Prima ancora della sostanza, il Campionato Italiano Rally “espone” la sua grande forma!

Prima ancora della sostanza, il Campionato Italiano Rally “espone” la sua grande forma!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Al via l’Italiano Rally, con un “bouquet” di novità e di ottimismo che è il miglior augurio per la prima prova, il Rally del Ciocco e Val di Serchio. Le sfide ”incrociate” che animano una stagione di grandi contenuti | <i>P. Batini</i>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
23 marzo 2013

Si inizia dalla “forma”, che riunisce nella cornice di Forte dei Marmi i buoni propositi di un Campionato Italiano Rally attorno al quale hanno fatto quadrato in molti. I Piloti e i Team, naturalmente, gli organizzatori di una stagione assai lunga, varia e complessa, i Promotori e, a giudicare dall’avvio serale della “Capitale” versiliana, il pubblico.

 

Il Rally del Ciocco e Val di Serchio inaugura in un sol colpo una primavera riluttante (ha piovuto e minaccia tempo incerto), il Campionato. La Stagione Italiana 2013 al debutto fa il pieno di novità e, con 74 equipaggi al nastro di partenza, di partecipazione. Alla quantità si aggiunge la qualità, che si distribuisce in un ventaglio di spunti quanto mai interessanti.

Andreucci-Andreussi con la Peugeot 208 R2

Non c’è dubbio che i proiettori della vigilia sono stati puntati sul Campione uscente, Paolo Andreucci, che “curiosamente”, al contrario di quanto accade di solito, non si dichiara pronto a ripetersi ne a superarsi, bensì a vivere una elettrizzante esperienza che per molti versi sa di “prima”. Il Pilota ufficiale Peugeot Italia ha cambiato molto, e tutte le novità sono concentrate nella nuova auto che spazza via obiettivi antichi e convenzionali per proporne di nuovi.

Fa strano che il Campione si trovi “obbligato” a fare gli auguri ai suoi avversari più temibili e diretti, ma fa bene allo sport

 

Bersagli che sono dedicati non più alla conferma del settimo Titolo conquistato al termine della passata stagione, ma che offrono al Campionato in partenza l’imprinting di una grande eccitazione. Il Toscano, che corre “navigato” dalla compagna Anna Andreussi, porta all’esordio sulle strade di casa sua la nuova Peugeot 208 R2, e non c’è dubbio che la vetrina della montagna lucchese è semplicemente ideale per portare al battesimo la vettura che sarà dedicata alla clientela privata e che prelude alla R5 che arriverà più avanti nel corso della stagione. Il fatto, poi, che a “collaudare” la neonata 208 sia il Campione Italiano è un considerevole valore aggiunto all’impegno della Casa.

 

Suona un po’ strano che il Campione in carica sia anche obbligatoriamente il Campione uscente, ma le dinamiche e le scelte di Peugeot si allineano perfettamente con l’evoluzione del Campionato, costantemente alla ricerca di motivi di interesse. Fa strano, dicevamo, che il Campione si trovi “obbligato” a fare gli auguri ai suoi avversari più temibili e diretti, ma fa bene allo sport che nell’incrocio delle circostanze a dare l’”In Bocca al Lupo” ai favoriti sia proprio il detentore del Titolo.

Occhi puntati su Umberto Scandola

Così l’occhio di bue si sposta e punta su Umberto Scandola, che porta in gara assieme a Guido D’amore la Skoda Fabia S2000, e che raccoglie i pressoché plebiscitari favori dei pronostici, a breve termine, il Ciocco, e a lungo termine, il Campionato. Il Pilota veronese, secondo al Rally del Ciocco lo scorso anno, gode anche dei favori delle parti invertite, dal momento che quest’anno “tocca “ ad Andreucci sviluppare una nuova macchina, e può contare sull’ulteriore evoluzione della potentissima auto di Skoda Italia Motorsport.

L’occhio di bue si sposta e punta su Umberto Scandola, che porta in gara assieme a Guido D’amore la Skoda Fabia S2000, e che raccoglie i pressoché plebiscitari favori dei pronostici, a breve termine, il Ciocco, e a lungo termine, il Campionato

 

Dai valori assoluti alle “proposte”, il 36° Rally del Ciocco (e di Val di Serchio) riporta alla partenza di Forte dei Marmi l’attesa per il divenire dei giovani più promettenti, emblematicamente rappresentati da Simone Campedelli, Andrea Nucita e Andrea Grugnola, e la varietà dell’impegno delle Case e dei Team, evidenti nel fiorire dei Trofei, Citroen, Renault, Suzuki.

 

Forte dei Marmi è il vernissage “mondano” del primo Rally del Campionato 2013, ed è una scelta che parla di grandi propositi ma anche del valore degli organizzatori, che sono riusciti nell’intento ambizioso di gettare un “ponte” che collega direttamente una delle spiagge più note d’Italia al Teatro della Montagna, ovvero ai luoghi dell’”alta” provincia di Lucca dove verranno disputate le sedici Prove Speciali del Rally. D’altra parte c’era da aspettarselo.

 

Organization Sport Events, che ha realizzato questa “prima” dagli eccezionali contenuti, conta quest’anno il 36° “Ciocco” della sua storia, un Rally nato un po’ in sordina ma immediatamente assurto a notorietà per i suoi contenuti, e che fu vinto per la prima volta nel 1976 da Tony Carello e Arnaldo Bernacchini con la “mitica” Lancia Stratos.

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