CIR 2021. Rallye Sanremo. Indizi di Breen e Nagle (Hyundai)

CIR 2021. Rallye Sanremo. Indizi di Breen e Nagle (Hyundai)
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Appena due chilometri, la Bajardo Power Stage è il battesimo della 68ma edizione del Rally. WRC+ apart, è CIR Sparco. Intanto Da Zanche e De Luis vincono la gara delle Storiche. Domenica poco meno di 90 chilometri in sette Speciali
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
10 aprile 2021

Sanremo, 10 Aprile. Una volta saputo che “Lucky” e la Pons erano fermi con la loro Delta Integrale sulla settima Speciale, il “pericolo” era scongiurato e non c’erano più dubbi né incertezze: Lucio Da Zanche e Daniele De Luis, dominatori dall’inizio alla fine sulla stupenda Porsche 911 bianca e azzurra, andavano a vincere a mani basse la “sezione” storiche dell’Evento, il 36° Rallye Sanremo Storico, davanti a Musti e Biglieri, simil-macchina e una ventina di secondi di ritardo. Gran Gara!

In attesa che nell’anfiteatro ligure del Rally scendessero i “big” dell’evento, le WRC+ una tantum in vetrina al CIR, e si sarebbe dovuto aspettare ancora una giorno, finalmente ci si poteva concentrare sull’Evento clou del fine settimana, il 68° Rallye Sanremo, seconda Prova del CIR Sparco 2021.

Va detto subito: tanta attesa per… poco. Pochissimo. Da questo punto di vista, è Venerdì di “magro”. In buona sostanza solo lo shakedown del mattino e la Bajardo, unica Prova Speciale, per quanto impreziosita dalla veste Power Stage by CIR, di appena due chilometri. Un serpente di curve di buon asfalto, panoramico e non difficilissimo, che esercita sempre un certo fascino. Sia sulla prova generale che sulla prima cronometrata “utile”, il responso non fa altro che orientare più precisamente il pronostico della vigilia: Craig Breen, il vincitore dell’edizione 2019, l’ultima ante-coronavirus, questa volta sulla i20 R5 condivisa con Paul Nagle. È vero che lo shakedown è leggermente a favore di Andrea Cugnola e Lorenzo Granai, Hyundai, ma è vero anche che il secondo tempo l’irlandese lo ha “staccato” al primo e unico tentativo, mentre gli italiani hanno utilizzato tre lanci per riuscire ad essere i primi della lista.

E già che siamo onesti, diremo che anche la Bajardo Power Stage, che pure ha assegnato tre punti a Breen, due a Crugnola e uno al sorprendente, ma bravo, Tommaso Ciuffi, in verità non fornisce un dato troppo attendibile. Sui due chilometri, infatti, ha inciso la variabile meteo, che ha favorito i primi a partire e ha “sorpreso” i più. Breen è stato tra gli ultimi a godere di un fondo accettabile, dopo la pioggia è scesa copiosa e i tempi ne hanno risentito. Basso, per esempio, non è riuscito ad andare oltre il settimo tempo e Albertini, il protagonista assoluto del Ciocco, ha “sporcato” l’esecuzione con un “liscio” che lo ha relegato addirittura al 15° posto. Niente da fare anche per alcune delle “star” in visita sulla Riviera di Ponente, vedi Solberg o Lefebvre, o per il giovane Bulacia. Vero è, tuttavia, che tra il primo e il 15° ballano appena cinque secondi. Dunque, nulla è compromesso così come nulla è… promesso.

E quindi Breen, Crugnola e Ciuffi, che si “insedia” in vetta alla classifica dell’Asfalto. Due Hyundai e una Skoda. Poi Michelini, De Tomaso e il redivivo Campedelli, con la rediviva Canton al fianco.

Tutto da dire, ancora, sulle speciali di Domenica. San Bartolomeo, Colle d’Oggia e Vignai per due volte, e la Cesio-Carpasio di ben 20 chilometri, non pochi su questi asfalti. Meteo permettendo, e in ogni caso le condizioni saranno più equilibrate, a causa del chilometraggio, della lunghezza e della complessità della giornata di gara.

 

© Immagini – Hyundai Motorsport - ACI Sport – Bettiol – Sparco – Rallye Sanremo

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