Paolo Andreucci: «La Peugeot 208 T16 è un'auto spettacolare»

Paolo Andreucci: «La Peugeot 208 T16 è un'auto spettacolare»
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il sette volte Campione Italiano Rally lascia le Peugeot 208 R2 e Super2000 per concentrarsi sulla nuova 208 T16, conforme alle normative R5. Ce ne parla a pochi giorni dal via del campionato <i>P.Batini</i></b>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
26 febbraio 2014
Castelnuovo Garfagnana - Al termine di una approfondita chiacchierata sulle motivazioni che all'alba dei 50 anni lo spingono ad essere ancora così veloce e sulla piega che stanno prendendo i Rally, non solo in Italia, Paolo Andreucci ci parla della sua nuova sfida a bordo della 208 T16 con la quale punterà a quel titolo italiano che lo scorso anno ha rinunciato a contendere per portare avanti lo sviluppo della piccola R2.
 
Inizia il Campionato Italiano, e arriva la Peugeot 208 T16 R5…
«Sì, in un momento in cui i regolamenti sembravano andare controsenso, è arrivata la R5, e per fortuna Peugeot ci si è infilata dentro e ha fatto una macchina nuova e molto interessante. La nuova R5 va nella direzione dello spettacolo e questa è una bella cosa. Una Super 2000 costava in media trecentomila euro, la R5 ne costa circa duecento, per cui c’è una bella fetta in meno da spendere per partire, e qualche privato può entrare nella partita, partecipare, vedere. Diciamo che la R5 è anche un bene per lo spettacolo e per gli appassionati, cui sono destinati i risultati di questo progetto. La linea, la potenza, il fatto che la macchina costa meno, tutto questo mi rincuora. Avanti con il passo successivo.»
 
La 208 T16 debutta al Ciocco, il 16 marzo. Macchina completamente nuova, appena assemblata. Sarai pronto?
«La macchina di chilometri ne ha già fatti parecchi, quindi sono totalmente fiducioso. È un capitolo nuovo, situazioni nuove, e certamente arriva anche la necessità di adattarsi velocemente a tutte queste novità. Qualche dubbio c’è per forza, e se sono convinto che saremo competitivi c’è sempre da vedere quanto lo saremo. Sarà un Campionato diverso, combattuto, che avrà dei motivi di interesse molto importanti. Il regolamento nuovo, Ford e Peugeot, il “vecchio”, Skoda che è sempre certamente competitiva. Sarà sicuramente un Campionato interessante.»
peugoet 208 t16 andreucci (1)
La Peugeot 208 T16 è impegnata nell'ultima fase dei collaudi. Rispetta i regolamenti R5
 
La senti già “tua”, la nuova 208 T16? Quali le sue caratteristiche particolari?
«Diciamo con una punta di orgoglio, che la T16 è stata un po’ “mia” da subito. Nel corso dell’anno ho partecipato al suo sviluppo e alla messa a punto del progetto, e questa è una cosa che mi ha dato una grande soddisfazione. La macchina nasce bene e si uniforma al nuovo regolamento in maniera impeccabile. È la macchina giusta. Rispetto alla 207 S2000 sono migliorati l’avantreno, che risulta più sensibile e preciso, e la frenata, potenziata soprattutto al retrotreno. Per il resto la macchina è soprattutto molto nuova. Il motore di 1600cc la rende ora più sfruttabile grazie all’utilizzo del turbo. È una caratteristica importante perché consente di utilizzare la coppia del motore e la maggiore elasticità riducendo la necessità di un uso del cambio per stare in quel ristretto regime di utilizzo, caratteristico della S2000. Tradotto in soldoni, più prestazioni e più spettacolo. Ma il connotato più “spettacolare” della 208 R5 a quattro ruote motrici è l’equilibrio generale delle sue prestazioni e la solidità di comportamento. Abbiamo provato a lungo sia su asfalto che sulla terra. La nuova Peugeot è molto ben bilanciata e sincera, ed enfatizza quelle caratteristiche che erano già peculiari nella 208 stradale e della 208 R2 a due ruote motrici.»

La 208 T16 è stata un po’ “mia” da subito. Nel corso dell’anno ho partecipato al suo sviluppo e alla messa a punto del progetto, e questa è una cosa che mi ha dato una grande soddisfazione

 
Debutto in casa. C’è un vantaggio?
«Sicuramente la gara di casa qualche vantaggio lo porta, ma è altrettanto sicuro che le gare sono queste stesse da molti anni, e non credo che ci siano dubbi sul fatto che anche gli altri Piloti e le altre Squadre conoscono bene, ormai, tutte le strade e le gare che ci aspettano. Per cui si inizierà subito entrando nel vivo.»
 
Una curiosità. Giandomenico Basso, che ha vinto lo scorso anno, arriverebbe al Ciocco con una macchina alimentata a gas. Che ne pensi?
«Non ne sono molto informato. La macchina a gas ha già vinto in Austria e ha fatto un ottimo campionato, per cui ritengo che possa benissimo essere competitiva.»
andreucci peugeot 208 gti
Paolo Andreucci a bordo di una Peugeot 208 GTI stradale
 
L’R5 sembra aver risvegliato l’interesse non solo generale, ma anche e soprattutto di Team e Piloti, giusto?
«Obiettivi chiari e conseguenze logiche. Se abbassi di un terzo il budget, e se prima il target era alla portata di cento persone, ora queste possono raddoppiare, e tutto viene dietro di conseguenza. Se poi, come è stato progettato, il motore dura 2.500 chilometri, in luogo dei 1.300,  prima di essere oggetto di interventi importanti, anche i costi chilometrici sono ridotti di conseguenza. Dobbiamo lavorare adesso sulla durata delle macchine. Devono essere macchine di durata e non di sprint. In pista, per esempio, in certe tipologie di macchine, c’è la flangia, che costringe quindi i costruttori e i preparatori a lavorare esasperatamente sui telai, sui differenziali per recuperare la tenuta laterale, con costi evidenti. Io dico, allarga la flangia, e con venti euro ottieni prestazioni e spettacolo. È quello che auspico, e così il ritorno dell’importanza dei preparatori, che si mettono in gioco e lavorano partecipando allo sviluppo e anche ai costi. Invece, così stando le cose, si è costretti a comprare a caro prezzo pezzi molto costosi.»
 
Insomma: pronti?
«Pronti!»

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