Seat Alhambra restyling

Seat Alhambra restyling
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Emiliano Perucca Orfei
A cinque anni dal lancio anche per la Seat Alhambra è venuto il momento di rifarsi un po' il trucco introducendo interessanti novità che non riguardano solamente l'estetica ma anche i motori e la qualità della vita a bordo.
15 luglio 2015

Rispetto al modello che va ad aggiornare il restyling della Alhambra propone una diversa mascherina anteriore, caratterizzata da nuovi listelli orizzontali in luogo dei precedenti verticali, oltre che gruppi ottici anteriori e posteriori completamente rivisti nell'architettura interna: una specialità del Gruppo Volkswagen da cui Seat ha attinto per dare alla Alhambra uno sguardo più seducente ed al passo coi tempi.

 

Lunga 485 cm, larga 190 ed alta 172 la sette posti spagnola - come la gemella Volkswagen Sharan - è sviluppata su un passo tra le ruote di 292 cm che ha permesso di realizzare un abitacolo interno molto spazioso, anche in configurazione a sette posti: il vano bagagli, in base a come al posizionamento dei sedili, può infatti passare da un minimo di 267 litri (poco meno di una Golf) in configurazione sette posti ad un massimo di 2.297 passando per i 658 litri della classica modalità "a cinque" con i due sedili della terza fila abbassati.

 

Numeri eccezionali che possono essere sfruttati al meglio grazie alla presenza del sistema Easy Fold studiato per permettere ad entrambe le linee di seduta posteriori di ripiegarsi a scomparsa andando a creare un vano di carico perfettamente piano. Il tutto con grande facilità grazie ad un pulsante che sblocca l'intelaiatura di ogni sedile permettendone la chiusura.

 

Dotato di quattro accessi laterali, di cui due porte scorrevoli posteriori - elettroattuate, alla stregua del portellone, nella versione Advance - l'abitacolo della Alhambra vanta alcune novità anche per quanto riguarda il volante multifunzione, lo stesso della Leon (più sportivo nell'impugnatura) e nel sistema multimediale dotato ora della nuova tecnologia Mirrorlink: lo smartphone può essere ora replicato sul sistema multimediale della vettura e molte delle sue funzionalità possono essere utilizzate per ascoltare la musica, le webradio o sfruttare sistemi di navigazione satellitare che sfruttano il potenziale del 3G dello smartphone stesso per offrire una cartografia più aggiornata ma soprattutto informazioni sul traffico più precise ed aggiornate. Il sistema multimediale della Alhambra sfrutta anche le funzionalità Connect App di Seat che integrano il Read To Me per la lettura degli SMS ed il Voice Reply per la risposta dettata.

La gamma motori italiana (tutta Euro6) non prevede alcuna unità a benzina, invece venduta in altri Paesi, per concentrarsi su quattro diverse proposte a gasolio

 

Due gli allestimenti disponibili in Italia: Style ed Advance con prezzi leggermente superiori ai precedenti - si parte da 34.300 euro - a fronte però di dotazioni di serie decisamente più sostanziose: di serie il sistema multimediale con schermo da 6,5 pollici (porta USB e Bluetooth) il clima trizona, il sistema anti collisioni multiple (la vettura mantiene frenate le ruote in caso di impatto) e sette airbag. Per avere le porte elettroattuate, i cerchi da 17", l'accesso keyless, navigatore, il sistema di parcheggio automatico e la telecamera posteriore bisogna però orientarsi verso la più costosa versione Advance, in listino a partire da 36.300 euro con la motorizzazione d'accesso. Sempre optional alcuni elementi interessanti, come le sospensioni attive (1.010 euro), così come altri accessori di sicurezza contenuti per l'occasione in uno "scontato" pacchetto Safety: con 868 euro di possono ottenere il monitoraggio degli angoli ciechi (Blind Spot Detection), il controllo del mantenimento della carreggiata ed il riconoscimento automatico dei limiti di velocità.

 

La gamma motori italiana (tutta Euro6) non prevede alcuna unità a benzina, invece venduta in altri Paesi, per concentrarsi su quattro diverse proposte a gasolio, tutte basate sul 2.0 TDI: si parte dai 116 CV dell'accesso alla gamma e si sale verso i 184 CV del top di gamma (solo con cambio DSG) passando per quella che sarà la scelta più popolare, ovvero l'unità da 150 CV in listino da 36.700 euro. Un motore che in Seat pensano essere "perfetto" per la Alhambra tanto da avergli dedicato anche l'unica versione a trazione integrale 4Drive a listino (solo manuale 6 marce).

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Non sono tante le modifiche agli esterni, in questo restyling della Alhambra

 

Le prestazioni del 150 CV parlano di una velocità massima di 199 CV, di una accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi ed un consumo medio di carburante pari a 20,0 km/l che scendono a 17,9 nel caso in cui si scelga la versione a trazione integrale.

