.283
    a 122.692 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 473
    a 478 cm
  • Larghezza da 192
    a 194 cm
  • Altezza da 160
    a 162 cm
  • Bagagliaio da 458
    a 1.503 dm3
  • Peso da 1.920
    a 2.480 Kg
  • Segmento Suv e Fuoristrada
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