CIR 2017. IL Ciocco: Anna Andreussi sul Rally… di Paolo Andreucci!

CIR 2017. IL Ciocco: Anna Andreussi sul Rally… di Paolo Andreucci!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Ecco il briefing “Zero” del Campionato Italiano Rally. Si parte dal Ciocco e Valle del Serchio, con un programma e una “plateau” da capogiro. Gli atout e le insidie della nuova formula
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
17 marzo 2017

Il Ciocco, 16 Marzo 2017. Il CIR ai blocchi di partenza. Week End Premium nell’area incantata della Media Valle e in Garfagnana: è scoppiata la Primavera e parte la stagione 2017 del CIR. Il briefing diventa una circostanziata guida all’appuntamento. Da non mancare.

Anna Andreussi. “Eh sì, è scoppiata la Primavera. Sembra proprio che ci sarà bel tempo, che farà addirittura caldo per tutto il week end e su tutta la gara. Il fatto che non ci siano dubbi meteo è già il primo segnale positivo, di buon auspicio per la manifestazione. L’altro segnale forte è che ci sono una quindicina di R5. Sono molte, anche per una categoria che è stata indubbiamente una buona idea e che può solo crescere dando un enorme apporto di spettacolo e di contenuti a tutte le gare. C’è, poi, questo giovane fenomeno che risponde al nome di Kalle Rovanpera, che ha già fatto un test e che siamo molto contenti di avere con noi. Con noi anche Marco Pollara, ed ecco che abbiamo due giovani promesse, una a destra e una a sinistra della nostra 208 T16. Questo ci fa un enorme piacere, anche perché Peugeot ha sempre guardato con un grande interesse verso i giovani, sia perché vuol dire che è sinonimo di un Campionato vivo, che sta superando i momenti delle crisi di concorrenti e di partecipazione degli ultimi anni. Credo che stia crescendo di nuovo anche l’interesse generale, ad incominciare dai giovani, naturalmente visto che una promessa come Rovanpera vede nel nostro Campionato la Palestra ideale per la sua crescita.

Voi un po’ meno giovani, ma sportivamente degli adolescenti. Come vi sentite al cospetto della nuova stagione?

AA. “Per quanto riguarda noi, trovare gli stimoli è sempre difficile, ma quest’anno direi che ce ne sono molti, non ultimo quello del decimo Titolo sfuggitoci proprio all’ultimo Rally del Campionato scorso, e che bisogna cercare di riacchiappare.

Si inizia con il Rally del Ciocco e Valle de Serchio, una Gara che ha molti significati per noi. È il Rally di Paolo, è il primo della stagione, insomma un appuntamento che voi vale il doppio, dai punti di vista sportivo, ma anche morale, affettivo.”

Il Ciocco Rally Speciale?

AA. Sì, senza dubbio. La gara? Innanzitutto segue una formula che ha sempre funzionato e che ogni anno viene arricchita e migliorata. È costantemente innovativa e ben organizzata, visibilmente dedicata al pubblico per cui vengono disegnate prove belle e facilmente accessibili.

È bellissima e intensa. Basti dire che oltre alla prova-spettacolo inaugurale sul lungomare di Forte dei Marmi, un’inaugurazione del Rally e della stagione davvero sontuosa il venerdì sera, Sabato dovremo disputare ben 12 prove speciali, in generale più lunghe rispetto al passato. Il risultato è una prima tappa indubbiamente importante, e sicuramente molto impegnativa, delicata per la guida e la concentrazione. La gara inizia la mattina prestissimo, alle 6:00, e finisce tardi la sera, siamo alla 20:00. Sarà naturalmente importantissimo, e non facile, mantenere molto alti i livelli di ritmo e di concentrazione, superare gli impasse della fatica, inanellare tutte le fasi delle giornate con un ritmo infernale di prove speciali e service, ben quattro, che se da una parte sono il mezzo per ricaricare un poco le batterie, sono anche un taglio momentaneo del ritmo che bisogna riacquistare subito. Insomma, è un Rally bello e difficile. Le strade sono tortuose, sconnesse, spesso sporche. Richiede grande sensibilità a causa di cambiamenti di ritmo e di grip.”

Strategia di gara?

AA. “Gara 1 e gara 2 anche quest’anno. Quindi, per prima cosa direi che gara 1, che corrisponde al lunghissimo sabato del il Ciocco, andrebbe considerata un poco più importante. Non tanto per il chilometraggio, elevato ma non così diverso rispetto a quello della domenica, quanto perché la prima giornata sarà senz’altro più completa sotto il profilo delle speciali, e sicuramente più faticosa, provante. Partire forte pensando che non finisce subito lì, alla seconda curva, e mantenere un rendimento molto alto e costante. Questa è la “strategia” di base, ovvia da descrivere ma non tanto facile da rispettare.”

È un Rally bello e difficile. Le strade sono tortuose, sconnesse, spesso sporche. Richiede grande sensibilità a causa di cambiamenti di ritmo e di grip

Regolamento “fluido”?

AA. “Siamo rimasti alla “rivoluzione dello scorso anno, gara UNO e gara DUE, ma qualcosa va cambiando. Io sono stata tra i promotori dei tre punti che verranno assegnati quest’anno al vincitore del Rally, dell’intero Rally di ogni appuntamento del CIR, perché è una soluzione che ci riporta un po’ alla vecchia formula originale di considerazione dell’Evento, ma che soprattutto contribuisce a riequilibrare anche sportivamente il valore dei Rally e il criterio di assegnazione dei punteggi. Non completamente, certo, ma intanto è un piccolo passo in avanti verso una risoluzione che ci riporti alla tradizionale, più significativa assegnazione dei punti di Campionato nel rispetto del valore delle singole Prove che ne compongono il mosaico.

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