Rally, CIR 2014. Nella gabbia dei Leoni!

Rally, CIR 2014. Nella gabbia dei Leoni!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Visita a sorpresa all’Atelier parigino di Peugeot Sport, per seguire le fasi conclusive di costruzione della prima Peugeot 208 T16, l’arma che Paolo Andreucci porterà al debutto in prima mondiale al Ciocco
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
8 marzo 2014

Parigi - Differenza di potenziale, il solenoide fa scattare la ruota dentata. Albero a gomiti, bielle, pistoni, valvole. Tutto si mette in movimento trascinando e comprimendo la miscela esplosiva nella camera di scoppio. Poi ancora corrente, la prima scintilla, calibrate esplosioni infinite volte più potenti dell’energia che le ha innescate.

 

È il miracolo di precisione della successione di scoppi dell’avviamento di un motore. Un moderno prodigio che si ripete nell’indifferenza dell’abitudine miliardi di volte per miliardi di persone, prima dell’ufficio, del viaggio, del lavoro e del divertimento. Tuttavia, il portento è magia la prima volta che ad avviarsi è il motore di un purosangue da corsa, elaborato per esaltare la perfezione di quel miracolo eper mandare in scena lo spettacolo della corsa.

 

Abbiamo partecipato a quell’attimo di magia, il primo avvio della prima vettura della serie R5 realizzata da Peugeot, la 208 Turbo 16 che è stata assegnata a Peugeot Sport Italia e a Paolo Andreucci, e che affronterà il cronometro in prima mondiale al Ciocco.

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Il quartier generale di Peugeot Sport a Parigi

 

Il primo “ruggito” di una macchina da corsa è un momento simbolico con una grande carica emotiva, la fine di un lungo percorso fatto di scelte, progetti, prove, realizzazioni. L’avvio del motore è una tappa chiave di questo percorso, e viverlo nell’atelier del reparto corse che ha seguito lo sviluppo della “creatura” segna il passaggio cronologico e pratico, ma altrettanto simbolico, della macchina dalle mani del costruttore a quelle della Squadra e del Pilota cui va il compito di tradurre in risultati quel lungo processo di preparazione.
 
La Peugeot 208 T16 è un’autentica, stupefacente macchina da corsa, una “belva” da gara. Lo vedremo meglio più avanti. L’ispirazione e le restrizioni del nuovo regolamento R5 lo consentono e, anzi, lo impongono. La prima R5 della Storia di Peugeot nasce a Parigi, in quella piccola e storica “area 51” del motorismo francese dove sono nate tutte la grandi automobili Peugeot, e non solo, e dove tutti i prototipi e i gioielli sottintesi all’attività della Scuderia vengono realizzati, come dicono orgogliosamente loro, “dalla A alla Zeta”.

La prima R5 della Storia di Peugeot nasce a Parigi, in quella piccola e storica “area 51” del motorismo francese

 
Peugeot Sport è una fortezza inviolabile della cintura parigina, vi si accede solo a certe condizioni, ed è già difficile accedere allo condizioni soltanto. Ma questa volta la condizione è nel “prezzo”. Peugeot Sport Italia ha acquistato la macchina da affidare a Paolo Andreucci e ad Anna Andreussi, ed ha partecipato attivamente con il suo Pilota e attraverso la sua emanazione agonistica, i Racing Lions, alla definizione di questa macchina che ha già, prima ancora del suo primo giro di piazzale, il compito e la responsabilità di ripetere, e possibilmente oscurare, la fama della Peugeot 207 Super 2000 che l’ha preceduta seminando per anni il panico nella “savana”.
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La 208 T16 di Andreucci è stata avviata per la prima volta ed ora è in viaggio verso l'Italia dove sarà ultimata per la prima corsa al Ciocco
 
Michele Fabbri, responsabile in capo dei Lions, ha firmato il “passed” della prima sezione dell’opera. Adesso la macchina va a girare sulla pista di prova, poi sale sul camion, arriva in Italia per la verniciatura e il…vernissage. Tutto in fretta, caratteristico, concitato, eccitato, incontornabile last minute delle corse. Poco tempo per i test definitivi, per fissare sul volante l’impronta delle mani di Paolo Andreucci, la prima prova del Campionato Italiano Rally è già lì, dietro l’angolo.
 
Proprio a Paolo Andreucci e a voi va questo “cablogramma” dalla Gabbia dei Leoni. Tranquilli, la belva è pronta a uscire allo scoperto, e ha fame. Emblematicamente, “rassicuriamo” Paolo e vi lasciamo sognare per il fine settimana. Poi vi racconteremo tutta la storia della nascita di una macchina straordinaria in un mondo straordinario.

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