Dal vivo: com'è fuori

Le modifiche apportate dagli stilisti Seat alla Alhambra sono davvero di dettaglio ma si notano e permettono alla monovolume spagnola di mantenersi piuttosto moderna a cinque anni di distanza dal suo lancio. Una vettura che non nasce, in ogni caso, per farsi notare o per stupire anche se i nuovi gruppi ottici abbinati alla calandra con listelli orizzontali rendono i look della Alhambra decisamente più sofisticato ed interessante.

Dal vivo: com'è dentro

Spaziosissima e molto piacevole da "vivere" da soli o con la famiglia la nuova Seat Alhambra introduce piccole novità per quanto concerne il posto guida e la vita a bordo. Il posto guida, già in origine del modello molto più automobilistico di altri, ora guadagna il volante della Leon e questo si nota immediatamente quando si impugna il volante che ha spessori differenziati ed è molto piacevole da impugnare.

 

Anche la multimedialità è stata portata all'estremo e nella versione di punta Advance offre molti degli ultimi ritrovati tecnologici: noi abbiamo provato il Mirrorlink con un telefono Android e rispetto alle prime versioni lanciate meno di 12 mesi fa bisogna ammettere che il sistema del Gruppo Volkswagen funziona molto bene. Peccato che una volta in funzione non si riesca ad interagire normalmente con il resto dei comandi del multimedia system: per intenderci se si sta navigando attraverso Mirrorlink la normale radio FM viene esclusa e per ascoltare della musica bisogna rivolgersi anche in questo caso allo smartphone.

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Le nuove sospensioni attive si fanno apprezzare, garantendo comfort a tutti gli occupanti

 

Ben abitabile, sia davanti che dietro, la nuova Alhambra come il modello prerestyling vanta una capacità di carico notevole ed una capacità di adattare il proprio spazio alle esigenze di cose o persone: i sedili possono essere reclinati o spostati uno alla volta ma, soprattutto, quando si decide di sfruttare al massimo lo spazio si ha il vantaggio di un piano di carico davvero piano e pratico.

 

Molto comoda la funzionalità Keyless che include anche l'apertura automatica delle porte e del portellone posteriore: quest'ultimo elemento molto comodo quando si è da soli e si hanno entrambe le mani occupate.

Come si guida

È una monovolume per cui l'aspetto sportività passa ovviamente in secondo piano. Quello che però stupisce della Alhambra (come della Sharan) è la capacità di assicurare una buona dinamica di guida che si traduce in un corpo vettura piuttosto piatto, anche in curva, ed in una agilità nello stretto davvero inaspettata. Si guida tale e quale ad una berlina, insomma, con il plus di essere seduti piuttosto in alto e con tutto sotto controllo grazie ad una superficie vetrata che aiuta a far fronte a dimensioni piuttosto generose. Molto utili, in ogni caso, i sensori di parcheggio così come il controllo dell'angolo cieco sugli specchietti: con una vettura così grande è molto utile avere certezze in termini di occupazione degli spazi...

La Alhambra è una vettura ideale per grandi famiglie ma anche per chilometristi che necessitano di qualcosa in più di una station wagon

 

Tra gli elementi che abbiamo apprezzato della nuova Seat Alhambra ci sono anche le nuove sospensioni attive: attraverso un pulsante è possibile selezionare il driving mode e quindi il setup delle sospensioni in base al confort o alla performance che si desidera. In realtà il vero vantaggio del sistema è un'altro, ovvero che è in grado di assicurare una linearità di guida viaggiando scarichi o a
pieno carico, a tutto vantaggio della sicurezza e del comfort di bordo.

 

Un set di sospensioni che aiuta notevolmente nella guida alla stregua del cambio DSG che abbiamo provato in abbinamento al motore 2.0 TDI da 184 CV: la nuova unità, che sostituisce la precedente da 177, è molto silenziosa, lineare e potente ed a differenza della 150 CV (anch'esso molto silenzioso) offre uno spunto decisamente più convincente una volta superati i 3.200/3.300 giri. Un allungo più utile ad una guida sportiva piuttosto che confortevole tanto che una volta saliti a bordo della versione da 150 CV non abbiamo trovato particolari differenze nella guida di tutti i giorni: i consumi sono grosso modo gli stessi (7,8l/100 km reali) e la performance in città e fuori porta è davvero già più che sufficiente con la motorizzazione "di mezzo".

In conclusione

La Alhambra è una vettura ideale per grandi famiglie ma anche per chilometristi che necessitano di qualcosa in più di una station wagon o una monovolume compatta. Un'auto "totale" con cui lavorare o raggiungere la meta del proprio tempo libero ben assistiti da un'elettronica che lavora per rendere l'auto più sicura e comfortevole.

Pro

- Spazio a bordo

- Motore TDI 150 CV
- Guida: non è la solita monovolume

Contro

- Sensori e retrocamera di serie solo su Advance

- Il cambio DSG non è disponibile sulla 4x4

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