smart Brabus #1: una mini Tesla che brucia l’asfalto [Video]

Pubblicità
Emiliano Perucca Orfei
La smart #1 Brabus si avvicina al mondo delle elettriche americane, cui si è largamente ispirata per molti aspetti. Ecco com'è e come va
28 settembre 2022

Così come la guida di una Tesla ti cambia un po’ la prospettiva sulle auto, la smart #1 Brabus ti fa dimenticare tutto quello che sapevi della smart e ti avvicina proprio al mondo di queste elettriche americane, cui si è largamente ispirata per molti aspetti. Gl’interni, prima di tutto, ma anche in un certo senso la prestazione spropositata rispetto a quel che suggerisce l’aspetto estetico (che - va detto - non è travolgente). trazione integrale, batteria messa il più in basso possibile, e una dinamica di guida che è all’altezza della situazione per gestire coppia e rilascio della potenza, quasi brutale.

Ce lo dicono i numeri: 0-100 in 3,9 secondi, 428 CV (la “normale ne ha 272) e un’autonomia tutt’altro che disprezzabile se la vediamo come una citycar (anche se adesso è lunga 4,27 metri, e non 3) pari a 400 km. La batteria da 66 kWh ha la ricarica a 22 kW, quindi tre ore per il pieno. La coppia passa da 343 a 543 Nm e la guida si avvantaggia anche di tutte quelle “cure” che Brabus sa dare in termini di assetto, ruote, guidabilità e ovviamente anche tutta una serie di dettagli esterni, che fanno salire il peso a 1.900 kg rispetto ai 1.800 della versione a trazione posteriore. Come vedete, non sono pochi, anche in questo la smart #1 made in Cina non ha nulla a che vedere con gli 800 kg di quella di Hambach di buona memoria.

Anche gl’interni, come detto, hanno colto alcuni elementi che oramai distinguono le elettriche native, come la connessione permanente in rete, i comandi principalmente touch e un sistema operativo che supporti adeguatamente l’estensione di molte funzioni legate alla connettività. La soluzione di smart #1 si chiama EcarX, già resa operativa da altri modelli di origine cinese della Geely ma ritagliato su misura e diretto progettualmente da Mercedes. il chipset è di prim’ordine (Snapdragon 8155) con una piattaforma software tra le più evolute attualmente disponibili sul mercato.

Sulla versione guidata da segnalare anche l’aggiunta di una modalità di guida Brabus, pensata per sprigionare tutto il potenziale della vettura e per soddisfare anche i guidatori più esperti. Avere la smart #1 in versione Brabus vuol dire anche, a fronte dei 48.150 euro richiesti, il tettuccio Halo apribile panoramico, le luci CyberSparks a led adattive, le luci di posizione posteriori a led ad alto raggio e dinamiche, i loghi Brabus un po’ dappertutto, il volante in Alcantara e sedili in microfibra effetto scamosciato, il bicolore con molti dettagli rossi tipicamente Brabus e l’head up display.

Pubblicità